“Caro papà, il nostro lavoro comincia dopo la guerra”

Se c’è una cosa che ci ha dato l’identità nella giovinezza, questa è stata la Resistenza.
Un’identità declinata in tanti modi, e che oggi vogliamo orientare verso ciò che tante donne e tanti uomini allora sognarono fino allo stremo: la fine della guerra, la pace.

Scriveva il partigiano olandese Henk nell’ultima sua lettera al padre: “Caro papà, peccato che non ci sarò più il giorno della pace. Ho sempre sperato di contribuire allora con tutta la mia forza ed energia alla ricostruzione, non soltanto materiale, ma anche spirituale.
Il nostro lavoro propriamente detto non comincia che dopo la guerra: eliminare l’odio fra i popoli.
Perché, solo quando questo non esiste più, la vera pace può venire. Solo allora il fondamento della pace, la fiducia, può fare il suo ingresso nel mondo.
Fa’ di contribuirvi anche tu come meglio potrai.
Per rendere migliore il mondo dobbiamo cominciare da noi stessi”.