A Roma presidi al Ministero Istruzione (ore 9.30) e al Ministero Salute (ore 10) . Primo obiettivo: fermare la guerra in Ucraina

Contro lo sfruttamento dilagante in particolare del lavoro femminile (maggiori licenziamenti, part-time imposti, lavoro in appalto, precarietà in estensione, salario inferiore a quello medio,  pensioni sempre più lontane e “leggere”); contro il tracimare dello stato sociale e della sanità in ambito privatistico;  contro la divisione sessuale del lavoro in cui quello di riproduzione e di cura è funzionale all’organizzazione capitalistica della società; contro la crescente violenza verso le donne, connessa ai ruoli e alle discriminazioni di genere, che richiede la valorizzazione del punto di vista di genere; per una scuola pubblica che garantisca il diritto allo studio per le allieve/i e il lavoro stabile e un reddito soddisfacente per i lavoratori/trici in ambienti davvero sanificati e adeguati, con investimenti massicci per il miglioramento delle strutture, la diminuzione del numero di alunni pe classe, la libertà e inviolabilità delle persone e il rispetto delle differenze; per una sanità pubblica potenziata, fuori dai circuiti privatistici, con la medicina di prossimità finalmente efficace; per la stabilizzazione nella P.A. di tutte le lavoratrici e lavoratori con contratti precari e/o in appalto, per la parità di diritti e di salario in tutto il lavoro privato e la fine della precarizzazione; per servizi pubblici che evitino di scaricare sulle donne tutto il lavoro di cura e di assistenza; per l’uscita immediata dallo stato di emergenza. [comunicato Cobas Confederazione] 

 

APPELLO ALLE LAVORATRICI E AI LAVORATORI

Appello alle lavoratrici e ai lavoratori: l’8 marzo scioperiamo e manifestiamo in tutta Italia In sintonia con la mobilitazione femminista transnazionale verso l’8 marzo, accogliamo le richieste indicendo lo SCIOPERO di tutte le lavoratrici e lavoratori dei settori pubblici e privati. In particolare intendiamo portare insieme nelle piazze i seguenti contenuti: – CONTRO lo sfruttamento in particolare del lavoro femminile, sottoposto a maggiori licenziamenti e part-time obbligati, più precario e a salari inferiori, con pensioni sempre più lontane e misere; SI’ al rinnovo della moratoria sui licenziamenti che, durante la pandemia, hanno colpito soprattutto le donne; SI’ ad un “salario di Base” (decidiamo in riunione)” per le donne disoccupate o precarie; – CONTRO la crescente violenza verso le donne, connessa alle discriminazioni di genere nei posti di lavoro e nella società; – PER la parità di diritti, salario e condizioni di lavoro di tutti i comparti (settori) lavorativi per la salvaguardia dei diritti nel lavoro “agile”, per la stabilizzazione nella P.A. di lavoratrici /tori con contratti precari e/o in appalto – PER una scuola pubblica che garantisca il diritto allo studio a tutte/i gli allievi/e e il lavoro stabile per i lavoratori/trici, in ambienti sanificati e adeguati; meno alunni/e per classe; NO agli interventi dei privati nella scuola; NO all’Alternanza scuola lavoro e alla DaD, a fianco delle lotte studentesche – PER la tutela della salute e sicurezza nei posti di lavoro, PER una sanità pubblica potenziata e non mercificata; PER l’estensione della medicina territoriale, garantendone la massima qualità, PER la prevenzione e la massima disponibilità, gratuita e in tempi rapidi, delle prestazioni di cura cliniche e diagnostiche, in particolare per tutte le lavoratrici, le disoccupate e le inoccupate. – PER il potenziamento e l’estensione del Welfare pubblico, che garantisca alle donne la possibilità materiale di non essere costrette a sobbarcarsi tutto il lavoro di cura e di assistenza in ambito familiare”. maternità obbligatoria retribuita al 100% e garantita dal sesto mese di gravidanza fino ai nove mesi di vita del bambino/a, anche ai padri; congedi parentali per la cura dei figli/e fino a 10 anni retribuiti al 100%; difesa del diritto d’aborto gratuito e assistito.

 ADL – Confederazione COBAS – CUB – SGB – SIAL Cobas – SI Cobas