La salute di ogni essere sul pianeta è profondamente legata alla salute complessiva della rete di diversità degli esseri viventi che compongono i nostri ecosistemi.

Esiste un’intima connessione tra la biodiversità del suolo, la biodiversità e le interrelazioni tra piante e animali coltivati e selvatici, la biodiversità delle sementi e la biodiversità dei processi della Terra, attraverso i quali gli ecosistemi vengono costruiti e si evolvono in resilienza.

Tutti i livelli della biodiversità hanno un legame diretto e tangibile con la salute umana. Questo perché esiste un’intima connessione tra la biodiversità della nostra dieta e del nostro intestino e gli ecosistemi circostanti. La salute è quindi un continuum.

La biodiversità è quindi necessaria a tutti i livelli del sistema alimentare, ma con l’affermarsi dell’agricoltura industriale, in nome del mito di una maggiore produttività, l’importanza della salute è stata messa da parte. Il degrado ambientale e la distruzione della biodiversità causati dall’agricoltura industriale su larga scala hanno determinato l’esaurimento della diversità dei nutrienti, delle colture e delle sementi. Fattori che si ripercuotono direttamente sulla salute generale dell’uomo.

Alla luce delle crisi sanitaria e della biodiversità, diventa ancora più importante la transizione verso un sistema alimentare agroecologico basato sulla biodiversità e sulla cura e la salute delle persone e della natura.

A indicare il futuro dei nostri sistemi alimentari e agricoli sono i piccoli agricoltori, le comunità locali e gli orticoltori che stanno già mettendo in pratica l’agroecologia basata sulla biodiversità, che preserva e ringiovanisce il continuum della salute tra il suolo, le piante, gli animali, il cibo e gli esseri umani. Si tratta di un cambiamento di paradigma olistico in cui la diversità in tutte le aree viene coltivata per la resilienza ecologica.

La biodiversità è vita. La biodiversità intreccia la rete della vita. Non è proprietà intellettuale delle multinazionali. Non è una risorsa finanziaria per coloro la cui avidità sta portando alla perdita e all’estinzione della biodiversità” — Vandana Shiva

La biodiversità è salute

C’è un’intima connessione tra i vari livelli della biodiversità e della salute di ogni essere vivente su questo pianeta.

La biodiversità determina la salute di ogni ecosistema, così come crea e preserva le condizioni di vita ideali per tutti gli esseri viventi. Allo stesso modo rinnova le funzioni ecologiche. Più un ecosistema è complesso, più forte è la sua resilienza e la sua salute.

Tutti i processi ecosistemici hanno un legame tangibile e diretto con la salute umana, pari all’intimo legame tra la biodiversità del suolo, dei microrganismi, delle piante e dei semi selvatici, delle varietà di colture e di specie vegetali, degli animali, e la biodiversità nelle nostre diete e nel nostro sistema digestivo. La biodiversità è necessaria a tutti i livelli del sistema alimentare.

La salute degli ecosistemi si basa sulla biodiversità

La biodiversità determina la salubrità dei nutrienti, dell’acqua e dei cicli del carbonio che transitano nei suoli, nei fiumi, nelle foreste e negli oceani.

Il suolo è l’ecosistema con la biodiversità più ricca del pianeta. Un grammo di suolo può contenere fino a un miliardo di cellule batteriche e miceli di funghi, oltre a un grande numero di insetti, artropodi e nematodi.
La salute del suolo determina la salute delle piante che, a loro volta, determinano lo stato di salute degli esseri viventi che se ne nutrono.

Noi siamo suolo. Noi siamo biodiversità

La biodiversità degli organismi del suolo è intimamente connessa alla salute e alla diversità del microbioma intestinale umano, attraverso il suolo con cui siamo in contatto e attraverso il cibo.

Il microbioma del suolo e il microbioma umano sono un unico super-organismo, poiché il suolo funge da serbatoio della diversità dei microbioti. Il nostro microbioma svolge un ruolo chiave nella regolazione del metabolismo, nel potenziamento del sistema immunitario, nella regolazione degli ormoni e del ritmo circadiano e contribuisce alla formazione e all’assorbimento dei nutrienti.

Gli impatti negativi sul microbioma del suolo, dovuti alle pratiche intensive dell’agricoltura industriale, si ripercuotono direttamente sulla salute umana.

