9 agosto, anniversario dell’esplosione atomica di Nagasaki: si ricorda un momento tragico e le sue vittime, eppure al belvedere di Comerio, con una splendida vista sul lago di Varese, l’atmosfera è serena, con tante immagini di attività presenti e future e la forte voglia di continuare a lavorare perché simili orrori non si ripetano mai più.

Tiziana Volta di Mondo senza Guerre e senza Violenza racconta i 57 progetti incentrati sui semi dei tanti alberi che contro ogni previsione hanno portato la loro energia in profondità e sono ricresciuti dopo la bomba. In Giappone li chiamano Hibakujumoku e sono per tutti un simbolo di rinascita e speranza. Si va da alberi piantati in luoghi vicini come Comerio e Varese, alla residenza presidenziale di Castel Porziano, a un esemplare da portare a Beirut per essere messo a dimora proprio nel porto devastato dall’esplosione di due anni fa e a un altro destinato all’Ucraina.

Si parla poi della Terza Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza, lanciata a Vienna a giugno in occasione della Nuclear Ban Week organizzata da ICAN e della prima conferenza degli Stati partner del Trattato di proibizione delle armi nucleari (TPAN). Le tappe italiane della Seconda Marcia erano state cancellate dal lockdown iniziato nel marzo 2020 e ora la voglia di partecipazione è più forte che mai.

L’organizzazione è già in moto: il 21 giugno sono state lanciate le candidature delle città di partenza e di arrivo della marcia – la decisione definitiva verrà annunciata il 2 ottobre,  Giornata Internazionale della Nonviolenza – nei primi sei mesi del 2023 bisognerà organizzarsi per il passaggio della marcia, il 2 ottobre 2023 verrà annunciato il percorso e il 2 ottobre 2024 si partirà con due delegazioni, senior e junior, che percorreranno il pianeta per tre mesi. Si lavora già con università di tutto il mondo e con il Segretariato dei Premi Nobel per la Pace e uno spazio particolare verrà dato all’iniziativa “Mediterraneo mare di pace”. In Italia si inviteranno Comuni e Regioni ad aderire al TPAN, come sta già succedendo in Grecia.

Elio Pagani di Abbasso la guerra trasmette il dispiacere per aver dovuto cancellare a causa del lockdown del 2020 i tanti eventi organizzati per la Seconda Marcia Mondiale e l’entusiasmo per quello che si potrà fare per la terza e illustra un’importante iniziativa in tema di disarmo nucleare. Il libro “Parere giuridico sulla presenza di armi nucleari in Italia”, frutto di un lungo studio degli avvocati della Ialana (International Association of Lawyers Against Nuclear Arms) inaugura un importante filone di azione, quello legale. Insieme agli avvocati e ad abitanti di Ghedi e Aviano, dove le basi militari attendono l’installazione di nuove bombe nucleari statunitensi, ancora più letali di quelle attuali, ci sarà da costruire una vertenza che richiederà una raccolta fondi per sostenere le spese legali.

Anche Maria Terranova, infaticabile anima dell’associazione Costruttori di pace, è pronta a organizzare iniziative per la Terza Marcia nell’Alto Verbano e intanto illustra la Marcia Transfrontaliera tra Italia e Svizzera prevista per giovedì 13 ottobre e il 18° Forum per la pace che si terrà a novembre.

Si chiude con l’annuncio di Equalafesta, il tradizionale appuntamento di fine agosto al Boschetto di Germignaga, in riva al lago, che quest’anno sarà dedicato al tema delle pace e del disarmo, con l’eloquente titolo “Lasciateci in pace.”