La Commissione internazionale Mariana Musulmano Cristiana della Pontificia Academia Mariana Internationalis ha appreso la notizia del nuovo attentato fondamentalista commesso in Francia, a Nizza, all’interno della Basilica dedicata a Notre-Dame. Con la Pontificia Academia Mariana Internationalis essa prova orrore e immensa tristezza per questo gesto sacrilego, pieno di inumanità, di falsa religione e di disprezzo verso ogni autentica forma di convivenza sociale, politica e culturale.

Il sangue umano è stato ancora versato all’interno di un luogo di pace dedicato alla Madre di Gesù in un giorno in cui l’Islam è in festa: oggi, infatti, è la ricorrenza della nascita del Profeta Muhammad (la Pace e le benedizioni siano su di lui) e tutta la comunità musulmana mondiale si incontra per festeggiare la misericordia di Dio per l’umanità. La nascita dei profeti è il segno tangibile della cura che l’Onnipotente non smette di avere per ogni vivente, affinché la vita sia promossa, difesa, amata.

Questo sangue versato oltraggia il Profeta Muhammad; oltraggia la Madre Vergine del Profeta Gesù; oltraggia la pace e le benedizioni che sono su di loro perché siano anche su di noi; oltraggia l’Altissimo, separa da Lui e dalla comunità dei credenti in Lui e nella sua misericordia. L’odierna festività della nascita del Profeta Muhammad è stata annullata in Francia, come segno di lutto per la perdita di persone care, di famiglia, e di vicinanza a chi è stato colpito dal fondamentalismo omicida.

La Commissione internazionale Mariana Musulmano Cristiana della Pontificia Academia Mariana Internationalis, camminando sui medesimi passi, propone ai musulmani e ai cristiani di ritrovarsi insieme — nel rispetto delle norme previste dai singoli Stati per contrastare la pandemia da Covid-19 e nelle forme che si riterranno di conseguenza più opportune — per insieme pregare e insieme trovare i mezzi per cooperare, come individui, famiglie e comunità, nella costruzione delle condizioni sociali, culturali, politiche, economiche e religiose grazie a cui ogni uomo e donna, quale che sia il loro credo religioso, si possano riconoscere nel grido Fratelli tutti.

L’educazione alla mitezza, alla tenerezza, al rispetto reciproco e alla pacifica convivenza è l’unica e vera arma che i credenti sono autorizzati ad usare: tutto il resto è escluso, senza se e senza ma.

Il Misericordioso benedica questo coraggioso ritrovarsi insieme nella preghiera e nell’impegno sociale; dia il premio alle vittime innocenti; e ci faccia trovare in Notre-Dame, Maria, autentiche vie di pace e di benedizione che custodiscano, promuovano e difendano la vita di tutti e ciascuno.

Imam Nader Akkad

Frate Stefano Cecchin, OFM