La biodiversità è la rete della vita

La cura della biodiversità e degli ecosistemi ha prodotto sistemi di conoscenza che riconoscono come le interazioni e le influenze reciproche tra tutte le forme di vita siano essenziali a sostenere la complessa rete dell’esistente.

Le interrelazioni tra esseri umani, piante e animali hanno dato origine nel corso dei millenni a culture e sistemi di conoscenza basati sulla salute, sulla resilienza e sulla cura della terra. Queste relazioni ci hanno regalato l’enorme diversità di semi, colture e alimenti da cui derivano le diete e i sistemi di coltivazione tradizionali.

L’ascesa dell’agricoltura industriale ha causato l’erosione della biodiversità

Con l’espansione dell’agricoltura industriale, la salute degli agroecosistemi passa in secondo piano rispetto all’obiettivo di una maggiore produttività.

Il sistema agroalimentare globalizzato ha provocato una distruzione senza precedenti a causa del cambiamento di destinazione d’uso dei suoli, della lavorazione pesante dei terreni, del modello di coltivazione monocolturale e dell’uso di agrotossici. Animali e piante sono a rischio di estinzione, il microbioma del suolo si sta esaurendo e interi ecosistemi sono in stato di degrado.

Nel corso di un secolo, il 75% della diversità genetica è scomparso a causa della ricerca dell’uniformità nella selezione vegetale e dell’introduzione degli OGM.

Mais, grano e riso coprono oggi il 60% delle calorie giornaliere delle nostre diete e solo 9 colture rappresentano il 66% della produzione totale.

Biodiversità è varietà nelle nostre diete

La moderna selezione industriale delle sementi mira a ottenere varietà vegetali che producano un raccolto totalmente uniforme utilizzando una genetica identica. Questo tipo di selezione industriale delle sementi ha portato alla sostituzione delle varietà locali, evolutesi nel corso dei secoli, con varietà omogenee, ibride o geneticamente modificate.

La riduzione della biodiversità nelle diete ci ha portato a consumare poco più di 200 specie sulle oltre 6.000 varietà identificate, e la grande maggioranza delle persone si alimenta oggi con non più di dodici specie vegetali e cinque specie animali.

Siamo quello che mangiamo. Danneggiare la biodiversità danneggia la nostra salute

La combinazione tra diete basate su alimenti industriali trasformati e il degrado della biodiversità a tutti i livelli dei sistemi alimentari ha portato all’impoverimento del microbioma umano, alla mancanza di nutrienti di base e alla potenziale contaminazione degli alimenti con sostanze cancerogene e interferenti endocrini provenienti da prodotti agrochimici, ormoni della crescita artificiali e ceppi di batteri resistenti agli antibiotici. L’enorme incremento delle malattie non trasmissibili è direttamente collegata a questi fattori.

Tutelare la biodiversità

Nonostante il riconoscimento internazionale dell’importanza del ripristino e della conservazione della biodiversità, i processi di erosione hanno continuato a intensificarsi. Nessuna azione è stata intrapresa per frenare il modello agroalimentare industriale basato su agrotossici, degrado del suolo, combustibili fossili e inquinamento.

Al contrario, vengono promosse attivamente false soluzioni, come il sequenziamento digitale delle informazioni genetiche, la biofortificazione, nuove generazioni di OGM, l’agricoltura di precisione. Queste iniziative non mirano a tutelare la biodiversità, ma lo stesso modello dell’ agricoltura industriale.

Agroecologia è biodiversità

La trasformazione dei sistemi alimentari basati sull’agroecologia, in opposizione ai sistemi alimentari globalizzati ed ecologicamente distruttivi, è sostenuta da movimenti e agricoltori di tutto il mondo in nome della tutela della biodiversità e della sovranità alimentare. Sono loro che stanno preservando i semi, i suoli, la biodiversità e gli agroecosistemi.

Gli agricoltori diventano custodi della diversità da trasmettere alle generazioni future per garantire la resilienza delle diverse colture e conoscenze, della cultura e delle comunità, attraverso il riconoscimento della sacralità di tutti gli esseri che sostengono la rete della vita.

Gli esseri umani fanno parte della rete alimentare in quanto custodi, co-creatori, consumatori e coltivatori.
La biodiversità ci rende membri della famiglia della Terra.

Illustrazioni di Sara Filippi Plotegher per Navdanya International

 

 

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