Ho appena usato Google Translate per tradurre dallo spagnolo all’inglese la bozza della nuova Costituzione cilena (e ha funzionato benissimo) e ho impiegato due ore per sfogliarla. Non avevo assolutamente idea di cosa vi avrei trovato. (Questa bozza sarà sottoposta al voto popolare il 4 settembre, N.d.T.)

Per chiarire il mio punto di vista: ritengo che questa bozza sia una delle migliori costituzioni che ho letto da molto tempo, se non la migliore in assoluto.

Innanzitutto, il testo è molto facile da capire e non è redatto in un gergo giuridico, al contrario del Trattato di Lisbona dell’Unione Europea. Non è poetico come la Costituzione francese del 1793 o la Dichiarazione d’Indipendenza americana, ma è chiaro e concreto come la Costituzione svizzera del 1999. È infatti lungo e preciso e a volte descrive punti che derivano da ciò che è stato affermato prima e che, in una democrazia ben funzionante, verrebbero naturalmente approvati attraverso l’uso o le decisioni della giustizia. Ad esempio, tutti hanno diritto a «un’alimentazione equilibrata, completa e culturalmente rilevante» o allo «sport e all’attività fisica». Ma almeno così è chiaro, molto più breve e comprensibile nel complesso rispetto alle pile di decisioni giuridiche lunghe e contraddittorie che compongono le costituzioni britanniche e statunitensi de facto.

In secondo luogo, il sistema descritto è piuttosto semplice: è a favore di uno Stato decentralizzato con regioni a forte autonomia, come nei Paesi Bassi, Germania e Svizzera, in contrapposizione allo Stato centralizzato che è oggi il Cile (e come la Francia o la Polonia). Una delle due assemblee rappresenta le regioni, come nei Paesi Bassi, in Svizzera o negli Stati Uniti.

Inoltre, riconosce e approva la diversità del popolo cileno e considera una varietà di lingue parlate dai nativi come lingue ufficiali del Cile, proprio come in Belgio, Paesi Bassi, Svezia o Svizzera, invece dell’attuale riconoscimento solo dello spagnolo come lingua ufficiale (lo stesso fanno Francia, Italia o Spagna con la loro lingua maggioritaria).

A livello federale, la bozza della Costituzione prevede due assemblee e un presidente, ma conferisce a quest’ultimo dei poteri limitati, più che in Italia e in Germania, ma meno che in Francia o in Polonia, e probabilmente anche meno che negli Stati Uniti.

La Costituzione dà spazio anche alle iniziative dei cittadini a livello nazionale, regionale e locale attraverso petizioni. Si terrà un referendum con il 3% della popolazione che propone una legge, e con il 5% della popolazione che chiede di respingere una legge. Questo dà sicuramente un sapore svizzero alla Costituzione, anche se le iniziative sono meno pronunciate rispetto alla Svizzera. Vale la pena notare che il bilancio e le tasse non possono essere respinti attraverso un referendum.

Nel complesso questa costituzione non inventa molto, ma prende numerosi spunti dalle migliori costituzioni che conosco (è interessante notare che non prende nulla dai sistemi britannico e francese, che sono a loro modo due modelli poco stimolanti). Decentramento e partecipazione popolare come in Svizzera, bicameralismo con assemblea regionale come nei Paesi Bassi. Mantiene un presidente con una funzione a metà tra la Germania e la Francia. Secondo la mia esperienza, promette il meglio per un Paese e un’economia stabili attraverso una democrazia fortemente basata sul consenso. In un modo molto sudamericano, mostra qualcosa di una democrazia “calvinista decentralizzata” rispetto a una “cattolica/anglicana centralizzata”, che per esperienza è una garanzia di stabilità.

Contiene una serie di “idee progressiste contemporanee” che personalmente trovo ottime, ma che potrebbero non piacere ai conservatori. Le assemblee devono rispettare la parità uomo/donna. Afferma che «la natura ha diritto al rispetto e alla protezione», ovvero una dichiarazione ambientale seria. Inoltre, nella bozza c’è scritto che la violenza di genere deve essere sradicata. La maggior parte di queste “idee progressiste” riflette il fatto che l’Assemblea costituente era composta al pari da uomini e donne.

Come ho detto sopra, credo che questa sia una bozza estremamente forte, che mostra quanto di meglio ci si può aspettare da una costituzione per costruire uno Stato e un’economia stabili in una società civile pacifica. Dimostra che l’Assemblea ha fatto un lavoro serio. Penso che sia alla pari con la Costituzione svizzera, cioè la migliore che io abbia letto (conosco soprattutto le costituzioni europee), e forse la supera. Credo che sarà votata se la gente la leggerà. Alcune parti sono un po’ ridondanti, per cui a tratti sarà necessario snellirle, e ha bisogno di un miglioramento nel linguaggio, ma a parte questo invidio i cileni.

Raoul,
da Arnhem, Paesi Bassi

 

Traduzione dall’inglese di Thomas Schmid. Revisione di Mariasole Cailotto.