Un 24 maggio speciale per Milano e la Lombardia: a 100 giorni dalla elezione del nuovo Consiglio Regionale, barriera umana sotto la sede della Regione Lombardia per la salvezza della sanità pubblica. Marco Caldiroli: “La nostra linea del Piave: subito un Centro Unico di Prenotazione per ridurre le liste d’attesa”

Un 24 maggio davvero speciale è preannunciato da Medicina Democratica, in occasione della ricorrenza della resistenza sul Piave, con una manifestazione prevista nel pomeriggio sotto la sede della Regione Lombardia per la salvezza della sanità pubblica: i contenuti dell’iniziativa saranno al centro di una prossima riunione preparatoria cui sono state invitate le oltre 60 associazioni e organizzazioni, che il 1° aprile in Piazza Duomo hanno presenziato con migliaia di persone alla straordinaria manifestazione per la salute “Sani come un pesce?”.

“A 100 giorni dall’elezione del nuovo Consiglio Regionale e in una data in cui si ricorda la resistenza sul Piave proponiamo di attivare una iniziativa per superare gli effetti attuali, le liste d’attesa, dello sbilanciamento verso la sanità privata e dei suoi alleati, prologo dell’annientamento definitivo del Servizio Sanitario Regionale pubblico. Stiamo pensando a una barriera umana che potrebbe circondare Palazzo Lombardia per spingere le istituzioni a invertire la rotta: la nostra linea del Piave proposta è l’immediata istituzione di un Centro Unico di Prenotazione atto a ridurre le liste d’attesa. Un unico punto di accesso per i cittadini per prenotare servizi sia dal pubblico che dal privato accreditato, garantendo identici tempi di attesa per la stessa prestazione”, ha detto Marco Caldiroli Presidente nazionale di Medicina Democratica. “Come realtà sociali – ha proseguito – abbiamo portato all’attenzione un pacchetto di proposte per ripartire dalla sanità pubblica regionale e per migliorare le condizioni di salute di tutti. Ora intendiamo porre alle Istituzioni e alle forze politiche obiettivi concreti su cui confrontarci per arrivare a decisioni in tempi brevi ”.

“Proporremo un meccanismo per il superamento delle liste d’attesa, oggi arrivate a tempi insopportabili, come sistematicamente denunciamo”, ha specificato Vittorio Agnoletto dell’Assessorato Ombra di Curiamo la Lombardia. “In caso di superamento dei tempi di attesa previsti dai Livelli Essenziali di Assistenza – ha aggiunto – il richiedente dovrà passare in modo automatico a una prestazione in intramoenia con il medesimo costo del ticket del SSN. Le prestazioni cancellate per forza maggiore andranno contestualmente riprenotate su una nuova data, nei tempi previsti e nel medesimo territorio e le agende, come previsto dalla legge dovranno sempre rimanere aperte.”

Occorre, infine, definire regole più rispettose dei diritti delle persone a cui sia le strutture pubbliche che private devono attenersi in modo identico sotto il controllo della Regione, che deve sanzionare ogni tentativo di favorire il passaggio dalla prestazione in regime di SSN ad altre a pagamento, facendo leva sulla necessità dei cittadini di essere curati.