Il 6 febbraio 1976 Leonard Peltier viene arrestato in Canada, accusato di aver ucciso due agenti dell’FBI otto mesi prima.

Gli Usa fanno letteralmente “carte false” per ottenere l’estradizione, tanto che quando si scopriranno i metodi usati, il governo canadese protesterà formalmente contro il governo americano. Ma ormai è troppo tardi. L’FBI ottiene la sua vendetta. Vengono comminati due ergastoli a Leonard Peltier.

6 febbraio 2021, dopo 45 anni Leonard Peltier, con i suoi 76 anni, è ancora in carcere.

Come si sa allo scadere di un mandato sul tavolo del Presidente Usa uscente ci sono una serie di richieste di grazia. Non so sinceramente se i sostenitori di Leonard Peltier anche questa volta ci abbiano tentato; fiato sprecato. Si sa chi ha liberato Trump: fondamentalmente personaggi della sua cricca. Ma non è una delusione, la delusione vera furono Clinton e Obama. Per quelli si, le nostre lacrime sgorgarono. Stavolta no.

Allora in questo 6 febbraio, gelido come ogni anno, chiediamo al nuovo Presidente Biden di fare un gesto di straordinario coraggio: liberare un detenuto non alla fine del suo mandato, ma all’inizio.

Per questo saremo davanti al consolato Usa di Milano sabato 6 febbraio alle ore 15, per gridare con tutto il fiato: “FREE LEONARD PELTIER”. 45 anni non sono abbastanza? Mascherine e distanza garantite.

Simbolo della resistenza dei nativi americani, Peltier paga ancora per le lotte dell’American Indian Movement negli anni ’70. Che possa terminare la vita con i suoi cari.

Per il comitato di solidarietà con Leonard Peltier, Milano

Andrea De Lotto

Cell. 349 0931155

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