Il neo-presidente socialista boliviano Arce ha rimosso ieri i più alti vertici militari nominandone di nuovi in una cerimonia incentrata sul rilancio della fiducia popolare nelle Forze Armate dopo il colpo di Stato del 2019.

Jaime Alberto Zabala ha prestato giuramento come nuovo comandante in capo delle Forze Armate statali e sostituisce il generale dell’esercito Sergio Orellana, nominato dall’ex presidente autoproclamata Jeanine Áñez nel novembre 2019, dopo il colpo di Stato contro Evo Morales.

Miguel Ángel Contreras è stato nominato capo di Stato Maggiore, Faut Ramos Espinoza come comandante generale dell’Esercito; César Moisés Vallejos come comandante generale della Forza Aerea e Javier Torrico Vega come comandante generale della Marina. Le Forze Armate e la polizia furono fondamentali nel colpo di Stato del 10 novembre 2019, costringendo Morales a lasciare l’incarico e in diverse occasioni il leader indigeno aveva accusato l’alto comando militare golpista per non aver condannato quei paramilitari che hanno massacrato la popolazione. A dimostrazione di quanto i militari furono funzionali al colpo di Stato va ricordato che la presidente autoproclamata Áñez, durante le proteste popolari, emise un decreto che esonerava da ogni responsabilità penale le forze di sicurezza che reprimevano le proteste contro il golpe.

“Oggi abbiamo una grande sfida da vincere, che il popolo boliviano torni ad avere fiducia nelle Forze Armate e a confidare che le Forze Armate rispetteranno la democrazia in questo Paese”, ha detto Luis Arce durante l’evento. Il neo presidente ha assicurato che, ora, “la grande sfida è restituire alle Forze Armate il posto nella società che purtroppo è stato utilizzato in maniera sbagliata”. Arce ha chiesto ai corpi militari, “coesione con il popolo, di essere al servizio dei cittadini, e di lavorare per raggiungere l’unità di tutti i boliviani. Lavoriamo per difendere la democrazia, la pace sociale, oltre a garantire la stabilità del nostro governo eletto dalla volontà sovrana del popolo, nel quadro della Costituzione politica dello Stato”.

La decisione di Arce vuole porre fine agli ultimi 70 anni di storia boliviana, in cui la maggior parte dei presidenti è stata nominata attraverso colpi di Stato. Questa decisione porterà alla formazione di una milizia popolare?