La commemorazione dei bombardamenti nucleari di Hiroshima e Nagasaki è un appuntamento ormai consolidato dell’agosto torinese: i venti di guerra che spirano tra Europa ed Asia hanno reso l’appuntamento di quest’anno particolarmente sentito e partecipato.

La commemorazione di ieri sera si inserisce infatti dopo i ventiquattro presidi ed il corteo per la pace che il coordinamento AGITE ha organizzato dall’inizio della guerra in Ucraina fino ad oggi con costanza e permanenza.

Dopo l’introduzione alla serata, le performance canore di Chie Wada, rappresentante nel coordinamento AGITE dell’Associazione Tomo Amici, hanno diviso idealmente i due blocchi di interventi al microfono: nel primo blocco sono stati concentrati gli interventi più generali, nel secondo blocco quelli più legati all’esperienza umana ed al ricordo.

Nel blocco più generale è stata letta la dichiarazione di Setsuko Thurlow in occasione dell’entrata in vigore del TPNW il 22 Gennaio 2021 e sottolineato il legame tra la crisi climatica ed il nucleare militare e civile.

Nel blocco legato all’esperienza si è ricordato dei tanti che ancora oggi, a distanza di decenni, soffrono le conseguenze dei bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki e raccontata la storia Claude Eatherly, il pilota pentito di Hiroshima.

Enrico Peyretti ha ricordato la sua esperienza personale di quando è giunta in Italia la notizia dei bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki ed ha letto un intervento di Gandhi sui bombardamenti atomici in Giappone[1] e l’attualità della nonviolenza anche nella nuova era nucleare.

Ha chiuso la serata una meditazione per ricordare quanti hanno sofferto ed hanno perso la vita nelle guerre passate e presenti e connettersi con le proprie motivazioni più profonde.

[1] M. K. Gandhi, Teoria e pratica della nonviolenza, Einaudi 1996, p. 352-353-354