La Turchia continua a colpire infrastrutture civili del nord est della Siria, tra cui ospedali, riserve di grano, centrali elettriche, riserve di carburante e infrastrutture idriche. Ieri è stata colpita la torre di comunicazione vicino a Kobane, tagliate internet e linea telefonica nell’area.

Il partito di Erdogan ha inoltre presentato una proposta di modifica costituzionale “per concedere alle donne il diritto di indossare il velo, difendere l’unità della famiglia e combattere le devianze sessuali”.

Non sfugge l’intento propagandistico a 6 mesi dalle elezioni. La Turchia laica di Kemal Ataturk aveva vietato nella Costituzione di indossare il velo negli uffici pubblici, nelle università e scuole e nelle strutture militari.

Nel 2013 il governo Erdogan aveva tolto la maggior parte di questi divieti. La pretestuosa proposta governativa avviene dopo l’iniziativa del leader del partito repubblicano per la parità di genere e il rispetto delle scelte delle donne senza discriminazioni basate sul vestiario.