Non ci sono per ora conferme ufficiali su possibili denunce per violazione all’art. 610 del Codice Penale per gli attivisti e attiviste ambientali e transfemministe che hanno manifestato contro Roccella

Alcune testate hanno diffuso la notizia di denunce a carico degli attivisti, l’ipotesi che filtra da indiscrezioni è di violazione al 610, ovvero il reato contestato sarebbe di violenza privata.

Attribuire a violenza privata una manifestazione squisitamente politica e in questo caso contro un politico è un precedente inquietante.

A tal proposito si è pronunciata la Consigliera Comunale di maggioranza di SE Alice Ravinale in un comunicato:

Art. 610 codice penale – Violenza privata: Chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa è punito con la reclusione fino a quattro anni.
Mentre prosegue il dibattito sul fatto che la contestazione di sabato al Salone del Libro abbia impedito alla Ministra Roccella di tenere la sua conferenza – come se davvero potesse esserci un problema di libertà di parola per una ministra! – stando a quello che si legge sui media è questa l’ipotesi di reato per cui sono state denunciate 29 persone che sabato hanno contestato Roccella e le posizioni antiabortiste della stessa.

Se la notizia verrà confermata, saremmo di fronte a un fatto di inaudita gravità. Se fischi di contestazione vengono qualificati come violenza o minaccia, se un privato cittadino può rischiare quattro anni di carcere per aver contestato con le parole un’esponente del governo in carica c’è un problema, enorme, di tenuta democratica.
Io credo sia di questo che dovremmo occuparci. Noi continueremo a farlo.

Sulla contestazione a Roccella si è pronunciata anche l’ANPI di Grugliasco:

Esprimiamo solidarietà e appassionato sostegno a tutte le persone che hanno organizzato e partecipato alla protesta Antifascista nonviolenta contro la presenza dei fascisti nei loro ruoli istituzionali all’interno del governo del Paese e della Regione.

Il problema sono sempre e solo loro, i fascisti, violenti, aggressori, autoritari, traditori della Costituzione: quando sono fuggiti via accompagnati dai cori “fuori i fascisti dal salone”, è stato finalmente ripristinato l’ordine e il programma di incontri e dibattiti del salone è ripreso serenamente.

Di fronte alla riduzione dei diritti, alla repressione del dissenso, alla violenta prevaricazione del potere che vuole dominarci, intimidirci e zittirci, non possiamo essere indifferenti: chi lo fa, aiuta i fascisti.

Noi dell’ANPI di Grugliasco siamo complici e non solo perché diversi nostri iscritti erano presenti sul posto: la meglio gioventù oggi ha reso onore alla storia e all’identità di Torino Medaglia d’oro per la Resistenza Partigiana.

Ora e sempre Resistenza!

Ciò conferma ciò che da tempo scriviamo: la sinistra e l’antifascismo sostengono le lotte sociali.