Mobilitazione in Cisgiordania contro le aggressioni dei coloni diventate quotidiane con la protezione dell’esercito di occupazione.
A Burqa, a Kusra ed in altre località del distretto di Nablus, i coloni hanno inscenato nel giorno di Natale attacchi ai villaggi e cittadine palestinesi con incendi e lanci di pietre.
L’intento è quello di costringere gli abitanti a abbandonare le loro case e fuggire per lasciare posto all’espansionismo coloniale.
Una politica sistematica di sostituzione etnica: nel 2021, l’esercito di occupazione ha ordinato la demolizione di 700 unità abitative nel distretto, mentre nelle colonie sono state costruite 3000 case.
145 organizzazioni palestinesi della società civile hanno lanciato un appello all’ONU, per garantire la protezione alla popolazione autoctona da questa politica razzista del governo israeliano.

Il governo Bennett ha approvato un piano per il raddoppio degli insediamenti ebraici nel Golan siriano occupato.
I coloni passeranno entro il 2030 dagli attuali 50 mila a 100 mila.