Un nuovo regalo al cementificio Italsacci è arrivato  da un blitz del centro-destra in commissione ambiente della Camera.

Dopo aver costretto la Regione Lombardia a finanziare oltre 10 milioni di euro (pagati dai contribuenti lombardi) per mettere in sicurezza (forse) il monte Saresano, spolpato per produrre i profitti all’azienda ed autorizzato la continuità delle escavazioni con enormi martelli pneumatici, ora arriva anche da Roma il regalo di Pasqua.

Il provvedimento non solo non rallenta l’attività del cementificio in mano al gruppo tedesco Hidelberg, ma l’ aumenterà. Questa è una delle norme prese per rendere più flessibile l’uso di combustibili e affrontare la crisi energetica guardando al passato. Tecnicamente il provvedimento consente di derogare i limiti prescritti dalle Autorizzazioni Integrate Ambientali. Avremo così nuovi inquinanti nel cielo del lago d’Iseo. Agli attuali veleni, derivanti dalla combustione del carbone, si aggiungeranno quelli della parte secca dei rifiuti il CCS (combustibile secco secondario).

Altro che transizione energetica con aiuti alle imprese non inquinanti! Così si cancella il pressante tema della crisi climatica, per garantire i profitti alle
aziende inquinanti. Italsacci ,anziché pagare l’energia, godrà del beneficio di essere pagata per bruciare i rifiuti che servono alla propria produzione di cemento.

Legambiente