Attivisti di Extinction Rebellion hanno colorano di nero l’acqua delle fontane del Po e della Dora presenti in Piazza CLN per denunciare lo stato di siccità e inquinamento in cui si trovano i due fiumi torinesi

Ieri, nel primo pomeriggio, due attivisti di Extinction Rebellion hanno colorato di nero l’acqua delle fontane del Po e della Dora presenti in Piazza CLN. Dopo essersi avvicinati al bordo delle vasche hanno versato del colorante alimentare nell’acqua delle fontane, che si è tinta di nero in breve tempo, e sono poi rimasti sul posto fino all’arrivo delle forze dell’ordine; le fontane non hanno subito alcun danno. Attorno a loro altri attivisti hanno aperto uno striscione rosso con la scritta “Codice rosso: il clima è già cambiato” e hanno spiegato ai passanti il significato del gesto. L’azione mira a denunciare il silenzio dei media e l’inazione della Regione Piemonte verso lo stato d’inquinamento e siccità in cui si trovano i principali fiumi della città di Torino. “Con l’iniziativa di oggi” – spiega Davide, attivista del movimento – vogliamo rendere visibile lo stato di degrado di questi due fiumi tingendo le loro acque del colore che rischia di rappresentare il loro destino: il nero”. La manifestazione è proseguita con alcuni discorsi e attività che coinvolgevano i passanti, per poi concludersi dopo circa un’ora.

Da un anno, infatti, il territorio regionale sta vivendo un grave stato di siccità: dall’8 dicembre 2021 non piove e non nevica in maniera sufficiente, e la situazione di stress idrico è tale che, secondo ARPA Piemonte solo un novembre eccezionale, che però non si è verificato, e un dicembre altrettanto estremo, avrebbero potuto risanare la situazione di deficit pluviometrico accumulato nel corso del 2022. “Non possiamo considerare terminato lo stato di grave siccità con l’arrivo di queste leggere e isolate piogge. I fiumi di Torino, il Po e la Dora, sono spie dei cambiamenti climatici, e le loro condizioni continuano inesorabilmente a peggiorare. Come può questo avvenire sotto gli occhi indifferenti della politica regionale? Come possono i media non raccontare coerentemente e costantemente la crisi climatica ed ecologica?” dichiara Paolo.

La siccità che sta colpendo tutta Europa è la peggiore degli ultimi 500 anni ed è una conseguenza diretta del riscaldamento globale. La comunità scientifica è concorde sulla necessità di agire urgentemente per contrastare la crisi climatica ed ecologica chiedendo in diverse occasioni alla politica di strutturare dei piani di intervento coerenti e coraggiosi; tuttavia, durante la COP 27 l’assessore all’ambiente della Regione Piemonte Marnati ha invitato ad una transizione energetica più lenta e sostenibile.

Da dicembre 2021, Extinction Rebellion ha messo in atto continue azioni di disobbedienza civile nonviolenta con l’obiettivo di denunciare l’inefficacia delle politiche regionali piemontesi per contrastare l’emergenza climatica ed ecologica. La campagna dello scorso anno si è conclusa con 22 persone denunciate e 15 fogli di via dalla città.