Adel Jabbar, Gianluca Gabrielli, Giusy Diquattro (cura di), Paesaggi interculturali nella terra di mezzo. Esperienze per una società plurale, Kanaga Edizioni, Arcore MB 2022

sabato 21 Gennaio | ore 18.0020.00 | sala Gandhi | Centro Studio Sereno Regis

Intervengono due dei curatori, Adel Jabbar e Giusy Diquattro.

Letture a cura di Patrizia Siniscalchi

Introduce e coordina Gianni D’Elia, Centro Studi Sereno Regis

L’immigrazione ha innescato uno sfaccettato dibattito sulla portata delle trasformazioni sociali e delle loro conseguenze sugli assetti del territorio. Ciò ha reso necessaria una riflessione più attenta rispetto ad alcuni termini che spesso ricorrono nel dibattito pubblico sulla presenza degli immigrati. Un dibattito che vede un ampio utilizzo di concetti come identità, cultura, intercultura, pluralismo culturale. In questo quadro il termine intercultura ha acquisito un peso rilevante anche se a dire il vero a tutt’oggi rimangono poco chiari gli elementi fondanti di questa accezione e le sue implicazioni pratiche.

È dunque opportuno porre delle domande su questo vocabolo. Che cosa è dunque l’intercultura? Su che cosa si fonda e che cosa si intende?

Un percorso di esplorazione, di conoscenza tra diversità? Una relazione tra soggetti differenti, consapevoli di questa differenza e di uno scambio possibile? L’intercultura è semplicemente delegata all’incontro che si presume sia interculturale per il semplice fatto che la relazione viene instaurata tra persone provenienti da contesti geografico-statuali diversi? Su questo termine abbiamo bisogno di porre diversi interrogativi, e soprattutto di sviscerarne le implicazioni concrete: in quale contesto ha luogo? Chi è più deputato a fare intercultura? Quali sono le modalità? Qual è la prospettiva di una pratica interculturale? Spesso si parla di “cambiamento”: ma chi cambia cosa? Quali sono i contenuti del cambiamento? Qual è la misura del cambiamento? Dunque: l’intercultura è un traguardo? È un principio? È una questione etica? Una teoria che dovrebbe produrre nuovi percorsi di conoscenza?

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