Colonialista, imperialista, criminale di guerra, massacratore di popoli indigeni nel mondo, schiavista, conservatore, reazionario, ultraliberale, maschilista, ultra-cristiano, guerrafondaio, omofobo, repressore dei movimenti comunisti e socialisti: tutto si può dire giustamente del neo-re Carlo III d’Inghilterra e della Casa Reale.

Micromega ha scritto recentemente un articolo dal titolo Pseudoscienze da re1 in cui si afferma: “possiamo dire con assoluta certezza che non sarà un sovrano illuminista”. Perché? Perché “Sono infatti numerosissime le discipline pseudoscientifiche sostenute e promosse dall’ex principe del Galles e, data la sua notorietà e autorità, possiamo affermare che il suo sostegno a discipline non riconosciute dalla scienza abbia sicuramente contribuito alla diffusione dell’irrazionalità e della superstizione nel mondo”.

Se è vero che per dominare bisogna rendere le masse ignoranti, è anche vero che tutti i dominanti puntano a questo. Come direbbe Gramsci, la vera classe dominante è quella che riesce ad essere dirigente, ovvero che riesce a far interiorizzare la sua visione di mondo a tutti indiscriminatamente. Nell’ambito delle cosiddette “pseudoscienze”, però, non è che Carlo e la Casa Reale ci siano riusciti molto… altrimenti, in modo proporzionale con i secoli di Regno, avrebbero dovuto convertire il Mondo alle “pseudoscienze”, come le chiama MicroMega. Ma quali sarebbero?

Secondo Micromega, le “pseudoscienze” che avrebbe contribuito a diffondere sarebbero le medicine alternative come l’omeopatia, l’agricoltura biologica e l’agricoltura biodinamica ideata da Rudolf Steiner. Anche in questo caso, lo scientismo colpisce ancora e, non dicendo cose vere, spaccia pratiche scientifiche convalidate per menzogne. I rimedi omeopatici sono usati in tutto il mondo per pratiche di prevenzione primaria e, secondo delle peer review, sono ottimi per la cura di malattie che subirebbero un lungo decorso con farmaci allopatici. L’agricoltura biologica nei suoi più svariati rami come l’agricoltura sinergica, la permacultura e l’agroecologia, si è verificata un ottimo sistema di produzione di cibo sano dal basso pensato per piccole comunità locali su bassa scala molto efficaci, oltre a essere forme di resistenza al modello di industrializzazione dell’agricoltura, al settore agro-chimico-alimentare e alle soluzioni tecnocratiche in ambito agricolo (agricoltura digitale e cibo sintetico, droni spara-fitofarmaci). Che dire poi dell’agricoltura biodinamica2, studiata nelle più grandi facoltà universitarie di agraria, tacciata di essere “stregoneria”, perseguitata giuridicamente e attaccata dai sostenitori accaniti dell’agricoltura convenzionale basata sul concetto dell’incremento delle rese produttive e sull’utilizzo della chimica, come ne caso della senatrice Elena Cattaneo. Cosa è più dannoso per ambiente e salute umana, un preparato naturale biodinamico o un erbicida chimico come il glifosato, strenuamente difeso proprio dalla senatrice Cattaneo, nonostante lo IARC lo abbia definito come “probabile cancerogeno”? Sarà che parte della scienza oggi dipende da interessi economici delle lobby dell’agribusiness?

La scienza oggi è considerata come una nuova religione e come in passato ci ritroviamo ad affrontare la caccia alle streghe” – ha affermato Nadia El-Hage Scialabba, una delle massime esperte nel campo dell’agroecologia, exdirigente FAO e ricercatrice della Arizona State University3. In Italia vantiamo Alessandro Piccolo4, professore di Chimica agraria ed ecologia presso l’Università Federico II di Napoli, considerato uno dei massimi esperti internazionali di biodinamico, insignito del Premio per la Chimica dalla prestigiosa fondazione tedesca Alexander von Humboldt per le ricerche sulla chimica dell’Humus, oltre ad essere fra i fondatori della Società Italiana di Scienze Biodinamiche (SISB) e Chief Editor della rivista “Chemical and Biological Technologies in Agriculture”. Carlo Triarico, Presidente dell’Associazione per l’Agricoltura Biodinamica, ha subito un processo, subendo gravi pressioni e mettendo a rischio la libertà degli agricoltori biodinamici: “Non è Carlo Triarico l’eretico, lo sono le multinazionali, si fingono Dio ma non lo sono. La propaganda delle multinazionali non è scienza” – ha dichiarato a riguardo Vandana Shiva.

