Oggi nuova udienza a Palermo del processo che vede Matteo Salvini accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per aver costretto nell’estate 2019  le 160 persone a bordo della nave Open Arms ad attendere 19 giorni prima di poter sbarcare in un porto sicuro. Chiamati a deporre, gli ex Ministri del governo Conte Danilo Toninelli ed Elisabetta Trenta hanno rivolto dure critiche al leader della Lega.

Scrive Open Arms nella sua pagina Facebook: “Oggi a Palermo, durante il processo Open Arms a carico di Matteo Salvini, l’ex Ministro Danilo Toninelli ha fatto dichiarazioni molto importanti. Quando nel 2019 Matteo Salvini ci ha impedito di sbarcare per 20 giorni gli oltre 160 naufraghi a bordo dell’Open Arms, era in pieno svolgimento la crisi di governo in cui l’allora Ministro degli Interni aveva chiesto i “pieni poteri”.

L’accusa di Toninelli è chiarissima: Matteo Salvini in quei giorni ha stressato il tema del soccorso in mare e degli sbarchi delle persone migranti solamente per guadagnare voti, in vista dell’imminente campagna elettorale. 

Ha anche dichiarato che in quei giorni, non c’è mai stato nessun consiglio dei Ministri che abbia affrontato la questione dello sbarco delle persone a bordo dell’Open Arms. Quindi l’allora Ministro Matteo Salvini ha agito senza avere le consuete interlocuzioni con i Ministri competenti. Ha dunque in sostanza confermato che la decisione di chiudere il porto e tenere in mare la nave e le persone vulnerabili a bordo fu esclusivamente del Ministro dell’Interno di allora”.

Accuse a Salvini confermate dall’ex Ministra della Difesa Elisabetta Trenta, che ha affermato: “Le decisioni erano sue. Mi rifiutai di controfirmarle”. Dopo l’annullamento da parte del Tar del Lazio del divieto di ingresso nelle acque territoriali italiane contenuto in un decreto siglato dai Ministri dell’Interno, delle Infrastrutture e della Difesa del governo Conte Salvini infatti le trasmise un secondo decreto, uguale al primo e Trenta si rifiutò di firmarlo. “Da Ministro dell’Interno non mi sarei comportata così. I migranti si potevano far sbarcare e si potevano fare successivamente le verifiche relative alla presenza di eventuali terroristi a bordo della Open Arms.” ha aggiunto durante l’udienza, riferendosi all’argomento avanzato dalla difesa di Salvini.

Nella prossima udienza, prevista il 13 gennaio, verranno chiamati a testimoniare l’ex Presidente del Consiglio Conte, gli ex Ministri degli Esteri Di Maio e dell’Interno Lamorgese. Le udienze successive si terranno il 24 febbraio, il 24 marzo, il 21 aprile, il 5 maggio, il 9 giugno e il 7 luglio.