È rivolta nelle università statunitense contro la repressione e in sostegno alla Palestina. Le proteste sono divampate in 40 atenei, con altri arresti da parte della polizia per impedire le occupazioni. Il New York Times parla di ritorno delle proteste contro la guerra in Vietnam. Tra gli arrestati all’università di Emory, ad Atlanta, c’è anche un professore di filosofia. Un gruppo di giuristi ha avviato le procedure per una causa civile contro la Colombia University di New York per le discriminazioni antipalestinesi e per risarcire i danni agli studenti.

Il governo israeliano è preoccupato per queste mobilitazioni che smascherano il genocidio e il tradimento della memoria dell’Olocausto, come affermano molti studenti ebrei statunitensi impegnati nelle proteste. Netanyahu e Gallant hanno chiesto alle autorità di Washington di reprimere queste azioni, definendole antisemite e inneggianti al terrorismo. Non è tardata la reazione argomentata e decisa da parte del senatore democratico progressista Sanders, che si è rivolto con parole dure a Netanyahu: “Affermare che hai ucciso 34 mila palestinesi non è antisemitismo; è la verità che tu non vuoi guardare”.

Anche a Parigi si è tenuta una forte mobilitazione alla Sorbona per il cessate il fuoco e la fine del genocidio a Gaza. Gli studenti hanno chiesto il blocco delle esportazioni di armi a Israele e l’isolamento del governo di destra di Tel Aviv.