La serata del 29 novembre dedicata a Julian Assange a San Polo D’Enza è stata bella. Lo svolgimento dell’iniziativa ha portato un bel dialogo tra i/le partecipanti.

Assange entra nei circoli Arci rinforzando i discorsi sui diritti umani e su un punto specifico: riportare tutto alla Verità. Senza Verità diventa tutto evanescente e casuale, i diritti scompaiono se sono scomodi e l’ingiustizia non ha limiti, anche in quell’Occidente democratico che si erge a difensore dei diritti umani e pretende di dare lezioni di democrazia.

Il circolo Arci Indiosmundo è piccolino in un paese, San Polo, non grande. Il presidente, Giorgio, ci crede e molto, tanto da inserire Julian in una rassegna dedicata ai Ribelli. Abbiamo ipotizzato che tutto può diventare il centro di lotta per Julian Assange. Anche questo luogo dove la gente che partecipa è motivata, qui si parla di partigiani, di Resistenza ed Assange ne è venuto a far parte.

L’intervento di Sabrina Pignedoli, europarlamentare che è rappresentante di coloro che in Europarlamento sostengono Assange, ha sancito ancora di più questo spazio come luogo di lotta. L’Onorevole doveva essere a Londra per incontrare Julian Assange nel carcere di massima sicurezza a Belmarsh, ma mentre stava per prendere l’areo le hanno annullato l’incontro ed è già la seconda volta che succede.

Non c’è da arrendersi, non è tempo, vogliamo che la giustizia diventi tale e che liberi un uomo che ha svolto bene la sua professione di giornalista d’inchiesta ed è tenuto in carcere dall’arroganza e dalla vendetta di uno stato, gli USA, il cui sfondo è ben rappresentato da questa frase “Viviamo in un sistema dove i criminali al potere giustiziano chi scopre i loro crimini.”

Reggio Emilia per Julian Assange