Torino non ci sta, sempre più esteso il dissenso contro le politiche sull’immigrazione, sotto processo, da parte dell’opinione pubblica, il CPR e Frontex

Oggi si è tenuto, in c.so Brunelleschi, un presidio contro il CPR Brunelleschi, l’ennesimo. I manifestanti tra cui un gruppo musicale, si sono trovati sotto le mura della struttura per manifestare il dissenso contro questa struttura, che a Torino ormai non vuole più nessuno.

Negli speech critiche al CPR, a Frontex, alle dichiarazioni recentemente rilasciate in conferenza stampa dal SIULP, il Sindacato di Polizia.

Fortissimo e  molto diffuso il dissenso nella citta sabauda, esploso dopo la morte di Mussa Balde, avvenuta in isolamento nello “ospedaletto” del CPR. Struttura di isolamento ora chiusa per ristrutturazione.

Sono due in pochi giorni le altre morti che coinvolgono i CPR: il suicidio di B.H.R. cittadino marocchino che si è tolto la vita a Gradisca d’Isonzo (GO) e la morte di Wissem Abdel Atif, cittadino tunisino, avvenuta in ospedale dopo il trasferimento dal CPR di Ponte Galeria (RM). Morte, quest’ultima, avvenuta in circostanze ancora tutte da chiarire.

La morte di Wissem Abdel Atif sembra aver molto scosso l’opinione pubblica della capitale (e non solo), si può intravvedere il percorso mediatico avvenuto a Torino dopo la morte di Moussa Balde.

Non è solo l’opinione pubblica torinese che ha capito le contraddizioni che attengono a quelle strutture.