Ormai la propaganda a favore della guerra è diventata così radicata e radicale che se vuoi parlare di pace devi farlo con molta attenzione a non dare nell’occhio. Ammettere pubblicamente di essere pacifista è un atteggiamento sconsigliabile e assolutamente fuori moda. Come ammettere di essere un pedofilo o anche peggio.

La nonviolenza è diventata qualcosa da condannare con ogni mezzo. Certo… era un ideale romantico, ma solo una roba da vedere nei film o da leggere in qualche libro un po’ antiquato. Il mondo di oggi è cambiato… Dobbiamo essere pratici e concreti, come i tempi impongono.

Magari non è bello da dire, ma lo capisce anche un bambino che Gandhi in fin dei conti era ltanto un vecchio babbione un po’ confuso… come è vero che Martin Luther King era un ragazzo molto disorientato. Basta vedere la fine che hanno fatto. Altrimenti ovviamente avrebbero optato per la scelta migliore, riuscendo a farsi finanziare un esercito adeguato ed equipaggiato per risolvere le loro difficoltà in maniera più moderna e certamente efficace. Gente con poca capacità manageriale e un abbigliamento poco adeguato.

Oggi il vero pacifista è uno che la sa lunga… e ha capito bene che la vera pace si costruisce con un numero sufficiente di armi di ultima generazione e un buon addestramento militare.

Chi rifiuta la dottrina delle armi deve essere sospettato di collaborazionismo con il nemico. Noi siamo i buoni che hanno ragione, quindi quale oscuro motivo ci sarebbe per sostenere che non bisogna combattere con tutte le forze contro i cattivi?

Chi proclama la vergognosa dottrina dell’esistenza di altri modi di dirimere i conflitti rispetto alle sane e giuste pallottole è soltanto un egoista. Un disadattato che non ha capito la realtà, poiché vorrebbe godersi la sua criminale pace senza dare il giusto contributo di sangue per coloro che combattono le nobili battaglie contro i cattivissimi nemici della società.

Certo, la nonviolenza è un ideale a cui aspirare, ma sarà realizzabile soltanto quando la società sarà finalmente ripulita da tutta la feccia. Solo allora, quando saranno rimasti soltanto i buoni, sarà possibile realizzare l’alto ideale della fraternità.

Per quanto possa avere dei piccolissimi e certamente irrilevanti difetti, il nostro Occidente sviluppato è l’avanguardia di questo pianeta. Siamo senza ombra di dubbio i portatori di luce, di pace, di giustizia, di democrazia, di uguaglianza e di tutti i valori desiderabili e giusti.

Quando i nostri eserciti sparano lo fanno per educare all’amore, quando conquistano diffondono il profumo della pace. Le nostre armi annunciano la buona novella riportando le pecorelle smarrite sulla retta via.

Per questo dobbiamo fare lo sforzo, tutti assieme, di unirci sotto la guida illuminata delle forze del bene. Dobbiamo comprendere che moltiplicare le nostre fatiche per contribuire con questa guerra giusta e necessaria è quello che ci farà felici e darà senso alle nostre vite. Perché ogni euro speso per acquistare una pallottola, una mitragliatrice, o un fucile da assalto è come se fosse stato messo nel salvadanaio del futuro per i nostri cari figli. Un futuro in cui saranno liberati dalla malvagità.

E se pure quel futuro non arriverà mai, poiché nel frattempo ci saremo autodistrutti con le nostre armi nel valoroso tentativo di portare la giustizia, dovremmo accettarlo con gioia e serenità.

Allora, guardando quel che resta de nostro pianeta, davanti alle tombe dei nostri figli potremo dire con orgoglio: “Ecco… tutto questo lo abbiamo fatto per voi!”

Invito a partecipare attivamente: Spegniamo la guerra a Sanremo