Rubrica su eventi e fatti in Sicilia -a cura RedPA-

 

 Tremate Tremate, Le ArraggiatƏ Son TornatƏ!

Palermo, mercoledì 7 ore 18:00 – Sede Uaar, (via Matteo Bonello, 39)

L’estate sta finendo ma Non Una di Meno Palermo continua, la lotta non si ferma. Torniamo con un’assemblea aperta a tutte, tutti e tuttə per riunirci di nuovo insieme. Vieni a conoscerci, sarà un momento di scambio e confronto per costruire le prossime tappe del percorso transfemminista in città. Vogliamo sentire le vostre voci, i vostri dubbi e le vostre idee.

comunicato NUdM-Pa

 

L’OTTO SEMPRE – Palestina, libertà d’espressione e solidarietà

Palermo, giovedì 8 ore 17:00 – Parco Villa Filippina

L’iniziativa avviene in un periodo particolare che il Paese sta attraversando, in cui, in vista delle prossime elezioni, si sta palesando il rischio di consegnare l’Italia alla peggiore destra della storia recente. Oltre a questo, si assiste al radicamento di un occultamento di determinati argomenti chiave come la difesa dei diritti umani all’interno della classe dirigente italiana. Osservazioni legittime – rafforzate da analisi e report di organi internazionali super partes – su tematiche come la questione palestinese stanno diventando sempre più tabù all’interno del contesto politico nazionale. Altresì, qualunque posizione ed opinione in questa fase storica per il Paese, è oggetto di attacchi, ricatti e censure da parte mediatica e politica.  La solidarietà, la denuncia, la pretesa di giustizia sociale e della libertà non sono più consentite come un tempo. Questa deriva democratica, avversa ai principi Costituzionali, potrebbe facilmente portare al successo di forze di destra neofasciste e reazionarie. In questo senso, la demonizzazione del libero pensiero al quale assistiamo, è inaccettabile. Oggi in Italia chi espone le proprie convinzioni su questioni come quella palestinese, per esempio, rischia facilmente di finire nel tritacarne delle grandi televisioni e di certa politica. E a pagarne le conseguenze è in primis il confronto democratico, garantito dalla Costituzione, che anche i palestinesi residenti in Italia riconoscono e difendono. Urge quindi un cambiamento. Un cambiamento che sia anzitutto narrativo.

info “Voci nel Silenzio”

 

Dopo il Campeggio NoMuos di Niscemi assemblea contro la guerra: “Noi non ci fermiamo!”

Palermo, mercoledì 7 ore 18:00 – Laboratorio Andrea Ballarò (via Rodrigo Pantaleone,9)

Le assemblee dello scorso agosto in quel di Niscemi hanno spaziato dai temi delle lotte territoriali, unite dal filo rosso della questione Palestinese, alle tematiche su Donna e Guerra e alle sempre più pressanti presenze dell’Esercito Italiano nelle Scuole . Le giornate di agosto hanno visto varie iniziative per denunciare la Guerra in Ucraina: cortei notturni lungo il perimetro delle reti, volantinaggi di controinformazione e, infine, la manifestazione del 7 “che – come scrivono nel comunicato i promotori dell’assemblea – viene fatta oggetto di lanci indiscriminati di lacrimogeni non convenzionali e getti d’acqua dagli idranti della Polizia”. A seguito di questi fatti “In questi giorni sono arrivate le denunce, come sempre le istituzioni si vendicano”.

info

 

Catania – Che fine ha fatto il lavoro? Incontro con i candidati alle prossime elezioni politiche 

 sabato 10 dalle ore 16:00 alle 19:00 – Palazzo Platamone (Via Vittorio Emanuele II, 121) 

Che fine ha fatto il lavoro? È quello che ci siamo chiesti ascoltando i discorsi dei leader e leggendo i programmi dei principali partiti politici che correranno alle prossime elezioni politiche del 25 Settembre. Il tema del lavoro dovrebbe essere al primo posto nel dibattito politico nazionale, vista l’enorme percentuale di disoccupati, inoccupati, lavoratori poveri, in nero, precari. Invece non se ne fa menzione, se non nei talk show per screditare il reddito di cittadinanza e dare parola ad imprenditori “disperati” che non trovano lavoratori da sfruttare. Per questo abbiamo deciso di organizzare un confronto tra i candidati catanesi, per capire dalle loro parole cosa hanno in mente per affrontare questa enorme emergenza, tutta italiana, che è il lavoro.

Comunicato Disoccupazione Zero 

 

Canta e Cunta – Festival popolare siciliano 2022 III Edizione

Palermo, domenica 11  ore 16:00 – exConvento di Via San Basilio

Un progetto di promozione culturale nato nel pieno della pandemia da un’idea dell’associazione Si Resti Arrinesci, che grazie a tutti coloro che in questi anni hanno messo in campo sforzi e risorse, e che continuano a farlo, è arrivato alla sua terza edizione. Anche questa terza edizione del festival sarà all’insegna della musica popolare siciliana, per omaggiare lei, l’artista che ha ispirato questo progetto fin dall’inizio: Rosa Balistreri. Ma c’è dell’altro! Oltre alla musica dal vivo, sarà in scena l’Opera dei Pupi, saranno organizzati workshop, mostre e dibattiti in una location unica nel cuore del centro storico di Palermo. Dove? All’exConvento San Basilio, uno spazio con una storia lunghissima e che si sta preparando a collezionare insieme a voi un altro frammento della nostra storia, quello di questa terza edizione del Canta e Cunta.

