Mosaico dei giorni
22 maggio 2023 – Tonio Dell’Olio

Indolenti e sdraiati, indifferenti a tutto e figli dell’edonismo sfrenato, appiattiti sui social, soci delle battaglie perse, senza ideali e senza meta…

Quante ne abbiamo dette e quante ne abbiamo sentite sulle attuali generazioni giovani?

Poi un mattino veniamo svegliati dalla tragedia sconfinata di inondazioni ed esondazioni nella Romagna e nell’Emilia e non crediamo ai nostri occhi.

Quei giovani, quegli stessi giovani, sono lì – pala in mano – a liberare le case dal fango, a far parte della catena umana per arginare con sacchi di sabbia il punto debole del letto del fiume, a spingere fuori dagli scantinati tutto il fango del mondo.

E sembrano ricoperti degli schizzi di strade improbabili ma anche di quelli che da tanto tempo vengono loro scaricati addosso (o contro) dalle altre generazioni che li guarda con i soli occhi tristi che conosce: i propri.

Sono i giovani-sorpresa, quelli dell’emergenza, della sete di sentirsi comunità dalla chiamata alla vita e alla vitalità. Sono i giovani con non ti aspetti.

Nemmeno tu che li incontravi ogni giorno sui banchi di scuola e che quando alzavano la mano era solo per chiedere il permesso di andare in bagno.

Sono giovani che non parlano con i pensieri ma con i loro muscoli, con gli sguardi e le canzoni intonate insieme. Sembrano usciti dai social virtuali con una sete infinita di sentirsi corpo.

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