Sabato 7 gennaio a Verona si sono riuniti, per un incontro affollatissimo, realtà molto diverse ma unite nel non voler assistere passivamente alla guerra ed essere invece propositivi per arrivare alla Pace in Ucraina.

Erano presenti il Sindaco di Verona Damiano Tommasi, il Vescolo Pompili, il Segretario della Cgil Landini, Riccardi fondatore della Comunità di S.Egidio , la Presidente di Emergency Miccio, e la portavoce del Terzo Settore Vanessa Pallucchi. Non bisogna dimenticare inoltre Mao Valpiana del Movimento Nonviolento e il fisico Carlo Revelli che è stato promotore della proposta del dividendo di Pace che ha trovato l’appoggio di 50 premi Nobel in tutto il mondo.

A metterli insieme ci ha pensato la piattaforma Europe for Peace che sta lavorando per dare un futuro di Pace all’Ucraina, ma soprattutto all’Europa intera.

Europe for Peace ha messo al centro della propria iniziativa un percorso che ha unito il Natale cattolico con quello ortodosso appena celebrato.

Oggi si discute molto dell’invio di armi all’Ucraina, mentre gli aiuti umanitari, di cui c’è estremo bisogno sono passati in secondo piano. Riccardi della comunità di S.Egidio, ha evidenziato come la scelta sia orientata purtroppo a sostenere la guerra che si vuole continuare sino alla vittoria o alla sconfitta. Ma questa è una follia perché oggi le guerre diventano eterne e si trasformano in cancri che tolgono forza ai popoli.

Le guerre continuano ad essere fatte per arricchire qualcuno mentre le popolazioni civili e i soldati stessi (sia russi che ucraini) sono usati e costituiscono la massa di disperati che lasciano nel conflitto la vita, la casa e sono costretti ad andarsene dalla propria terra.

Tutti i relatori hanno convenuto sulla necessità di una Conferenza di Pace immediata per risolvere il conflitto, mentre le armi non risolveranno nulla.

Il vescovo Pompili ha con vigore affermato che bisogna prendere le distanze da chi propaganda lo scontro di civiltà e stare lontani dai pensatori che iniettano veleno e dalla religione del denaro, vero oppio del popolo oggi.

Landini ha parlato di riconversione dell’industria bellica. Le persone che lavorano nell’industria delle armi devono trovare alternative reali e non finire in mezzo alla strada.

Tante persone (oltre un migliaio) hanno assistito al lancio dell’ “Appello per la Pace necessaria”. Crediamo sarebbe utile moltiplicare queste manifestazioni e pensiamo che anche la nostra città dovrebbe organizzare un evento simile. Non si tratta solo di essere contrari all’invio di armi ai Paesi in conflitto, ma anche di cambiare la cultura e le politiche che non prevedono alternative alla guerra per la soluzione dei conflitti. Sapremo unirci sempre di più, al di là delle varie differenze, per lavorare per la Pace? Noi ci crediamo e lavoreremo per raccogliere il testimone da Verona e rilanciarlo anche nella nostra città.

Per questo accogliamo l’appello di Europe for Peace, che in occasione del prossimo24 febbraio, ad un anno dall’inizio della guerra in Ucraina, invita ad organizzare mobilitazioni nelle città italiane e europee per chiedere il cessate il fuoco, il dialogo e trattative di Pace per costruire un’Europa più sicura e pacifica per tutti. Senza per questo dimenticare la grave violazione da parte della Russia, della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale che chiede giustizia immediata. Invitiamo quindi tutte le associazioni e le persone di buona volontà che vogliono la Pace a sottoscrivere il presente appello inviandoci l’adesione a piacenza@mce-fimem.it e di farsi protagonisti tutti insieme di un’iniziativa anche a Piacenza. A breve convocheremo una riunione con tutti gli interessati.

La pace è la vittoria di cui abbiamo bisogno!

Adesioni al momento:

  1. Valeria Albertelli Pensionata Ente Pubblico

  2. Maurizio Alfarone Dirigente scolastico in pensione

  3. Andrea Alessandrini Insegnante

  4. Daniele Alessandrini Agenzia delle Entrate-pensionato

  5. Elena Maria Anelli Medico Neurologa

  6. Davide Benedetti Consulente informatico

  7. Silvia Benedetti Insegnante

  8. Pier Giorgio Bensi Preside in pensione

  9. Susanna Bertoli Insegnante

  10. Augusta Boselli Pensionata

  11. Andrea Brambati Studente

  12. Federico Brambati Tecnico chimico

  13. Ignazio Brambati Sindacalista pensionato

  14. Maurizio Cabrini Operaio pensionato

  15. Matteo Callegari Insegnante

  16. Giuseppe Castelnuovo Pensionato-attivista della cura

  17. Riccardo Ciolli Insegnante pensionato

  18. Adriano Corsi Pensionato

  19. Mariagrazia Cristalli Educatrice professionale

  20. Daniele D’Acquisto Sindacalista

  21. Danilo Derba Pensionato bancario

  22. Carlo Devoti Maestro dello Sport

  23. Daniela Fanelli Insegnante pensionata

  24. Luigi Ferrari Pensionato Enel

  25. Tiziana Ferrari Pensionata

  26. Daniela Ferretti Impiegata pensionata

  27. Alessandro Fornasari Operatore culturale/cooperatore

  28. Lidia Gardella Impiegata commerciale

  29. Adriana Gatti Insegnante

  30. Milena Gatti pensionata

  31. Fulvio Keller Pensionato

  32. Guglielmo Lanza, medico veterinario

  33. Roberto Lovattini Insegnante pensionato/Formatore

  34. Carlo Maggi Pensionato

  35. Dario Maramotti Massofisioterapista in scienze motorie

  36. Angelo Melfa Insegnante pensionato

  37. Francesco Milione Operatore sociale

  38. Francesca Molinari Sociologa

  39. Murielle Morisi Pensionata

  40. Antonio Mosti Psichiatra

  41. Marco Natali pensionato

  42. Danila Pancotti Educatrice professionale

  43. Maria Cristina Paratici Impiegata pensionata

  44. Gianni Parisi pensionato

  45. Lidia Pastorini Dirigente scolastica pensionata

  46. Elena Ponginebbi Insegnante pensionata

  47. Flavia Pozzi Insegnante

  48. Gianmarco Rancati Impiegato

  49. Luisella Reboli Insegnante pensionata

  50. Jacopo Rossetti Studente

  51. Fiorella Savi Commessa

  52. Simona Savoia Insegnante pensionata

  53. Giuseppe Sebastiani Commerciante

  54. Giovanna Sogni Insegnante pensionata

  55. Bruno Sozzi Preside pensionato

  56. Rita Subacchi Pareti pensionata

  57. Vincenzo Torricella, musicista

  58. Stefano Zammatti Ristoratore

  59. Giovanni Zavattoni Sindacalista