Ancora una dimostrazione di XR per tentare di sensibilizzare la Regione Piemonte sull’emergenza climatica

Questa volta, prima delle sette dl mattino, due attiviste di XR sono salite sul balcone del palazzo della Regione in piazza Castello per protestare contro le politiche, definite negazioniste, della Giunta piemontese in tema di emergenza climatica.

In un  intervento al microfono dal balcone, una delle attiviste ha chiarito che uno degli scopi principali della manifestazione era indurre la Regione ad ammettere in conferenza stampa il fallimento delle proprie politiche ambientali.

“Abbiamo deciso di salire sul balcone per avere visibilità, stiamo richiedendo l’attenzione. C’è bisogno di attenzione perché la Regione Piemonte non sta prendendo le misure necessarie” ha dichiarato una portavoce di XR ai nostri microfoni.

E questo è il problema che attiene ad un largo schieramento politico che va dalle destre al PD: l’incapacità di confrontarsi con la base sociale, con la cittadinanza attiva. Ma non solo: questo schieramento criminalizza la conflittualità sociale.

In parole molto semplici: se in una tavolata chiediamo di passarci l’acqua perché abbiamo sete e nessuno dei commensali ci ascolta, la naturale reazione sarà alzare la voce per attirare l’attenzione, nel momento in cui continuassimo ad essere deliberatamente ignorati, la reazione che avremmo sarebbe il disappunto. Inoltre ciò per cui stanno protestando gli attivisti che da anni denunciano, insieme agli scienziati, le catastrofe dell’emergenza climatica, lo stanno facendo per tutti noi.

In tarda mattinata il Vicepresidente delle Regione Carosso è salito sul balcone per trattare con le attiviste, offrendosi di riceverle. Gli attivisti hanno dichiarato che la proposta non è sufficiente, che il tempo delle interlocuzioni è superato dalla gravità degli eventi, che è urgente cambiare le politiche che la Regione può mettere in atto in base alle proprie prerogative.

Tutt’altro che morbida la reazione delle forze dell’ordine che hanno sequestrato lo striscione e la cassa di amplificazione, silenziando di fatto i manifestanti. Gli attivisti di XR ci hanno comunicato che circa 25 di loro sono stati denunciati per occupazione (art. 633 c.p.) aggravata (art. 639/bis c.p.) e manifestazione non autorizzata, che per ora sono stati notificati 5 fogli di via per non residenti sebbene, hanno dichiarato, alcuni di questi vivano e lavorino a Torino.

“La Questura ha appena sequestrato gli striscioni e le casse di amplificazione degli attivisti. Evitiamo reazioni scomposte a queste manifestazioni radicali ma comunque pacifiche. Oggi cominciano i cinque giorni del Climate Social Camp. Noi consiglieri regionali possiamo fingere che la Colletta sia un altro mondo, che restando chiusi nei nostri uffici e nelle nostre aule potremo ignorare ancora quei ragazzi e quelle ragazze. Fino a quando non vengono a bussarci ai balconi.” ha affermato il Consigliere regionale Grimaldi, responsabile per la transizione ecologica di SI, in una sua dichiarazione.

Intorno alle 13 i VVFF hanno provveduto a tagliare gli U-Lock con i quali le attiviste si sono incatenate alla ringhiera del balcone.

Notevole la tenacia delle due manifestanti, una delle quali in particolare era in pieno sole con una temperatura al limite del sopportabile.

Alcune fasi della manifestazione (per gentile concessione di Andrea Pia):

Le dichiarazioni di una portavoce di XR:

L’intervento al microfono dal balcone:

Le dichiarazioni di Marco Grimaldi – Sinistra Italiana (per gentile concessione di Andrea Pia):

Viene sequestrato lo striscione
Lo striscione nelle mani di un operatore delle FFOO
La cassa sequestrata nelle mani di un operatore delle FFOO
Arrivano i VVFF
In vigile del fuoco con lo zaino per il primo soccorso sanitario
Carosso (al centro) interloquisce con le attiviste
Intervengono due sanitari del 112
Una sanitaria del 112 con dei sacchetti di ghiaccio secco