Proseguono a Tel Aviv, Gerusalemme e Haifa le manifestazioni di protesta contro il governo Netanyahu, malgrado la marcia indietro sul piano di riforma della giustizia.
I manifestanti chiedono il ritiro definitivo del piano e non soltanto la sua sospensione.

È la tredicesima settimana di proteste contro il tentativo di Netanyahu di salvarsi dai processi per corruzione e frode, cambiando le regole della giustizia e concentrando tutti i tre poteri, legislativo, esecutivo e giudiziario, nelle mani della maggioranza, cancellando di fatto l’indipendenza della magistratura.

La polizia ha represso le manifestazioni, attaccando i manifestanti con lacrimogeni e idranti di acque reflue.

Secondo i media, il numero totale dei manifestanti scesi in tutte le città israeliane supera le 175 mila persone.

Per la prima volta a fianco delle bandiere israeliane sono comparse anche bandiere statunitensi, in riferimento alla polemica tra il governo e l’amministrazione Biden.

A Gerusalemme è stata tenuta una manifestazione pro governativa e la polizia ha formato un cordone per separare i due cortei.