Continuano nell’ateneo bolognese le mobilitazioni di protesta del movimento studentesco “VOGLIAMO UNA VITA BELLA, VOGLIAMO DELLE CASE BELLE”. Nei giorni scorsi gli student* hanno salutato con speranza “Il ritrovato dibattito nazionale sul tema abitativo per studenti e studentesse, a seguito delle numerose proteste che hanno coinvolto vari atenei”.  Tuttavia, legittimamente aggiungiamo noi, non possono non manifestare la contrarietà avverso la solita pantomima dei governanti: “Silenzio, litania sterile, ‘scarica barile’ delle responsabilità, ecco quello che siamo costrette a sentire ogni qual volta una rivendicazione sociale varca i confini del Parlamento. Ma una cosa è certa in questa situazione: SENZA SOLDI NON SI CANTANO MESSE”. Tutto questo è stato ribadito nella conferenza stampa di oggi, in cui è stata lanciata una “tendata di protesta” per il prossimo 17 c.m.

 

A seguito della densa giornata di lotta che ieri ha infiammato il plesso di via Zamboni 38 con dibattiti, cineforum, musica e un murales sul tema abitativo, oggi rilanciamo la protesta in avanti.

Per noi abitare significa casa, significa soldi, significa possibilità di vita, e vogliamo tutto.

Ci vediamo il 17 maggio nel giardino di via San Giacomo 11 per dar vita ad una nuova tendata di massa in protesta contro il caro affitti e per il dissequestro di SPLIT, luogo che da 2 anni ha ospitato assemblee, sportelli, dibattiti sul tema e che oggi si trova ancora sotto sequestro.

Organizziamoci, accampiamoci, riappropriamoci di tutto ciò che ci spetta, tutto ciò che un governo di sanguisughe guerrafondaie ci vuole togliere. Opponiamoci ai grandi privati nelle nostre città, che speculano su fette di territorio, che dettano il prezzo degli affitti.

Iniziamo infatti a costruire un festoso bagno di fine maggio nella sontuosa piscina di The Student Hotel (ora chiamato The Social Lab), per fare nostro quel lusso di cui siamo giornalmente private.

 

Comunicato e video CUA Bologna