Oggi, giovedì 17 Giugno 2021 alle ore 11 sono state consegnate le prime 1.000 firme (654 cartacee + 520 online) per il Referendum abrogativo del P.U.R (Progetto Unitario di Riqualificazione) della Cavallerizza Reale. Si tratta dello strumento urbanistico che, destinandone l’uso prevalente a funzioni direzionali e residenziali di prestigio, l’avvia a quella privatizzazione che farebbe perdere alla Città, dopo secoli e per sempre, un bene dichiarato patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Dopo una fase di valutazione dell’ammissibilità della richiesta, occorrerà raccogliere altre 9.000 firme di cittadini torinesi per ottenere il Referendum.

In queste prime settimane abbiamo potuto constatare, nei mercati e davanti alle scuole, che questo tema non riguarda un piccolo numero di addetti ai lavori, ma risveglia una sensibilità diffusa, un attaccamento alla nostra Storia, alla nostra Cultura, alla nostra identità che molti, a torto, hanno ritenuto scomparso.

Questo ci rende ottimisti sulla possibilità, nella futura fase di raccolta delle ulteriori firme, di raggiungere l’obbiettivo e alla fine dare la parola all’insieme dei Cittadini.

Proprio in un momento di grande e grave crisi, conservare un’eredità ricevuta dalle generazioni precedenti per consegnarla a quelle successive si dimostra l’atteggiamento giusto per affrontare con consapevole determinazione la crisi stessa.

Proprio perché cittadini di differenti provenienze, non espressione di partiti, abbiamo potuto constatare un autentico e diffuso senso civico, che politici e professionisti dalla comunicazione non hanno saputo vedere.

Decenni di trascuratezza nella gestione di questo bene unico potranno essere dimenticati se ci sarà uno scatto di orgoglio, si pensi solo che la Reggia di Venaria Reale è stata salvata e restaurata dopo quasi 200 anni di abbandono.

A fine dello scorso anno la Città Metropolitana di Torino, con a capo il Sindaco di Torino, ha utilizzato una parte, circa 65 milioni di Euro dei circa 110 milioni incassati dalla vendita della propria partecipazione in SITAF, per acquistare azioni IREN. Non per un piano industriale; ma solo per pareggiare con la quota posseduta da Genova!

L’unica obiezione che è impossibile sollevarci senza arrossire, è che non ci siano le risorse economiche.

Ciò che manca è la volontà!

Ringraziamo tutti quelli che ci hanno fatto avere il loro pubblico sostegno, per primo e lo diciamo con giustificato orgoglio, il Presidente Emerito della Corte costituzionale professor Paolo Maddalena.

Salvare la Cavallerizza è il più bel regalo che i Cittadini di oggi possono fare ai Cittadini di domani.

Il comitato promotore del referendum sulla Cavallerizza Reale