Con 28 voti su 36, il 12 Luglio 2021, il Consiglio Comunale di Bologna ha inserito nello Statuto del Comune le assemblee cittadine, volute da XR. Il processo che ha portato alla modifica è durato 9 mesi, dalla fine dello sciopero della fame di Daniele Quattrocchi. I ribelli e la rete delle lotte ambientali hanno partecipato ad un estenuante negoziato, che ha portato alla Modifica. Sarà compito della prossima Amministrazione- che uscirà dalle elezioni di ottobre- implementare il regolamento generale e indire la prima Assemblea Cittadina sul Clima. Bologna è la prima medio-grande città a dotarsi di questo istituto di partecipazione cittadine. La prima città in Europa ad aver accettato il modello proposto da Extinction Rebellion.

Di seguito, pubblichiamo il Comunicato di Extinction Rebellion Bologna.

Bologna è la prima città in Italia e in EUROPA ad accogliere (potenzialmente) la terza richiesta di XR, modificando lo Statuto per inserire le Assemblee Cittadine.

Questo è un primo passo concreto verso l’indizione di Assemblee Cittadine sul clima, uno modello di partecipazione che può consentire- se realizzato secondo i canoni della letteratura esistente- alle persone di elaborare politiche pubbliche, insieme agli eletti per provare ad uscire insieme dalla crisi climatica ed ecologica.

La modifica dello Statuto è il risultato di uno sforzo di azioni e negoziazioni immani. L’ultimo: lo sciopero della fame di Daniele Quattrocchi, durato 17 giorni e finito a settembre del 2020. In questi 9 mesi abbiamo seguito, da cittadin* attiv*, ogni passo dell’Amministrazione e del Consiglio, anche quelli falsi. Li abbiamo incalzati, non come le lobbies economiche che cercano dalla cooptazione politica l’utile e l’interesse privato, ma per il bene di tutt*.

In questi mesi non siamo stati soli. Insieme a noi hanno negoziato e lavorato alacremente i compagn* della Rete delle lotte ambientali bolognese. Insieme a loro abbiamo contrapposto, ad una visione gentrificata e turistificata della città, una più sostenibile, equa e misura di cittadino.

Un ringraziamento speciale va al nostro punto di riferimento in materia di processi partecipati: il Prof Rodolfo Lewanski, che ci ha dato tempo, conoscenza e costante supporto. Inoltre, vogliamo ringraziare i Consiglier* che sin dalla nostra prima apparizione si sono mostrati sensibili alle richieste e sono risultati fondamentali anche oggi: Emily Clancy – Consigliera Comunale , Dora Palumbo – Consiglio comunale Bologna , Andrea Colombo, Francesco Errani e Marco Piazza.

Infine ringraziamo l’Assessora Valentina Orioli , molto spesso su posizioni diametralmente opposte alle nostre, perché ha saputo ascoltare le nostre richieste senza troppi preconcetti ed è stata fondamentale per la modifica di oggi.

Sebbene oggi sia un giorno speciale, vogliamo sottolineare che tutto ciò non basta. Non basta votare un dichiarazione di emergenza climatica ed ecologica per uscirne. Non basta una modifica dello Statuto per scongiurare il collasso climatico e nemmeno l’indizione di un’assemblea cittadina sul clima. SERVONO AZIONI IMMEDIATE. Servono interventi complessivi e non interventi spot una tantum a livello globale, nazionale e locale. Serve andare avanti per la strada verso lo zero netto, senza deviazioni.

Non è possibile, nella stessa sessione di Consiglio, votare la modifica dello Statuto e la delibera sulla cementificazione delle ex aree militari.

Da parte nostra, continueremo ad incalzare i nostr* amministrator*. Infatti, per l’indizione delle Assemblee Cittadine serve ancora la scrittura del regolamento che vogliamo sia il primo atto della nuova amministrazione.

La crisi climatica corre, non aspetta i nostri tentennamenti. Ogni giorno che passa è sempre più grave. Abbiamo cominciato a camminare insieme come movimento per gridarlo a gran voce, nella speranza di arrivare a coinvolgere quante più persone possibile, perché insieme siamo molto più potenti dei soldi sporchi delle multinazionali del fossile.