Quindi, su quali conoscenze, su quali fonti, su quali dati scientifici si basano le prese di posizioni di MicroMega? Con tutto quello per cui potevano attaccare Carlo, MicroMega l’ha attaccato su questioni che vedono ancora divisa la comunità scientifica e filosofi della scienza in senso ampio e gran parte della popolazione europea. Se vogliamo dirla tutta, ritornando nel campo delle medicine alternative, vedendo la longevità dei reali inglesi, confermano come l’omeopatia e le medicine alternative abbiano un impatto positivo sulla salute. E conferma anche che le cure naturali sono quelle preferite dai potenti, rispetto alle cure allopatiche: questo dovrebbe farci arrabbiare, pretendendo che anche i comuni mortali possano curarsi naturalmente e in modo gratuito.

Durante decenni di viaggi all’estero, la regina Elisabetta II d’Inghilterra ha portato con sé una piccola custodia in pelle divisa all’interno in 60 scomparti. Era un piccolo armadietto dei medicinali omeopatici: Cocculus per la cinetosi, Nux per l’indigestione, Arnica per urti e lividi. Portare con sé il kit di pronto soccorso è stato rassicurante, poiché l’incubo logistico del trasferimento la stava mettendo a dura prova e le permetteva di godere di una buona salute e raramente è stata costretta a cancellare i suoi doveri ufficiali a causa di una malattia. Già il padre della Regina, Giorgio VI, faceva affidamento tanto sull’omeopatia quanto sulla medicina convenzionale, chiamando uno dei suoi cavalli da corsa “Hypericum”, il nome di un rimedio omeopatico. Persino la Regina Madre usò l’omeopatia e visse fino a 101 anni.

Non dimentichiamoci che Re Carlo III, nel 2020, si è curato la Covid-19 con la medicina ayurvedica, affidandosi alle cure del dottor Isaac Mathai che gestisce il resort SOUKYA a Bangalore, il quale gli ha prescritto trattamenti che prevedevano l’utilizzo della Medicina omeopatica e ayurvedica. Il Ministro di Stato dell’Unione per l’AYUSH Shripad Naik ha ricevuto la notizia della piena guarigione del principe, proprio dal dottor Mathai, avviando in seguito una task force per studiare la procedura utilizzata da Mathai per verificare la possibilità di estendere la procedura a tutta la popolazione5.

Inoltre, fa sorridere che la storia del paradigma capitalista nasca proprio con la Compagnia delle Indie inglese, la prima multinazionale della storia, che aveva il compito di colonizzare, di dare vita al mercato globalizzato e di esportare i concetti di “scienza” e di “medicina” occidentali nel mondo, passando dalle influenze riduzioniste di Bacone e Cartesio fino alla finanza moderna e alle sue speculazioni. Il colonialismo della Casa Reale inglese in India fu il primo protagonista nella cancellazione di saperi indigeni curativi.

Oggi assistiamo all’anatema: i nuovi scientisti attaccano i vecchi colonialisti perché si azzardano ad usare medicine alternative, che nei secoli sono state soppiantate e cancellate proprio dalle loro politiche coloniali che hanno ridicolizzato quei saperi e li hanno sostituiti con quelli “giusti” occidentali. Queste degenerazioni scientiste, che rivelano profonda “presunzione e ignoranza epistemica”, si dimostrano spocchiose, saputelle, arbitrarie e divisive in un mondo in cui tutto è indeterminato, in cui non vi è un sapere unico e che per secoli si è curato con medicine che nulla avevano a che fare con l’allopatia, per quanto quest’ultima oggi sia in molti casi un fondamentale salva-vita. Lo scientismo, erigendosi a “teologia della scienza” ed autolegittimandosi come tale, dimentica l’umiltà e l’ascolto e trova spazio per divulgare falsità scagliandosi contro personaggi non proprio simpatici come il colonialista Re Carlo III.

di Lorenzo Poli – 18 dicembre 2022