Lunedì 5 luglio è iniziata la conferenza municipalista internazionale “Fearless Cities” (Città senza paura), che durerà cinque giorni e ospiterà dibattiti, interscambi sulle politiche e laboratori pratici.

La rete “Fearless Cities” è cominciata nel 2017 con una conferenza a Barcellona. Questa ha riunito città e piattaforme globali che stavano sviluppando progetti municipalisti politici per permettere ai cittadini di definire il modello di città in cui vorrebbero vivere e che lavorano per trasformare la società dalla base.

In questa edizione, che si svolge online, sono registrate circa 1.000 persone da più di 50 paesi.

Durante la cerimonia di apertura gli attivisti di alcune delle più innovative e potenti organizzazioni di base hanno condiviso le loro esperienze di politica elettorale e di lavoro con gli alleati nelle istituzioni.

Hanno commentato la loro esperienza:

Jelena Milos delle piattaforme Zagreb je nass e Mojomo, gruppi che riuniscono piattaforme comunali di tutta la Croazia. Nel maggio 2021 hanno ottenuto 23 seggi su 47 nelle elezioni municipali in Croazia, ottenendo la carica di sindaco di Zagabria e buoni risultati in altre città.

Francesco Gentilini di Coalizione Civica Bologna, una rete di varie organizzazioni che cerca di collegare il mondo attivista e quello politico istituzionale a livello locale. Come esempio viene citata un’azione con la quale sono riusciti a bloccare l’urbanizzazione e la costruzione di centri commerciali in un bosco urbano di 47Km2, mantenendo così questo polmone verde per la città.

Elena Tarifa di Barcelona en Comú ha spiegato l’esperienza della sua piattaforma nelle elezioni comunali di Barcellona e con la sindaca della città. Ha sottolineato l’importanza dei movimenti municipalisti negli ultimi anni e l’importanza di lavorare insieme. Del periodo di Barcelona en Comú alla guida della città, apprezza l’importanza di avere il primo sindaco donna, la realizzazione di un’area dedicata alle politiche femministe e LGTBI, la creazione di servizi gratuiti di babysitter e dentisti, un’azienda energetica pubblica, la piattaforma “Decidim Barcelona” per i bilanci partecipativi e nel campo della pianificazione urbana, il progetto delle “superillas”, che ha messo i pedoni al centro.

Maga Miranda, di Revolución Democrática de Chile, ha spiegato i progressi fatti nel recente processo di formazione della Convenzione Costituzionale incaricata di redigere una nuova Costituzione, caratterizzata dalla partecipazione dei cittadini, con l’interesse tra l’altro di porre fine al neoliberismo, garantire l’inclusione, dare visibilità al movimento femminista e ai popoli nativi.

Waleed Shahid di Justice Democrats, Stati Uniti, ha commentato il lavoro fatto nel 2016 durante la campagna presidenziale di Bernie Sanders, reclutando candidati dalle classi più povere; dieci di loro sono stati eletti al Congresso.

La conferenza si è chiusa con la partecipazione della sindaca di Barcellona Ada Colau, di Barcelona en Comú. Oltre a congratularsi con i colleghi municipalisti di altre città, ha spiegato le difficoltà che incontrano le amministrazioni comunali: mancanza di budget e competenze, fake news, processi giudiziari, ecc. Nonostante tutto questo, si stanno concretizzando molte delle proposte che erano state lanciate all’inizio, come il rafforzamento dei servizi pubblici, il contenimento della speculazione sui beni di prima necessità regolando servizi come Airbnb o Uber, la creazione di un’unità municipale anti-sfratti, l’unità disciplinare che multa i grandi proprietari che mantengono gli alloggi vuoti, speculano o angariano gli inquilini. Si stanno anche costruendo alloggi sociali in affitto e realizzando azioni di adattamento e mitigazione del cambiamento climatico, come la creazione di rifugi climatici a Barcellona, o di una società elettrica comunale di energia rinnovabile.

Queste e molte altre proposte saranno discusse nei prossimi giorni durante conferenza “Fearless Cities“.

Traduzione dallo spagnolo di Anna Polo