– Dove credi di andare? Questa è una frontiera.

– La prego, non ho tempo per la burocrazia.

– Hai fretta?

– Mi stanno inseguendo! Vogliono arrestarmi.

– Posso farti arrestare anch’io. Dammi i tuoi dati.

– Mi presento: sono un essere umano. Proprio come lei.

– Non sono in vena di scherzi.

– Nemmeno io.

– Tu non sei come me. Io sono un doganiere. Tu scappi da un conflitto armato.

– Cosa glielo fa pensare?

– Questa frontiera segna il confine con uno Stato in guerra. Tu vieni da lì.

– Un indizio non fa una prova.

– E porti la divisa di un esercito.

– Va bene. Mi ha scoperto. In effetti non serviva Sherlock Holmes per capirlo.

– Perché non stai facendo il tuo dovere al fronte?

– La guerra non è un mio dovere. Brucerò questa divisa appena troverò altri vestiti.

– Non ti importa del tuo Paese?

– Le persone sono più importanti del mio Paese.

– Dov’è il tuo fucile?

– Me ne sono liberato.

– Perché l’hai fatto?

– Non volevo uccidere nessuno.

– Ti sembra una buona scusa?

– Non approva la mia scelta?

– Devo pensarci su. Dipende…

– Da cosa?

– Qual è il tuo esercito?

– Perché me lo chiede?

– Perché le divise non sono tutte uguali.

– In cosa sono diverse?

– C’è la divisa di chi ha ragione e c’è quella di chi ha torto.

– Io conosco solo la divisa di chi è stato mandato in guerra per uccidere.

– Per quale bandiera ti hanno mandato in guerra? La bandiera giusta o quella sbagliata?

– Le bandiere dovrebbero sparire. Mi faccia passare. Non voglio partecipare a nessun massacro.

– Sei un vigliacco?

– Non lo sono. Ma a tanta gente piace pensarlo.

– Dimmi chi sei.

– Sono un disertore.