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Attivisti e attiviste napoletane per l’eliminazione di ergastolo e 41bis. Manifestazione per la liberazione immediata di Alfredo Cospito dal regime carcerario speciale

Napoli, mercoledì 25 ore 10:00 – via Toledo (metro L1)

Il 25 gennaio è prevista in Cassazione l’udienza per le nuove norme sull’ergastolo ostativo. Un balletto che va avanti da mesi, in un rimpallo di responsabilità tra centri di potere che cercano in tutti i modi di evitare la responsabilità di una decisione necessaria: l’eliminazione di una delle norme cardine del sistema carcerario, fondata sulla logica della premialità e del collaborazionismo. Oggi che lo sciopero della fame di Alfredo Cospito ha portato con forza la questione delle torture di Stato nel dibattito pubblico, riteniamo indispensabile essere in strada per mettere in luce la violenza del potere mascherata da indifferenza nei confronti dell’anarchico Cospito, di tutte le persone detenute all’ergastolo e al 41bis. Mercoledì 25, a Napoli come a Roma e in altre città di Italia, manifestiamo per la liberazione immediata di Alfredo Cospito dal 41bis, per l’eliminazione di questo infame strumento di tortura e dell’ergastolo, vera e propria pena di morte in vita.

Per una società nuova, senza carceri e oppressori. Attivisti e attiviste napoletane per l’eliminazione di ergastolo e  41bis comunicatoNapoli Senza Confini

 

Assemblea pubblica del C.s.a. “Officina Rebelde”. Verso il corteo cittadino del 28 Gennaio, per capire come coordinare efficacemente una campagna sul reddito

Catania, mercoledì 25 ore 19:30 – Officina Rebelde (via Coppola n.6)

Come realtà auto organizzate e di solidarietà sociale desideriamo esprimerci contro il vergognoso attacco che il Governo Meloni sta portando contro il reddito di Cittadinanza. In un periodo caratterizzato da una forte crisi economica, dove milioni di persone sono precipitate sotto la soglia di povertà a causa della pandemia e della guerra e della gestione antipopolare di queste crisi da parte del Governo Draghi, la decisione del Governo Meloni di porre un termine alla misura e di limitarla con numerosi garbugli tecnici ha un chiaro significato politico: significa che il Governo si schiera a fianco di ricchi e padroni  nella guerra contro la parte povera del paese. Centinaia e migliaia di persone, soprattutto al Sud,  spesso dopo decenni di inutile ricerca di un lavoro che non fosse solo sfruttamento o nero, avevano trovato in questa misura, pur con tutti i suoi limiti, una boccata d’ossigeno. Di fronte all’impossibilità ed alla non volontà dei nostri governi e dei nostri politici, nei nostri quartieri molte famiglie hanno avuto di che portare una spesa a casa. Nel quartiere di Librino molti-e-@  ex detenuti –e-@  hanno potuto provare a re-integrarsi nella società, molti ragazzi hanno potuto smettere di essere manovalanza per la mafia. Nel quartiere di San Berillo il reddito ha rappresentato la possibilità di levarsi dalla strada per lavoratrici e soggettività trans che non volevano più fare la vita. Il reddito ha migliorato la qualità e la possibilità di compiere scelte di vita per tante-i-@ giovani-@ che, ad esempio, hanno potuto scegliere di non emigrare al Nord Italia o all’estero e magari proseguire gli studi.  Per questo sposiamo la campagna a difesa del reddito che molte realtà politiche e dal basso stanno lanciando, assieme ad i percettori di reddito che  si autorganizzano. Nei prossimi mesi saremo agli appuntamenti di lotta condivisi nella città e nei nostri quartieri per costruire un fronte efficace contro l’abolizione di questa misura.

Centro Sociale Autogestito Officina Rebelde \ Sportello Sociale San Berillo\ comunicato integrale OfficinaRebelde Catania

 

La libertà di movimento è un diritto, non un reato: incontro con gli attivisti di Arci Porco Rosso

Cosenza, mercoledì 25 ore 14:30 – Arci RED (Corso Telesio, 102)

La libertà di movimento è un diritto, non un reato. Nell’ultimo decennio, l’Italia ha fermato migliaia di persone solamente per aver guidato una barca che ha attraversato il Mar Mediterraneo: i cosiddetti ‘scafisti’. Un incontro di scambio e approfondimento sul fenomeno nel contesto del Sud Italia, assieme agli attivisti del circolo @Arci “Porco Rosso” di Palermo, co-autori del report “Dal mare al carcere” (ottobre 2021): https://dalmarealcarcere.blog/

comunicato

 

Fare cooperazione ad Haiti con una prospettiva di Genere

Palermo, giovedì 26 ore 18:00 – La Casa della Cooperazione (via Ponte del Mare 45\47)

