E’ il Garante Nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale ad annunciarlo

Chiude la “Sezione Filtro” del Carcere Lorusso e Cutugno di Torino, finalmente accolte le raccomandazioni del Garante che ne chiedeva la dismissione fin dal 2017.

Il reparto filtro era quello in cui venivano trattenute le persone sospettate di aver ingerito ovuli di stupefacenti, in attesa che questi fossero evacuati e recuperati. Sette celle senza bagno e senza doccia, senza arredo e, inizialmente, nemmeno i materassi, per rendere impossibile l’occultamento di eventuale stupefacente. Così il Garante nazionale nel 2017: “un ambiente gelido, sporco e maleodorante, le persone sedute a terra con una coperta addosso, costrette a dormire senza brande e senza materassi e a passare le giornate in cinque o sei assieme in una stanza di otto metri quadrati”

Una situazione inaccettabile che poco negli anni era migliorata: il Garante nazionale ne ha ribadito infatti la necessaria revisione integrale nel 2018 e nella Relazione annuale al Parlamento del 2019. Nel marzo di quest’anno anche la Ministra Cartabia aveva definito la sezione “inguardabile per la sua disumanità”. Questa brutta pagina è finalmente chiusa.

Non è l’unico reparto che di recente è stato chiuso al Lorusso e Cotugno (Vallette) di Torino: dopo la segnalazione di Antigone, a novembre del 2021 fu disposta la chiusura de “Il Sestante“, reparto di psichiatria – di competenza dell’ASL TO1 – presente all’interno della Casa Circondariale torinese.

I Garanti Nazionale, regionali e comunali, hanno il compito e la prerogativa di monitorare e raccomandare soluzioni affinché le persone ristrette non si trovino a scontare pene inumane o degradanti, pene quindi anche assimilabili alla tortura.

Occorre certamente sottolineare la visita al Lorusso della Ministra Cartabia e la positiva risoluzione della criticità, tuttavia il Garante Nazionale ha provveduto a segnalare questa criticità fin da 2017. Si evince quindi che, nonostante le segnalazioni, il reparto ha continuato a funzionare per 5 anni: per 5 anni quindi si è continuato ad utilizzarlo. Ciò presuppone che taluni detenuti abbiano continuato a subire un apporto di detenzione inumano e degradante.

Dal 2018 al febbraio 2021 il Ministro della Giustizia è stato Bonafede dei 5 Stelle.

Sono molte le segnalazioni e raccomandazioni che i Garanti trasmettono ai vari Ministeri e corpi dello Stato, tuttavia rimangono spesso inascoltate. Data la delicatezza dell’ambito nel quale agiscono, occorrerebbe tempestività nel mettere in pratica le loro raccomandazioni.