Il 6 marzo, lungo i confini e nelle piazze di diverse città, un gruppo di donne (e uomini) costruirà con i propri corpi un ponte simbolico per denunciare le continue violenze e i respingimenti di cui sono vittime le persone che tentano di raggiungere un luogo in cui poter vivere con dignità via terra e via mare.

La strada dei migranti che arrivano dal Mediterraneo e lungo la rotta balcanica è tutta in salita.

L’Unione Europea pratica ormai da anni respingimenti collettivi e illegali in maniera sistematica di migranti anche richiedenti asilo, che vengono rispediti in Bosnia dopo aver subito umiliazioni, violenze e torture.

L’efferatezza della polizia croata è ormai tristemente nota a tutti, così come la responsabilità europea.

Per questa pratica illecita il Viminale è stato di recente condannato dal Tribunale di Roma.

Le condizioni in cui i migranti bloccati al confine bosniaco sono costretti a vivere, senza potersi rimettere in cammino, senza potersi lavare, senza un letto dove dormire sono intollerabili. E a farne le spese è anche chi, i migranti, cerca di aiutarli, tanto in Bosnia quanto in Italia.

Proprio come è accaduto di recente a Gian Andrea Franchi, cofondatore dell’associazione Linea d’Ombra, accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina solo per aver aiutato chi aveva bisogno.

Per questo e per le molte violazioni del diritto internazionale e umano, per rifiutare il razzismo e le discriminazioni, per non accettare intimidazioni, per ribellarsi alla disumanità, per chiedere una reale accoglienza e l’apertura delle frontiere a chi, a differenza nostra, non ha la possibilità di vivere la propria vita con dignità, sabato 6 marzo le piazze e i confini si riempiranno di persone solidali.

Con i loro corpi e le loro presenze formeranno un ponte simbolico per ricordare che, in questo mondo, tutti meritano una vita degna di essere vissuta.

Una lezione che Lorena Fornasir e Gian Andrea hanno insegnato bene nella loro attività di cura in piazza della Libertà, dove ogni sera si occupano di medicare i piedi piagati dei migranti appena arrivati oltre il confine.

Azioni che dovrebbero essere sostenute e replicate, non contrastate.

Azioni che ci ricordano che siamo tutti esseri umani.

 

Contatti:
unpontedicorpi@gmail.com Lorena Fornasir: 3406699563
Francesco Cibati: 3457939226
Elenco delle città e delle piazze in cui si terrà il Ponte di Corpi

Frontiera Claviere
Referente: Stefania Redavid, Daniela Gioda stefaniaredavid72@gmail.com daniela.gioda@libero.it
Frontiera Euskadi / Francia
Referente: Victor Santiago Pozas
Trieste
Referente: Maria Luisa Paglia unitedculturests@gmail.com
Milano
Riferimenti: Ginevra Battistini ginevra.battistini@gmail.com
Roma
Referente: Alice Basiglini alicebasiglini@yahoo.it
Bologna
Referente: Maria Luisa Bossetti marialuisabossetti@gmail.com
Palermo
Referente: Fausta Ferruzza, Mimma Grillo faustaferruzza@gmail.com
Lecco
Referente: Maria Luigia Longo
mluigialongo@gmail.com
Vicenza Referente: Cristina Neri cristinaneri09@gmail.com
Monza
Referente: Cristina Rossi, Margherita Motta unpontedicorpi.mb@gmail.com
Gorizia Referente: Caterina Viscomi c.viscomi@libero.it
Minorca
Referente: Vania Boato
Chiavenna
Referente: Monica Consonni monicacons@libero.it
Catania
Referente: Alfonso Di Stefano catanianofrontex@gmail.com
Marsiglia
Referente: Federico Perrucci federico.eurasianet@gmail.com
Spoleto
Referente: Adelaide Colombo, Patrizia Costantini imieitempi@gmail.com
Paestum / Salerno
Referente: Antonio Nigro movetoresistlesbo@gmail.com
Siracusa
Referente: Fabio Federico federico_fabio@hotmail.com
Castelfranco Veneto
Referente: Gianni Ferronato3!  giovanni.ferronato@libero.it
Chieri
Referente: Norma Carpignano associazionemusechieri@gmail.com robedellaltromondo@libero.it