Rubrica settimanale su eventi e fatti in Sicilia -a cura RedPA-

 

Antonio Mazzeo: “Sicilia militarizzata. L’ex Cara di Mineo diventa un centro speciale di Cybersicurezza”

Incroci l’ex villaggio dei Marines USA di Sigonella a Mineo accanto alla superstrada Catania-Gela, pochi chilometri prima dello svincolo verso Caltagirone, città patrimonio dell’umanità per il suo centro storico del tardo-barocco siciliano. Una quindicina di anni fa il Comando di US Navy lo ha abbandonato preferendo trasferire il personale militare e i familiari nei residence più vicini alla grande stazione aeronavale, cuore strategico per le operazioni di guerra USA e NATO in Africa, Europa orientale e Medio oriente. Nel 2011, con i bombardamenti alleati contro le unità fedeli al ras Gheddafi e la fuga di decine di migliaia di rifugiati dall’inferno libico, il villaggio di Mineo è stato convertito nel più grande centro di accoglienza d’Europa: spacciato ipocritamente come hotel a cinque stelle, ha assunto presto le funzioni di lager-laboratorio per sperimentare le moderne pratiche di confinamento, detenzione e deprivazione di diritti e soggettività dei migranti.

Dopo la serie di scandali della malaccoglienza con gli illeciti criminali nella fornitura di beni e servizi, il CARA – Centro Accoglienza Richiedenti Asilo di Mineo è stato chiuso. Oggi però potrebbe risorgere a nuova vita trasformandosi nel primo Cyber Park d’Italia, una specie di hub di ricerca e sviluppo delle tecnologie della nuova frontiera militare-sicuritaria-industriale, copia perfetta della città per le moderne guerre cibernetiche che le forze armate israeliane hanno realizzato in collaborazione con i centri accademici nel deserto del Negev.

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Pestaggi al CPR di Pian Del Lago a Caltanissetta

Nuove violenze al CPR di Pian Del Lago a Caltanissetta: un pestaggio da parte delle forze dell’ordine nei confronti dei detenuti è iniziato oggi quando l’agitazione era cresciuta a seguito dell’ennesimo rimpatrio automatico di alcuni cittadini di origine tunisina. Tra loro c’era un giovane con problemi sanitari che è svenuto in aeroporto ed è stato riportato nel Cpr. Si tratta di una persona che prima di essere deportata non ha potuto vedere l’ avvocato di fiducia, come da suo diritto. In tarda mattinata veniamo contattati dai detenuti che ci denunciano le violenze gratuite nei loro confronti e segnalano la presenza di una persona gravemente ferita: è Bilel (nome di fantasia), trattenuto di origine tunisina, ferito e disteso a terra senza alcun soccorso da parte del medico del Cpr. Davanti a tale abbandono, i compagni montavano una protesta gridando e chiamando ripetutamente i soccorsi perché intervenissero. Di risposta a questo, le forze dell’ordine si schieravano in assetto antisommossa.

Dopo circa 40 minuti di attesa e ripetute chiamate, l’ambulanza entra nel Cpr ma, su decisione del medico, non viene inizialmente consentito il trasporto del ragazzo in ospedale, nonostante le condizioni critiche. Soccorso su una barella dagli operatori del 118, Bilel continua a perdere sangue dalle braccia, a causa dei profondi tagli e lamentando forti dolori a causa dell’ingerimento di una lametta: un atto compiuto a causa della grave condizione di sofferenza psico-fisica del giovane all’interno di una struttura che non ha mai preso in carico le sue richieste di assistenza sanitaria. Bilel viene medicato su una barella all’interno del Cpr ma le sue condizioni peggiorano e così finalmente il giovane viene trasportato all’ospedale di Caltanissetta.

Bilel non è stato ascoltato, nessuno ci ha parlato, il medico lo ha ignorato e maltrattato, la polizia lo ha picchiato. Bilel è solo l’ultima persona che sta pagando con la propria salute la violenza nel Cpr di Caltanissetta. Proprio pochi giorni fa un altro trattenuto di origine tunisina, Raed (nome di fantasia), ha vissuto un’esperienza simile in cui manganello della polizia, abusi e negligenza sanitaria hanno messo a rischio la sua vita.

Bilel e Raed sono stati soccorsi solo grazie alla solidarietà dei loro compagni che, a costo di minacce e ritorsioni, hanno continuato a chiedere aiuto agli attivisti oltre le sbarre del Cpr, a chiamare il pronto soccorso e a non arrendersi davanti alle prove di forze di chi abusa del proprio potere sicuro della propria impunità.

Schierati a fianco a loro, pretendiamo l’immediata cessazione dei maltrattamenti e immediate cure per tutte le persone che necessitano assistenza sanitaria, psicologica e medica all’interno del Cpr.

LASCIATECIENTRARE –  BORDERLINESICILIA –   RETE ANTIRAZZISTA CATANESE
[leggi anche Centri per rimpatri (CPR): ancora gravi criticità in tutta Italia]

 

Piazza Bausch – una nuova piazza ai Cantieri Culturali alla Zisa – Tre giorni d’iniziative

iniziato ieri e fino al 21 al CRE.ZI. PLUS  (via Paolo Gili 4)

Ai Cantieri Culturali alla Zisa nasce Piazza Bausch, un nuovo spazio pubblico costruito insieme alla comunità locale, una nuova piazza per i quartieri Zisa e Noce di Palermo. Per tre giorni, dal 19 al 21 luglio, passeggiate di quartiere, urban game, video proiezioni e concerti per festeggiare la creazione di un nuovo luogo di comunità. I Cantieri Culturali alla Zisa grazie al progetto Piazza Bausch – progetto vincitore dell’avviso pubblico “Creative Living Lab – 3 edizione” promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura – si trasformano: da “cittadella della cultura d’élite” a luogo accessibile a tutte e tutti. Questa trasformazione è stata resa possibile sia grazie ad un intervento di allestimento co-progettato con gli abitanti dei quartieri Zisa e Noce e sia, soprattutto, grazie all’apertura permanente di un nuovo ingresso all’area, su via Perpignano 100, che faciliterà l’accesso ai Cantieri Culturali a centinaia di persone che abitano nelle zone limitrofe. « L’apertura di un nuovo ingresso, che sarà esclusivamente pedonale, riattiverà il tessuto urbano di questa parte dei quartieri Zisa e Noce riposizionando i Cantieri Culturali come area attraversabile e non più come un monolite invalicabile circondato da alte mure», dichiara Filippo Pistoia, fondatore di CLAC ETS, capofila del progetto Piazza Bausch. Dal 10 aprile di quest’anno gli abitanti dei due quartieri sono stati coinvolti in un progetto partecipativo che li condotti ad esprimere le loro idee. I desiderata degli abitanti si sono rivolti soprattutto su elementi di arredo per la socializzazione, come panche e tavoli per pranzi sociali di quartiere, e su apparati di info-grafica per esplicitare e far conoscere a tutti la lunga storia, con le tante trasformazioni avvenute, dell’Ex Mobilificio Ducrot.

A realizzare le idee emerse dai laboratori di co-progettazione sono stai gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, una delle istituzioni protagonista della rinascita culturale dei Cantieri alla Zisa, che, condotti dai loro professori, hanno prodotto arredi urbani, elementi di segnaletica, apparati di comunicazione ambientale e video racconti del progetto. Inoltre, l’unione tra il progetto Piazza Bausch e il progetto educativo Gesti Innovativi, realizzato grazie al contributo dell’8 perMille della Chiesa Valdese, ha permesso ad EDI Onlus, partner del progetto, di coinvolgere, per la sistemazione di panche e aree verdi, anche i ragazzi segnalati dall’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni di Palermo. Alessia Maso, pedagogista di EDI, dichiara « I ragazzi coinvolti hanno colto il valore del proprio compito mettendo grande impegno nell’imparare ad usare attrezzi di falegnameria, e nel lavoro sul campo, realizzando alcuni dei desideri della comunità locale. Questo ci permette di guardare al futuro con fiducia nella trasformazione di cui ognuno di noi può essere artefice».

[programma]

 

Giornata nazionale di mobilitazione promossa da EUROPE FOR PEACE  

Palermo, sabato 23 ore 18:00 – alla Statua della Libertà (Piazza Vittorio Veneto)

l PRESIDIO PER LA PACE “Fuori la guerra dalla storia” (UDIPALERMO – Le Rose Bianche – Donne CGIL Palermo – Coordinamento Donne ANPI – Donne caffè filosofico Bonetti – Il femminile è politico – #Governo di lei – CIF – Emily – Fidapa sez. Palermo felicissima – Le Onde) questa settimana avrà luogo SABATO 23 LUGLIO dalla 18 alle 20 in PIAZZA VITTORIO VENETO per aderire alla giornata nazionale di mobilitazione promossa in tutte le città italiane da EUROPE FOR PEACE al fine di far tacere le armi e andare subito verso una conferenza internazionale di pace.
Qui il link per leggere l’appello: https://retepacedisarmo.org/…/europe-for-peace-fermare…/

Il FORUM ANTIRAZZISTA e il PRESIDIO PER LA PACE nel partecipare alla manifestazione ribadiscono la necessità di estendere l’attenzione a tutti i conflitti che in questo momento funestano il pianeta (dalla Siria allo Yemen, al Congo, alla Libia, al Kurdistan, alla Palestina, ect.).

Alla manifestazione palermitana parteciperà con le sue canzoni Lucina Lanzara

Hanno aderito anche:

– Mons. Corrado Lorefice Arcivescovo di Palermo
– Sceicco Bedri El Meddeni – Primo Imam della Moschea di Palermo
– Centro Diaconale Noce – Istituto Valdese
– Chiesa Evangelica Valdese di Palermo via Spezio
– Patriarcato Ortodosso Rumeno
– ARCI Palermo
– EMMAUS Palermo
– CGIL Palermo
– ANPI Palermo
– Legambiente Sicilia
– Associazione Parco del Sole
– Associazione ERRIPA Achille Grandi Palermo
– Circolo Laudato si’
– Associazione Nazionale Elissa.net – Didone
– Comunità Tunisina Palermo
– Consulta per la pace – Palermo
– Movimento Focolari Palermo
– Consulta delle Culture Palermo
– Associazione Stra Vox
– Noi uomini a Palermo contro la violenza sulle donne
– Rete delle Donne Luterane
– Associazione gambiana
– Comunità di Sant’Egidio
– Missionari Comboniani Palermo
– Movimento Presenza del Vangelo
– UCIIM Sicilia
– UPEDI

per adesione-alla-giornata-nazionale

 

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