Sabato 17 settembre, il movimento pacifista, ecopacifista e antimilitarista ha partecipato alla manifestazione all’esterno delle basi di Ghedi per esigere la firma del Trattato Onu per la Proibizione delle Armi Nucleari (TPAN). Oltre un milgiaio di persone hanno partecipato al presidio di fronte alla base militare dove si custodiscono le testate atomiche.

“A causa delle decisioni prese in ambito Nato e Uel’Italia partecipa attivamente ai conflitti in corso nel mondo attraverso 38 missioni militari e supporta l’impegno bellico dell’Ucraina con armi e soldi gettando benzina sul fuoco di un conflitto che rischia di degenerare in una guerra nucleare. La partecipazione dell’Italia a queste guerre ci costa ad oggi 26 miliardi di euro l’anno, cifra destinata ad aumentare in poco tempo fino a 40 miliardi, ossia il 2% del Pil, come imposto dagli accordi Nato e ribadito dal Parlamento italiano lo scorso 12 marzo” ricordano gli organizzatori.

Durante il presidio le parlamentari di ManifestA sono entrate nella base militare per una ispezione, chiedendo dettagli sugli armamenti nucleari presenti.

Fuori le atomiche dall’Italia!
Fuori l’Italia dalla nuova guerra fredda!
Fuori l’Italia dalla NATO!

Ecco alcune foto della manifestazione