Bologna con Yunus. La città si stringe attorno al premio Nobel perseguitato

Si è tenuta oggi nella Sala Rossa del Comune di Bologna la firma del manifesto Bologna con Yunus, promosso da Comune e Fondazione Yunus Italia, che ha sede in città.

Il documento, a sostegno dell’economista e premio Nobel per la Pace Muhammad Yunus, è stato sottoscritto in segno di vicinanza e solidarietà a seguito della sentenza di condanna a sei mesi di carcere, emessa dal Tribunale del Bangladesh, nel quadro di un’aggressione politica che si protrae da tempo.
Con il manifesto la città ha voluto stringersi a Yunus, a cui fu conferita la laurea ad honorem nel 2004 dall’Università di Bologna e la cittadinanza onoraria nel 2015.

“Per noi Yunus in questo momento è una persona che sta vivendo una persecuzione all’interno del suo paese e viene accusato di reati infamanti – ha commentato il sindaco Matteo Lepore – .
È un Nobel per la Pace, un grande economista e soprattutto un cittadino onorario di Bologna e noi davanti a queste persecuzioni ci siamo sempre mossi e lo facciamo in particolare per la figura di Yunus che ha ricevuto un riconoscimento per le sue attività sul microcredito e l’uscita dalla povertà di migliaia di persone”.

“Siamo grati al Comune per l’opportunità, così importante per chi come noi ha il compito di portare il pensiero del professor Yunus in città e nel Paese.
La vicinanza di Bologna al pensiero e alla persona di Yunus è molto importante per noi. Con questo semplice gesto di apporre la firma, Bologna prende le parti di chi oggi vive la condizione gravosa di una persecuzione politica che si rende anche giudiziaria.
Con questa firma, Bologna ha unito la sua voce al movimento che in tutto il mondo si è stretto attorno al professore alla notizia della condanna dicendo “I stand with Yunus” ha affermato Giuseppe Torluccio, vicepresidente di Fondazione Yunus Italia e docente di economia all’Università di Bologna.

Hanno sottoscritto oggi l’appello in Comune: il sindaco Matteo Lepore, Anna Lisa Boni, assessora alle Relazioni Internazionali, Maria Caterina Manca, presidente Consiglio Comunale, Simona Lembi, responsabile Piano per l’uguaglianza di genere e presidente del Consiglio Comunale quando fu conferita cittadinanza onoraria a Muhammad Yunus, Emma Petitti, presidente Assemblea Legislativa Regione Emilia-Romagna, Matteo Caramaschi, presidente Confcooperative Terre d’Emilia, Rita Ghedini, presidente Legacoop Bologna, Gian Luca Galletti, presidente Emil Banca e Ucid, Enrico Bassani, segretario generale Cisl Area Metropolitana Bolognese, Marco Marcatili, segretario generale Fondazione Yunus Italia, Giuseppe Torluccio, vicepresidente Fondazione Yunus Italia.
Hanno firmato il manifesto Bologna con Yunus anche Daniele Ravaglia, presidente di Fondazione Bologna Welcome, e Chiara Pazzaglia, presidente Acli Bologna.