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Accogliere – Racconti di persone, luoghi ed esperienze

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Rendere comprensibile un fenomeno molto complesso come le migrazioni, e fornire (e ricevere) una corretta narrazione degli eventi, scevra da pregiudizi, dovrebbe essere l’obiettivo di tutti coloro che hanno a cuore i diritti. Un obiettivo difficile da raggiungere, se i fenomeni migratori vengono narrati in maniera parziale, diventando sempre più spesso strumento ad uso e consumo della propaganda delle destre nazionaliste e sovraniste. ?? ?????????? ??? ??????? ???????, ??????????? ?? ??????? ??? ????? “??? ?????? ??????? ??? ? ?????” ? “ ???? ????????”

comunicato Rete Antirazzista CataneseRe.Co.Sol – Rete delle Comunita’ Solidali e MH – Casa delle Culture

 

Palermo 2022 – III Festival IT.A.CÀ

15\18 SETTEMBRE – Per il terzo anno Palermo sarà una delle Tappe di IT.A.CÀ, unica tappa siciliana del ???????? ??? ??????? ????????????. TEMA 2022: ??????? – ??????? ?? ??????

Abitare la città, prendersene cura attraverso l’ascolto delle voci delle diverse letture dell’abitare, dei racconti di nuovi e antichi abitanti, delle storie di memorie e di cambiamenti che raccontano una città, di un territorio solidale, in movimento che crea nuovi habitat, nuovi spazi, nuovi modi di vivere Palermo.

PROGRAMMA COMPLETO > bit.ly/ITACAPALERMO2022

 

La rivolta del Sette e Mezzo a Palermo: «libertà non è cambiare padrone»

Settembre 16 (ore 19:00) e 18 (ore 21:00) –  Laboratorio Sociale Malaspina (Via Arrigo Boito, 7)

Sono passati 156 anni da quei sanguinosi e gloriosi sette giorni e mezzo di rivolta, che andarono dal 15 al 22 settembre del 1866, passati alla Storia come “la rivolta del Sette e Mezzo”. Chi ha combattuto quella rivolta?
Renitenti di leva – in Sicilia erano quasi ventimila – ecclesiastici, espropriati, repubblicani, mazziniani, socialisti, autonomisti, impiegati borbonici cacciati dai loro posti di lavoro, contadini – che avevano creduto alle promesse di distribuzione delle terre da parte di Garibaldi per poi ricevere soltanto fucilate – e rappresentanti delle arti e dei mestieri, colpiti dalla soppressione delle corporazioni religiose. Durante i tre giorni sarà possibile prendere visione della Mostra visiva del Sette e Mezzo, che sarà istallata all’interno del Laboratorio Sociale Malaspina.

Programma

Venerdì 16, ore 20:00 – Cena sociale benefit Laboratorio Sociale Malaspina;

Sabato 17, ore 17:30  – Presentazione del libro “Sette giorni d’insurrezione a Palermo. Avvenimenti del 1866” di Giacomo Pagano (I Buoni Cugini Editori), con Santo Lombino, che ne ha curato l’introduzione (A seguire: musiche e danze popolari);

Domenica 18, ore 17:30        -“?? ????? ?? ??????? ? ??????? ??? ?’????? ?? ????????” – Spettacolo dell’opera dei pupi a cura del figlio d’arte Salvatore Oliveri e del cantastorie Salvatore Fundarò.

info

 

da leggere

Giovanna Ceccatelli, Danilo Dolci. La Sicilia dei poveri cristi, Edizioni Clichy, 2022

«Si smetta di stare dalla parte dei più forti, di lasciare a loro la possibilità di soffocare gli altri, proprio per sistema, alla luce del sole. A nessun poliziotto, a nessun Prefetto ubbidiremo quando i suoi ordini saranno contro la legge di Dio»

Pacifista, nonviolento, conosciuto e difeso da innumerevoli intellettuali e politici progressisti, anche stranieri, Danilo Dolci è nato e cresciuto nel Nord-est di un’Italia dai confini ancora incerti, ma ha scelto di vivere nella Sicilia mal conosciuta, emarginata e criminale degli anni Cinquanta, dove ogni gesto di protesta e tentativo di riscatto è immediatamente represso, nell’indifferenza e nella rassegnazione generale. In quella regione ha usato contro il potere di uno Stato corrotto e colluso con la mafia modalità inedite di protesta, come lo sciopero della fame personale e collettivo e quello che è stato definito «sciopero alla rovescia»: il lavoro volontario e gratuito dei disoccupati. Ma soprattutto ha creato la prima radio libera contro il monopolio Rai, per dare voce agli invisibili «poveri cristi» abbandonati alla miseria e alla fame nella Sicilia colpita dal terremoto. Del suo immenso lavoro restano il metodo educativo «maieutico», le inchieste sulla criminalità e la miseria dell’isola, i progetti per irrigare le aree più aride e il coraggio di schierarsi contro tutti i potenti, per stare accanto agli ultimi degli ultimi, nel profondo Sud del Paese.

