Si svolgerà a Verona da venerdì 10 a domenica 12 giugno, presso l’Hotel San Marco (via Baldassarre Longhena 42), la trentasettesima Assemblea generale di Amnesty International Italia.

I lavori inizieranno alle 14 del 10 giugno e, dopo i saluti inaugurali e istituzionali, proseguiranno a porte chiuse fino alle 13 del 12 giugno.
All’Assemblea generale parteciperanno, interamente in presenza dopo due anni, circa 250 tra delegati e soci singoli dell’associazione, che approveranno la relazione del Comitato direttivo e degli altri organismi di nomina assembleare e il bilancio consuntivo 2021 e, inoltre, voteranno mozioni su varie tematiche riguardanti il lavoro sui diritti umani.

Nel corso dell’Assemblea generale si svolgeranno seminari su diritto di protesta pacifica, diritti dei lavoratori e delle lavoratrici del sesso, intersezionalità e diritti delle donne in Afghanistan.

Sabato 11, a partire dalle 18 in piazza Cittadella, i partecipanti all’Assemblea generale prenderanno parte a un flash-mob a tutela di libertà e uguaglianza per tutte le persone, senza distinzioni e discriminazioni.

Non si terrà invece il concerto, previsto sempre sabato 11, organizzato con l’associazione “Voci per la libertà”. “L’evento è stato annullato a causa di un’interpretazione assai discutibile, da parte del Comune di Verona, della normativa relativa al rispetto del silenzio elettorale, come se si fosse sospettato che un’organizzazione per i diritti umani e gli artisti suoi ospiti avrebbero voluto approfittare di un palco per fare propaganda politica il giorno prima delle elezioni amministrative. Siamo estremamente rammaricati per questa decisione”, ha dichiarato Emanuele Russo, presidente di Amnesty International Italia.

Sempre nel corso dell’Assemblea generale, domenica 12, verrà conferito all’ex ciclista Alessandra Cappellotto il premio Sport e diritti umani 2022 istituito da Amnesty International Italia e Sport4Society, alla presenza del presidente della giuria Riccardo Cucchi.

Note biografiche sulle ospiti e sugli ospiti

Neelai Barek: dopo aver completato gli studi presso l’università di Kabul ha iniziato la sua carriera in una società di telecomunicazioni in Afghanistan; ha accumulato esperienza in organizzazioni umanitarie e nell’empowerment di donne e bambini. Ha lasciato l’Afghanistan il 22 agosto 2021 verso l’Italia.

Zarlasht Barek: dipendente di un’organizzazione umanitaria internazionale in Afghanistan, col suo lavoro ha contribuito a garantire la protezione dei rifugiati. Ha esperienza di lavoro con l’ambasciata italiana su diversi progetti incentrati sull’emancipazione femminile, l’uguaglianza di genere e lo sviluppo economico. Dopo la laurea presso l’Università di Kabul, Zarlasht Barek ha conseguito un master in Cooperazione e sviluppo presso l’Università di Pavia. Ha lasciato l’Afghanistan il 22 agosto 2021 verso l’Italia.

Federica Borlizzi: praticante avvocata, dottoranda in Sociologia del diritto all’Università Roma Tre. Collabora con l’ufficio legale della Coalizione italiana Libertà e diritti civili.

Alessandra Cappellotto: ex ciclista, campionessa del mondo su strada nel 1997 e campionessa italiana su strada nel 2003. È stata vicepresidente dell’Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani; è presidente dell’associazione Road to Equality.

Riccardo Cucchi: giornalista sportivo con decenni di esperienza e voce radiofonica storica della trasmissione “Tutto il calcio minuto per minuto”. Ha seguito come inviato otto Olimpiadi e sei mondiali di calcio.

Anita Garibalde: attivista transfemminista, presidente dell’associazione Euphoria Trans FVG e consigliera del direttivo del Comitato per i diritti civili delle prostitute Onlus.

Catrinel Motoc: Senior Campaigner del Segretariato Internazionale di Amnesty International (in collegamento).

Nour Khalil: ricercatore egiziano e attivista per i diritti umani, fondatore della Refugees Platform che si occupa dei diritti dei rifugiati e migranti in Egitto. Dal 2014 è stato arrestato e portato in carcere più volte per aver preso parte a proteste antigovernative e per il suo lavoro in favore dei diritti umani.

Patrick Zaki, studente egiziano, ricercatore e attivista per i diritti umani, attualmente in libertà provvisoria e sotto processo in Egitto (in collegamento).