Care e cari futuri sindaci, assessori e consiglieri, certamente nelle vostre dichiarazioni e, immagino, nei primi atti amministrativi darete spazio all’indecorosa situazione dei cimiteri della città. È una di quelle vergogne che ci porteremo nel tempo, dolenti perché colpisce l’animo nel profondo e perché nessuna risposta, alla domanda come è stato possibile giungere a mille bare insepolte, sarà mai fino in fondo comprensibile.

Pare adesso che la soluzione finale sarà trovata nella realizzazione a Ciaculli di un nuovo cimitero. Sono stato sul posto, in uno degli ultimi tratti della “paradisiaca” Conca d’oro che negli ultimi anni sono stati risparmiati da asfalto, cemento e discariche. Li sorgeranno parcheggi, ossari, 5000 tumuli, il necessario corredo di servizi e una stradella verrà adeguatamente ampliata. So che il PRG lo prevede e che si tratta di una struttura di pubblica utilità e che quindi non va considerato “consumo di suolo”, non è una nuova tappa del sacco di Palermo. Bene.

Ma ricordo che la speculazione edilizia degli anni 50 e 60, per esempio al Cep o al Villaggio Santa Rosalia, quella delle “mani sulla città”, ha approfittato delle infrastrutture realizzate per utilissimi insediamenti: scuole, case popolari, chiese. Subito ne hanno avuto vantaggio speculatori (che avevano come oggi a Ciaculli già pronti e depositati progetti di infiniti villini) e inevitabili abusivi. Questi ultimi del resto negli ultimi 20 anni a Ciaculli hanno operato senza limiti. Dubito che smetteranno con la realizzazione del cimitero.

Osservo anche che per la biodiversità, il controllo delle acque piovane, i mandarini e gli orti, la qualità dell’aria che respiriamo, il mito europeo della Conca d’oro, le passeggiate di palermitani e turisti (avete idea della kolymbethra nella valle dei Templi?), il consumo di suolo e la negazione di imprescindibili servizi ecosistemici, sono tali a prescindere dall’interesse pubblico del cemento e asfalto del bene da realizzare.

Se potessero vi direbbero cercate altrove! Io ci provai 10 anni fa: con il mio omologo collega assessore di Monreale cercammo un luogo dove realizzare un comune cimitero nell’hinterland provinciale. Non lo trovammo, del resto non era ancora il tempo del Comune Metropolitano che molto avrebbe facilitato e cercare una soluzione che guardasse all’interesse di molti e non di pochi non risultò idea percorribile.

Ora fate voi. Fermatevi e cambiate strada. Non scrivete l’ultima pagina della Conca d’oro.

*Accademico Emerito, Accademia Italiana di Scienze Forestali Firenze. Docente della Facoltà d Agraria-UNIPA è fra i massimi esperti di “giardini e paesaggi mediterranei”.  

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