Il Ciss-Cooperazione Internazionale Sud Sud promuove l’incontro “Fare cooperazione ad Haiti con una prospettiva di Genere” con Laura Di Maggio, ex coordinatrice generale ad Haiti per il CISS, femminista con un approccio intersezionale specializzata in questioni di genere e America Latina. Un’occasione di confronto e approfondimento sull’America Latina con un focus specifico su Haiti, un luogo straordinario e pieno di contraddizioni di cui troppe poche volte ci arrivano notizie complete ed esaustive.
Chiacchierare con Laura Di Maggio potrà arricchire la nostra visione di un Paese attraverso una prospettiva di genere parlando di della condizione delle donne haitiane tra difficoltà e violenza ma anche tanto, tantissimo coraggio.  Un racconto per immagini fatto da video e musica del luogo con un gustosissimo aperitivo che vi accompagnerà durante tutto il viaggio.

comunicato

 

Buongiorno AFRICA: Guerre, miserie, malattie. Di questo raccontano i grandi media le rare volte in cui volgono il loro sguardo al di là del Mediterraneo

Giovedì 26 ore 18:30 evento online – previa iscrizione fino a esaurimento dei posti disponibili sulla piattaforma Zoom https://us02web.zoom.us/…/reg…/WN__0qK-MkTSeSYBpUa9EzIgg (partecipazione gratuità)

Ma c’è anche un’altra Africa – scrivono gli organizzatori – che non fa notizia e che merita di essere conosciuta. Con questo breve evento online (della durata di circa 40 minuti) vi sveleremo e mostreremo storie di successo, esempi virtuosi di imprenditoria sociale e di sviluppo comunitario tra il Senegal e il Mali. Protagonisti del racconto saranno donne e uomini capaci di affrontare sfide impegnative – come l’insicurezza alimentare e le emergenze socio-sanitarie – mostrando inventiva, talento e determinazione, creando opportunità di impiego e di sviluppo economico, contrastando l’emigrazione forzata, favorendo l’inclusione e la protezione delle fasce più vulnerabili. Accompagnati dalle parole e dalle immagini di Marco Simoncelli, reporter italiano che da anni vive e lavora in questa parte del continente, percorreremo un viaggio virtuale alla scoperta di un’Africa poco conosciuta, vitale, dinamica, determinata ad affrontare le sfide dei nostri tempi, con il supporto delle ong italiane coinvolte nel Progetto ARSMAIS – finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.

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Yemen: storia di un conflitto e di un’emergenza umanitaria ignorata e aggravata dal rischio di carestie ed epidemie ricorrenti

Giovedì 26 alle ore 17:00 – Medici Senza Frontiere (Facebook Live)

Dopo quasi 8 anni di conflitto, la situazione in Yemen resta drammatica. Nonostante una tregua parziale degli scontri tra le due fazioni (il movimento sciita degli houthi e il governo riconosciuto del paese) non cessano le ostilità e le violenze. Secondo i dati delle Nazioni Unite, il conflitto ha causato una delle crisi umanitarie più gravi al mondo, oltre 377mila morti e 23 milioni di persone che hanno bisogno di assistenza umanitaria. Le prime vittime dei bombardamenti e dei raid aerei sono proprio i civili, i quali molto spesso non hanno nemmeno la possibilità di fuggire, restando intrappolati tra gli scontri. Le organizzazioni presenti nel paese denunciano una situazione drammatica relativamente all’accesso nelle zone più colpite e alle difficoltà di intervento (si contano vittime anche tra il personale sanitario e molti ospedali ed edifici civili sono stati coinvolti durante i bombardamenti). L’emergenza umanitaria è aggravata dal rischio di carestie ed epidemie ricorrenti che mettono in ginocchio la popolazione civile. Milioni di persone sono a rischio malnutrizione ed è proprio l’insicurezza alimentare, che causa un forte indebolimento del sistema immunitario, ad aumentare l’incidenza di malattie trasmissibili congiuntamente alle condizioni igienico-sanitarie in cui versa la popolazione, oltre alla mancata fruibilità dei servizi sanitari. In questi anni di guerra si sono susseguite diverse epidemie di colera e difterite, senza contare l’impatto devastante della pandemia di Covid-19 negli ultimi due anni. Nonostante gli sforzi fatti finora per attenuare le conseguenze del conflitto, una soluzione per una pace duratura sembra ancora lontana.

