Apprendiamo dalla stampa che finalmente il parlamento italiano ha deciso di attuare la legge 185/90 sull’esportazione di armi.

Plaudiamo a questo provvedimento auspicato e fortemente richiesto da vari anni e per il quale abbiamo tenacemente lottato.

Ci piace ricordare che:
“L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro… (art. 1 della Costituzione)
“…Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione, che concorra al progresso materiale e spirituale della società (art. 4 della Cost.).
“L’Italia ripudia la guerra… (art. 11 della Cost.).

La legge 185 vieta l’esportazione di armi a paesi belligeranti o responsabili di violare i diritti umani. La produzione e vendita di armi di distruzione di massa è, quindi, oltre che immorale, illecita.

Con sgomento e sdegno leggiamo le dichiarazioni dell’AD della RWM, e ancor di più del sindaco di Domusnovas, di alcuni sindacati e alcuni dipendenti. Un coro di voci che gridano all’ingiustizia, alla necessità di difendere i posti di lavoro, alla tutela delle famiglie dei dipendenti della RWM, alla difesa dell’economia della zona e così via…

All’AD rispondiamo:
Come può gridare all’ingiustizia e lamentare mancati profitti (e che profitti)?
Come può chiedere, all’unisono con politicanti nostrani e sindacalisti “di casa”, al governo italiano e quindi alla collettività, di accollarsi l’acquisto di queste armi micidiali?
Come possono pensare i dipendenti di sopperire ai bisogni delle proprie famiglie costruendo ordigni di morte e distruzione rendendosi, di fatto, complici di massacri?
Ai dipendenti della RWM rinnoviamo per l’ennesima volta l’appello a richiedere un lavoro che sia volto all’accrescimento e al benessere dei popoli, non alla loro distruzione.

Alcuni sindacati pronti a ricordare i genocidi del passato “per non dimenticare” ma ciechi, sordi e indifferenti di fronte ai genocidi del presente, pensano che sia un lavoro pianificare e contribuire alla distruzione di interi popoli e nazioni?

Chi, politico, (im)prenditore, sindacato complice, è incapace di creare lavoro che contribuisca al benessere e all’accrescimento dei popoli si trincera dietro la “difesa dell’occupazione”; così facendo non fa altro che coprire la propria inefficienza e nullità.

A tutti coloro che con la parola “lavoro” si arrogano il diritto alla distruzione dei popoli, a tutti questi, con una sola voce diciamo
VERGOGNA!

Per sensibilizzare l’opinione pubblica vi sarà un sit-in martedì 9 febbraio alle ore 10,30 in Piazza L’Unione Sarda a Cagliari.

Campagna Stop RWM – Cagliari Socialforum

https:www.cagliarisocialforum.wordpress.comcagliarisocialforum@gmail.com