Domani 13 ottobre alle ore 15.30 presso il cimitero di S.Antonio in Bosco / Boršt a Moccò – alla presenza del Sindaco di San Dorligo della Valle – Dolina – il Comitato pace convivenza e solidarietà “Danilo Dolci” effettuerà una commemorazione comune dei 4 giovani migranti africani morti di freddo in Val Rosandra nel 1973, sepolti a S.Antonio in Bosco – Boršt, e del giovane algerino precipitato da un costone a Socerb – San Servolo in Slovenia, sopra la Val Rosandra a capodanno.

Al termine della commemorazione alcuni attivisti andranno a posare un fiore alla Rocca, presso il castello di San Servolo – Socerb. L’iniziativa si svolgerà nel rispetto delle norme in vigore in Italia e in Slovenia, in relazione al distanziamento e alla protezione personale.

Da anni il Comitato Pace “Dolci” ricorda la tragica morte dei giovani africani, sepolti con amore nel cimitero di Boršt dalla gente del villaggio, mentre la tragedia del giovane padre di famiglia algerino, il primo giorno del 2020, ha coinvolto profondamente istituzioni e società civile di Dolina e Trieste.

Non ci si nasconde davanti al razzismo, che sta montando in non pochi strati della popolazione ma, coscienti delle motivazioni che spingono le persone a migrare – legate principalmente alle guerre dilaganti intorno a noi e ai tempestosi cambiamenti climatici in corso – sentiamo la responsabilità di invertire la deriva prima che sia troppo tardi.

Per questo nei giorni scorsi sono state realizzate la manifestazione IO ACCOLGO a Udine promossa dalla Rete regionale DASI, e un concerto femminile a Trieste in relazione alla 2a Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza.

La vicenda dei 4 giovani africani e della solidarietà concreta loro dimostrata dalla popolazione locale va presa ad esempio nell’anniversario di martedì 13 ottobre, quale monito morale per la rotta da mantenere ai giorni nostri.

Qui di seguito didascalia della commemorazione tenuta lo scorso anno.

Per il Comitato Pace “Dolci”, Alessandro Capuzzo
Per contatti 338 1652364

Un ragazzo Curdo irakeno posa un fiore sulle tombe dei migranti nel cimitero di Boršt, dopo aver chiesto ai presenti un minuto di silenzio per la guerra che insanguina il Kurdistan. La commemorazione si è svolta nel 46° anniversario della tragedia in Val Rosandra del 13 ottobre del ’73, in coincidenza con la Barcolana, dove per la prima volta è sventolata in regata la bandiera della Pace a bordo della “Buon Vento”, dov’è stata presentata la Campagna nazionale “IO ACCOLGO”. I 4 giovani africani sono stati ricordati, dal Comitato pace e convivenza Danilo Dolci, con una riflessione di don Pierluigi Di Piazza e di un monaco greco-ortodosso presente all’iniziativa.