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“LA SCELTA” Storie di lotta No Tav. Che cosa vogliono? “Fermare la costruzione dell’opera non sembra esaurire il senso della loro scelta”

Palermo, venerdì 27 ore 18:30 –  Laboratorio sociale Malaspina (in via Boito 7)

La lotta, i processi, il carcere, la guerra, le scelte individuali sono occasioni di cui dispongono nel tentativo di dare dignità alla loro vita. Il film documenta il significato di una scelta collettiva; quella di un movimento trentennale che ha deciso di opporsi a una grande opera inutile per amore della propria terra, per opporsi a un sistema che opprime e devasta. 10 anni di riprese restituiscono uno spaccato di questa lotta, documentando anche un archivio dei luoghi devastati e di quelli difesi. «Siamo stati abituati a delegare ad altri le scelte di fondo delle nostre vite. Raccontare la lotta No Tav per noi ha significato capovolgere questo assunto, partire dalle responsabilità che ciascun individuo assume verso se stesso». Parteciperà al dibattito  il regista del documentario.

Laboratorio Sociale Malaspina

 

Women Crossing presenta Agaish – Ospite  – La Solidarietà sotto Processo

Napoli, venerdì  27  ore 18:00 – l’Asilo (via Giuseppe Maffei, 4)

Performance teatrale di Alessandra Cutolo, Steve Emejuru, Deborah Offeh, Beatrice Fedolino, Rosaline Edo, Farana Akter, Livia Lupattelli, Confort Samuel, Roberta Sferzi; alle 20 racconto del processo penale alle dinamiche di mutuo-soccorso tra migranti eritrei con Enrica Rigo della Legal Clinic di Roma Tre; a seguire incontro dibattito con Enrica Rigo e Alfonso de Vito sulla criminalizzazione della solidarietà. Agaish vuol dire ospite. Nella nostra cultura l’ospitalità è sacra, è radicata dentro di noi, come ci hanno insegnato i nostri genitori, e sarebbe inconcepibile non offrirla. Questa è la prima dichiarazione di uno dei quattro eritrei, poi assolti dalla Cassazione italiana (a maggio 2022), dopo 18 mesi di custodia cautelare, per aver offerto cibo e ospitalità a due giovani connazionali. L’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina formulata dal Pubblico Ministero, che in primo grado aveva richiesto quindici anni di carcere, è un reato contestato sempre più frequentemente. Ricostruire questa vicenda (grazie alla Legal clinic di Roma Tre) basata in gran parte su intercettazioni telefoniche e rappresentarla con una compagnia teatrale formata in maggioranza da africani – che hanno vissuti migratori simili a quelli rappresentati – offre la possibilità di ripensare il teatro come luogo in cui riflettere collettivamente sul senso della legge, della giustizia, della morale, attraversando i confini, le linee del genere e del colore.

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Corteo promosso dalle realtà sociali autorganizzate cittadine contro “il vergognoso attacco che il Governo Meloni sta portando contro il reddito di Cittadinanza”.  Difendere ed allargare il  Diritto al RdC

Catania, sabato 28 gennaio 2023 alle ore 16:30 – Piazza Cutelli

Manifestazione in difesa del reddito di cittadinanza giorno 28 gennaio. Concentramento a piazza Cutelli alle ore 16:30, Parteciperanno all’iniziativa realtà sociali autorganizzate, sindacali e dell’associazionismo solidale: Disoccupazione Zero \ CSP Graziella Giuffrida \ Federazione del Sociale USB Catania \ SLANG ASIA \ CSA Officina Rebelde \ Femministorie \Colapesce \ Anpi \ Arci \ Lps \ MUA – Movimento Universitario autogestito \ Ass. Cul. Olga Benario \ Ass. Cul. Su la Testa \ Comitato contro il caro vita \ Trinacria \ 4 Punti per Catania. Nel manifesto di convocazione le suddette organizzazioni hanno scritto: «C’è la necessità di farci sentire da chi in Parlamento, ieri come oggi, con l’una o con l’altra bandiera, ha distrutto pezzo per pezzo i diritti di chi lavora. Non possiamo permettere che queste decisioni passino sulla testa delle persone: bisogna resistere, bisogna lottare per il reddito e per il lavoro, contro la miseria e lo sfruttamento!

INFO

 

WORKSHOP: “Commons – un’alternativa vivente al capitalismo”

Palermo, domenica 29  ore 18:00 – Arci Porco Rosso (Piazza Casa Professa)

I Commons sono strutture sociali viventi (living social structures) in cui la gente può affrontare i problemi comuni in modo auto-organizzato. Rappresentano una possibile e già esistente alternativa al modo di produrre e riprodursi del capitalismo, e allo stesso tempo rispondono in maniera diretta a dei bisogni di base delle persone e delle comunità. Nel workshop si elaboreranno insieme le idee intorno a questa pratica, attraverso i disegni/modelli/motivi/schemi propri delle teorie del Commoning.

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