Oggi, 12 gennaio a Milano – ore 13/15 – si è svolto, promosso dai Disarmisti esigenti, con la collaborazione di Mondo senza guerre e senza violenza, il Presidio in piazzale Cadorna, angolo Minghetti, vicino alla sede dell’industria nucleare francese (Edison è completamente controllata da EDF France).

La Francia, con la certificazione “verde” degli investimenti per l’atomo, chiede i soldi di tutti i cittadini europei per coprire i suoi ingenti debiti nucleari. Ma noi, in nome e per conto del popolo italiano pronunciatosi con i referendum, non ci stiamo!

Ci batteremo, con la nostra pressione dal basso, perché il Parlamento europeo respinga l’atto delegato della Von der Leyen.

Una lettera aperta, promossa da Disarmisti esigenti e WILPF Italia, con l’adesione di Mondo senza guerre e senza violenza, sarà inviata al presidente del Consiglio Mario Draghi (vedi sotto). Successivamente, nella stessa giornata, si terrà un INCONTRO ON LINE SU ZOOM ore 18:00 – 20:30

Tassonomia UE: le nostre motivazioni contro l’inserimento di nucleare e gas tra le “fonti sostenibili”.

In difesa, in Italia, dei referendum del 2011 sui beni comuni. ID della riunione: 854 4335 818- Codice di accesso: 2022

Con gli interventi previsti di: Moni Ovadia, Alex Zanotelli, Edo Ronchi, Vittorio Bardi, Laura Tussi, Renato Franchi (e tanti altri invitati che devono dare conferma). 


Di seguito il testo della lettera aperta:

Signor Presidente Draghi,

coscienti del fatto che il suo tempo è prezioso, questo messaggio riguardante la ‘tassonomia’ per l’Unione Europea è volutamente molto breve.

Circa l’energia nucleare, una sua classificazione come energia verde (o sostenibile) sarebbe di fatto un ossimoro, dato che si tratta di una energia tutt’altro che pulita, data l’ingente produzione di scorie radioattive, da gestire con grandi difficoltà e su tempi lunghissimi, nonché poi il necessario smantellamento delle istallazioni in fin di vita, estremamente complesso ed anch’esso molto oneroso. Inoltre, non si tratta neppure di un’energia rinnovabile poiché Uranio (e Torio) debbono venire estratti in grandi quantità dalla crosta terrestre. Last but not least: ai rischi di incidenti di varia gravità, già ben noti dalle esperienze passate, si aggiungono, in prospettiva quelli legati a possibili attacchi terroristici, cyber-attacchi, etc.

Le chiediamo quindi di respingere, come ha già fatto il governo tedesco, una tale classificazione che sta per essere ufficialmente proposta dalla Commissione europea. Nel caso dell’Italia si aggiunge anche la necessaria presa in conto della volontà popolare che già si è espressa, attraverso due referendum, contro questo tipo di tecnologia.

Quanto all’opzione del gas, chiaramente un’energia fossile, e quindi non certo verde o sostenibile, esso va naturalmente sostituito (come il carbone e il petrolio) il più rapidamente possibile con una installazione massiva di energie rinnovabili e pulite.

Ringraziandola di ben voler prendere in considerazione queste nostre argomentazioni, che si vogliono costruttive anche e soprattutto per le generazioni future, le rivolgiamo i nostri più cordiali saluti…

 

La lettera si può sottoscrivere online al seguente link