 

ultimissime

Palermo- La guerra fra poveri per l’emergenza abitativa. Comitato di lotta “12Luglio”: “Assurdo che per sistemare una famiglia si mette per strada un’altra famiglia che ha gli stessi problemi”

Una mamma contatta Tony Pellicane, del Comitato 12Luglio,  per dirgli di essere stata chiamata dagli uffici comunali competenti per materia per essere avvisata di recarsi  immediatamente all’indirizzo X, giacché l’alloggio si reso disponibile. “La mamma felice – dice il leader del Comitato suddetto – si precipita sul posto”. Ma qui l’amara sorpresa: l’alloggio, che era stato liberato alcuni giorni prima, è stato nuovamente occupato dallo stesso nucleo familiare. Quindi la mamma resta in attesa di ulteriori sviluppi. “Intanto – prosegue il racconto di Pellicane – sul posto arrivano carabinieri, vigili del fuoco, polizia municipale e persino un’ambulanza”. L’obiettivo a quanto sembra era quello liberare l’alloggio per fare entrare la mamma con i suoi figli: “La cosa assurda – si rammarica Pellicane – è che ad essere sgomberata è una famiglia ugualmente disagiata e anch’essa con figli minori. È  assurdo che nel 2022 si debbano verificare situazioni del genere. È  assurdo – ribadisce ancora – che per sistemare una famiglia si debba mettere per strada un’altra famiglia che ha gli stessi problemi. È assurdo – concludendo – che si continui a galleggiare rispetto ad un’emergenza abitativa che diventa sempre più insostenibile”.  L’ amministrazione comunale, se non vuole riproporre la stessa  aria fritta del passato, decida “di fare scelte coraggiose, di trovare a qualunque costo risorse e di aprirsi anche a percorsi innovativi”.

 

aggiornamenti

Illegittimi provvedimenti dell’amministrazione Lagalla. Secondo lo Slai Cobas, il nuovo esecutivo panormita  “si scaglia contro i diritti dei bambini e dei ragazzi disabili che frequentano a Palermo la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado” – comunicato –

Con un comunicato emesso dall’Amministrazione comunale è stato deciso il  taglio del servizio di assistenza igienico personale specializzato agli studenti disabili nelle scuole di primo grado statali, annunciando un progressivo “richiamo” al Comune di circa 300 Collaboratori professionali ai servizi scolastici stabilizzati da tanti anni, ripetendo come una campana molto stonata, un’affermazione falsa e  illegittima, e cioè che il servizio specializzato di assistenza igienico personale verso gli studenti disabili spetterebbe ai collaboratori scolastici statali. Si tratta di una scusa ormai sbugiardata a tutti i livelli istituzionali, dal Ministero dell’Istruzione all’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia, passando per tantissimi esperti del settore per arrivare ai Tribunali che hanno già emesso diverse sentenze che negano i fondamenti di qualsiasi “parere del Cga”, tirato strumentalmente fuori all’occorrenza, alle tante audizioni all’Ars, non ultime quelle presso la Commissione speciale di monitoraggio per l’applicazione delle leggi, a cui abbiamo partecipato direttamente; e si tratta di una menzogna, costruita ad arte, architettata un paio di anni fa negli uffici dell’Assessorato al Lavoro/Politiche Sociali della giunta Musumeci, con l’intento esplicito di tagliare questo servizio specializzato solo per risparmiare soldi: quelli della Regione Siciliana per le scuole superiori e quelli dei Comuni per le scuole di primo grado, nella speranza di scaricarne i costi direttamente sullo Stato. L’ironia della (mala) sorte, in cui è incappato Lagalla, è che la Legge Regionale 10/2019 sul diritto allo studio è stata  promossa proprio dall’allora Assessore regionale all’Istruzione Lagalla che – invece –  confermava che il servizio di assistenza igienico personale agli studenti disabili nelle scuole è di tipo specialistico e deve essere erogato dagli enti locali (Comuni nelle scuole di primo grado – Città Metropolitane e/o Consorzi nelle scuole superiori) e non ha niente a che fare con i collaboratori scolastici statali che – da contratto collettivo nazionale – possono solo espletare una  assistenza di base verso gli studenti disabili che – di converso –  non è affatto di tipo specialistico. Ma dobbiamo constatare poi  che i complici di questa bruttissima manovra della giunta Lagalla sono i sindacati Cgil, Csa e Uil, attaccando illegittimamente diritti sacrosanti di soggetti socialmente più fragili!

Dopo le dure prese di posizione dei sindacati di base, apprendiamo che la V Commissione consiliare ha convocato lunedì 5  lo Slai Cobas sc Palermo/Sicilia e il Cobas Scuola, dopo la forte denuncia contro il grave provvedimento Lagalla sono stati convocati unitamente alle associazioni del settore

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