Una cinquantina tra medici d’urgenza e rianimatori degli ospedali San Carlo e San Paolo di Milano fanno sapere che: “contro la loro volontà e contro la loro coscienza umana e professionale, sono costretti a dilazionare l’accesso a terapie e tecniche potenzialmente curative (intubazione orotracheale e ventilazione non invasiva), a non poter trattare tempestivamente, con adeguata assistenza e in ambiente appropriato tutti i pazienti che ne potrebbero beneficiare. I decisori apicali e la direzione sanitaria avrebbero potuto decidere con dovuto anticipo di riorganizzare, di richiamare più personale formato, di aprire più posti letto monitorati per pazienti affetti da covid.”

Il Comitato di difesa della sanità pubblica Milano città metropolitana del sud-ovest teme che la direzione del S. Carlo e del S. Paolo, unitamente alla giunta regionale lombarda, invece di operare per porre rimedio a questa situazione tenterà di reprimere e tacitare i testimoni delle loro malefatte, come hanno fatto con un’infermiera del Pio Albergo Trivulzio.

Vogliamo le dimissioni

  • del dr. STOCCO, chieste anche dai sindacati USI-CGIL-USB-Nursing up del S. Carlo e del S. Paolo
  • del neo Direttore Regionale TRIVELLI
  • dell’Assessore GALLERA
  • del Presidente FONTANA

Riempiamo le loro caselle di posta:

direzione.generale@asst-santipaolocarlo.it 

marco_trivelli@regione.lombardia.it

giulio_gallera@regione.lombardia.it

segreteria_presidente@regione.lombardia.it

Il comitato invita tutti i cittadini lombardi a far sentire la propria indignazione con tutti gli strumenti  possibili – mail, lettere, telefonate, cartelli alle finestre, manifestazioni di ogni tipo.

Chiediamo al governo di finanziare adeguatamente la sanità pubblica e di requisire le strutture sanitarie che stanno offrendo assistenza ANTI COVID a pagamento.

Per info e contatti: tutelasanitapubblicalombardia@gmail.com

Cell: 3395373470 – 3477168596