Abbiamo inviato all’arch. Renzo Piano una “lettera aperta” dopo essere venuti a conoscenza del suo coinvolgimento, da parte del Politecnico di Milano, nella progettazione  del campus della Goccia di Bovisa.

Di seguito il testo della lettera.

 

Gentile Arch. Renzo Piano,

ll nostro Comitato la Goccia, essendo venuto a conoscenza del suo coinvolgimento nella progettazione della porzione di proprietà del Politecnico, si rivolge a lei per farle conoscere la propria posizione.

Da dieci anni svolgiamo un’attività di difesa, cura, conoscenza e di informazione riguardo ai 42 ettari così rinaturalizzati perché “nascosti” e finora quasi sconosciuti, delle periferie di Bovisa e Villapizzone nelle quali abitiamo.

Dal 2012 ci opponiamo ai progetti di cementificazione sull’intera area che avrebbero distrutto una ricchezza verde di più di 15.000 tra alberi ed arbusti censiti, tra cui ciliegi, querce, frassini, gelsi, paulonie, noci, olmi, pioppi, alcuni di dimensioni monumentali.

Questo perché lei possa collocare quella parte della Goccia appartenente al Politecnico nel contesto di un luogo preziosissimo che va salvaguardato così come è: un Bosco Urbano.

Ma veniamo alla questione che ci mette in diretto contrasto con il modo di procedere del Politecnico e del Comune di Milano.

Riuniti attorno al Comitato 140 cittadini sono in attesa dell’esito del ricorso presentato nel giugno 2021 contro l’accordo tra Comune e Politecnico che riguarda la GFU “Bovisa-Goccia-Villapizzone” .

I motivi principali:

  • la mancanza del previsto piano urbanistico attuativo (masse e altezze delle costruzioni, principali strade e piazze, percorsi tranviari, opere e impianti di interesse pubblico, edifici destinati a demolizione o restauro, ecc.)
  • la Valutazione Ambientale Strategica prevista dalla UE
  • la mancata partecipazione procedimentale che prevede tra l’altro, pubblicità e trasparenza delle scelte urbanistiche.

Chiediamo a lei che, già in passato, ha promosso la necessità di una urbanistica partecipata: abbiamo il diritto di portare avanti le nostre ragioni? Non è assurdo che per una trasformazione così importante non ci sia concesso di conoscere il progetto complessivo nei dettagli? I cittadini devono accontentarsi di rendering approssimativi e accattivanti come se il territorio in cui vivranno, loro e i loro figli, fosse un prodotto oggetto di una campagna pubblicitaria? Dagli stessi rendering emergono, per chi come noi abita e conosce Bovisa e Villapizzone, delle palesi contraddizioni con la ventilata riqualificazione dei quartieri.

Lei è un architetto, un senatore, un uomo sensibile, impegnato, autorevole: speriamo che abbia il tempo per ascoltare le nostre intenzioni, i nostri disegni, i nostri desideri che riguardano la qualità della nostra vita.

Cordiali saluti,

Comitato La Goccia

 

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