INAIL si arricchisce sulla pelle dei lavoratori: 40 miliardi di Euro di avanzo di amministrazione nel 2021

Nel periodo gennaio-agosto 2022 l’INAIL dichiara di aver ricevuto 484.561 denunce di infortuni sul lavoro,  +38,7% rispetto all’anno precedente, 39.367 denunce di malattie professionali, +7,9%  rispetto all’anno precedente, mentre continua lo stillicidio di 3 morti al giorno,

Tuttavia, appena il 5-10% dei tumori al polmone e il 10-15% di quelli alla vescica attribuibili a fattori occupazionali vengono effettivamente riconosciuti, curati e indennizzati.

Mancano infatti gli strumenti tecnici e il  personale dei servizi di Medicina del Lavoro e degli Spresal (Servizi prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro delle ASL), per la ricerca attiva dei tumori professionali e in generale delle malattie professionali. Non esiste ancora il registro nazionale dei tumori di origine professionale, previsto dal decreto n.81 del 2008.

L’Ordine dei Medici di Torino ha pubblicato  il dossier “Tumori e Lavoro”  dal quale si apprende che appena il 10% dei tumori attribuibili a fattori di rischio occupazionali viene effettivamente riconosciuto. È il caso, in particolare, dei tumori al polmone o alla vescica, patologie per cui annualmente in Piemonte ci sono 600 nuove diagnosi  riconducibili all’attività lavorativa. Nell’anno 2013, su 381 tumori ai polmoni solo 21 sono stati riconosciuti dall’INAIL e  solo 26 su 148 tumori alla vescica.

La mancata identificazione della correlazione fra tumore e attività lavorativa impedisce la prevenzione delle possibili cause che determinano l’insorgenza, e quindi l’adozione delle misure necessarie a ridurre i rischi,  e l’assenza del riconoscimento della correlazione tumore/lavoro impedisce la richiesta  di  risarcimento del danno da parte del lavoratore e il conseguente indennizzo Inail.

Tutti soldi risparmiati dall’INAIL che gli consentono di chiudere il bilancio 2021 con 40 miliardi di utile. “ … La situazione amministrativa dell’Istituto, in relazione ai fatti di gestione sopra analizzati, presenta, alla fine del 2021, un avanzo di amministrazione di € 40.460.704.576.” (pagg. 164-165)

A 15 anni dalla tragedia Thyssen basta lacrime di coccodrillo

quel complesso industriale di oltre 140.000 mq, originariamente di proprietà pubblica, sia ceduto gratuitamente alla Città – oppure espropriato –  a parziale risarcimento dei danni ambientali e umani che la proprietà privata ha provocato, al fine di avviare il suo recupero – di valore anche simbolico – a struttura sanitaria pubblica dedicata alla prevenzione e cura degli infortuni sul lavoro, finanziata dagli ingenti fondi INAIL

Ecco le prove: 

INAIL – Relazione annuale 2021: dopo la pandemia l’impegno dell’Istituto per una ripresa nel rispetto della tutela della salute e sicurezza sul lavoro

https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/sala-stampa/comunicati-stampa/com-stampa-relazione-annuale-inail-2021.html

……. Le riserve tecniche sono pari a circa 34 miliardi e 829 milioni di euro, coperte per il 99% da liquidità versata alla Tesoreria dello Stato, senza remunerazione.

Relazione annuale 2021 del Presidente INAIL alla Camera dei Deputati, 25 luglio 2022

https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/pubblicazioni/rapporti-e-relazioni-inail/relazione-annuale-anno-2021.html, pag. 8

….. “Si hanno riserve tecniche di circa 34 miliardi e 829 milioni; le riserve sono “coperte” per il 99% da liquidità (versata alla Tesoreria dello Stato, senza remunerazione).” 

Registrazionehttps://webtv.camera.it/evento/21157

INAIL Bilancio consuntivo 2021

https://www.inail.it/cs/internet/docs/alg-bilancio-consuntivo-2021.pdf pagg. 164-165

La situazione amministrativa dell’Istituto, in relazione ai fatti di gestione sopra analizzati, presenta, alla fine del 2021, un avanzo di amministrazione di € 40.460.704.576.

INAIL  Consiglio di indirizzo

https://www.inail.it/cs/internet/docs/delibera-civ-n-10-3-settembre-2021-parere_6443166306631.pdf

Il Presidente del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dello stesso INAIL dichiara:

“…. Le riserve in Tesoreria sfiorano i 40 miliardi di euro e il paradosso è che tutto questo utile nei fatti si rivela ‘inutile’ per garantire maggiori tutele ai lavoratori infortunati e affetti da malattia professionale, alle loro famiglie e per sostenere le imprese nelle azioni di prevenzione attraverso un rafforzamento delle attività di ricerca, formazione e informazione in tema di salute e sicurezza sul lavoro”. “C’è da chiedersi se l’Inail – conclude il Presidente Luciano – sia un ente chiamato a svolgere i compiti che la legge gli attribuisce oppure venga considerato una cassaforte per custodire liquidità. Emerge sempre più prepotentemente l’ancora irrisolta questione di un riconoscimento di una maggiore autonomia della Governance dell’Istituto che le Parti Sociali devono definire con Governo e Parlamento. Continuerò ad insistere su tale istanza perché sono convinto che lo scioglimento di questo nodo possa incidere positivamente sulla riduzione delle morti sul lavoro”.

ATTAC Torino, Comitato Locale  –   www.attactorino.org

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