Pubblichiamo la presa di posizione dell’ARCI Palermo in merito ai fatti accaduti ieri nel corso del corteo popolare antimafia che ha attraversato la città dalla facoltà di Giurisprudenza fino a via Notarbartolo. Segnaliamo, inoltre, che anche la Cgil del capoluogo siciliano in una nota “ stigmatizza quanto è accaduto ieri nel corso del corteo per ricordare Giovanni Falcone e le altre vittime della strage di Capaci ” – di seguito il comunicato ARCI

Aver provato a bloccare un corteo precedentemente autorizzato, non permettendogli di arrivare all’albero Falcone, rappresenta oltre che una pessima gestione dell’ordine pubblico anche un fatto grave sotto al profilo politico.

Nessuno può arrogarsi il diritto di decidere quali domande devono essere poste, nessuno può ergersi a “proprietario” della memoria né dei suoi simboli.

A chi fa paura un corteo numeroso, gioioso, che chiede alle istituzioni chiarezza sui propri comportamenti e di conoscere quelle verità sulle stragi che certamente una parte di classe dirigente del nostro Paese sta ancora coprendo?

A chi fanno paura le domande sul ruolo che oggi giocano nella politica – palermitana, siciliana e nazionale- soggetti che hanno una storia di relazioni con la criminalità organizzata?

A tutti doveva essere garantito, come da autorizzazione, di manifestare le proprie idee e di porre le domande che si vogliono. Così funziona in una democrazia e a questo scopo deve essere definito il servizio d’ordine.

Ai tanti e alle tante che ieri dai palchi istituzionali hanno evocato “i giovani”, li hanno blanditi, li hanno portati ad esempio di impegno, facciamo notare che l’arroganza dimostrata ieri nei confronti di un corteo in cui ce n’erano tantissimi è il vero messaggio che passa: i giovani ci piacciono se stanno in silenzio ad ascoltare.

Per fortuna non lo sono stati, ed insieme loro il sindacato e tanti e tante cittadini e cittadine, e anche la gran parte di chi da anni si ritrova all’albero Falcone spontaneamente, non perché invitato dalle istituzioni: l’Arci Palermo è con tutti loro e contribuirà a sostenere il rafforzamento di un movimento antimafia in questi anni troppo diviso, strumentalizzato, oltraggiato da tanti testimoni infedeli.

 

comunicato Arci Palermo