Oggi al Tribunale di Torino c’è stata l’udienza d’appello alla misura di sorveglianza speciale alla quale è stata condannata Eddi Marcucci

Maria Edgarda “Eddi” Marcucci (29 anni), che ha combattuto in Rojava al fianco delle donne curde nello YPJ (Unità di protezione delle donne) contro l’ISIS, ha presenziato questa mattina all’udienza di appello per la sorveglianza speciale.

Molto discussa la misura cautelare presa nei suoi confronti: la sorveglianza speciale non prevede che siano stati commessi reati, Eddi è infatti incensurata.

La corte non si è pronunciata, riservandosi 40 giorni per decidere.

E’ stato istituito davanto al Tribunale un presidio di sostegno promosso da:

  • Noi stiamo con chi combatte l’ISIS
  • Le famiglie dello Spazio Popolare Neruda
  • A.N.P.I. “68 Martiri” Grugliasco
  • Prendo Casa Torino
  • Aska 47 CSA Murazzi
  • Manituana – Laboratorio Culturale Autogestito
  • Mamme in Piazza Per la Libertà di Dissenso
  • SI Studenti Indipendenti
  • Non Una di Meno Torino
  • A.N.P.I. Nizza Lingotto Torino
  • Potere al Popolo – Torino

Presenti al presidio Davide Grasso e Jacopo Bindi, anch’essi partiti per il Rojava a sostegno del popolo curdo.

La breve intervista ad Eddi Marcucci:

 

l’Avv. Gianluca Vitale (Legal Team): un parere molto critico sulla misura cautelare assegnata a Eddi Marcucci:

 

Dichiarazioni molto critiche verso la sorveglianza speciale da parte dei sostenitori presenti al presidio davanti al tribunale: