Può sembrare retorico, ma d’altronde potevamo aspettarcelo.

La Tabla, media venezuelano specializzato in giornalismo e inchiesta, che ha accompagnato le sue pubblicazioni con prove fotografiche, ha pubblicato documenti di WikiLeaks che rivelano cosa pianificavano gli Stati Uniti in Venezuela già da diversi anni.

Nei file sono presenti più di mille documenti riguardanti il sistema elettrico in Venezuela, il quale negli ultimi anni è stato vittima di centinaia di sabotaggi, da parte di gruppi paramilitari d’estrema destra, che ha avuto il suo apice nelle guarimbas del 2017. Tra i documenti spicca uno di Patrick Duddy, datato 20 novembre 2009, dove ha assicurato che l’impatto del fenomeno El Niño è stato “una tempesta perfetta che deve essere sfruttata”.

Alcuni mega black out ebbero risonanza mondiale, mentre meno risalto ebbero le decine di sabotatori morti folgorati mentre manomettevano le linee di alta tensione o le cabine elettriche regionali per provocare guasti e disagi alla popolazione con l’obiettivo di aumentare il malcontento verso il governo Maduro.

Altri documenti del file di WikiLeaks riguardano la geopolitica e mostrano l’interesse degli Stati Uniti per il Venezuela affinché questo “mantenga una posizione moderata e responsabile sul prezzo nell’Organizzazione dei paesi Esportatori di Petrolio (OPEC)” e a confermarlo è uno scambio di missive tra i presidenti Gerald Ford e Carlos Andrés Pérez, risalente al 22 novembre 1976.

Vi è un rapporto diffuso dall’ambasciata americana a Caracas il 9 novembre 2006, specifica i punti strategici a sostegno dell’Agenzia Statunitense per lo Sviluppo Internazionale (USAID), tra il 2004 e il 2006, organizzazione che aveva il fine di rafforzare le istituzioni democratiche, penetrare la base politica, dividere al chavismo, proteggere gli affari degli Stati Uniti e isolare il Venezuela a livello internazionale. Non a caso il comandante Chávez la espulse dal Venezuela, poiché aveva come scopo intromettersi negli affari interni dei vari paesi, finanziando spesso opposizioni golpiste.

Documenti che emergono sono le mail della società Stratfor, agenzia privata di intelligence e spionaggio, comunicazioni diplomatiche riservate (PlusD) e le mail di Hilary Clinton che, quando era Segretario di Stato USA, facevano riferimento a questione energetiche legate ad elettricità e petrolio e a relazioni internazionali del Paese Caraibico con Cuba, Iran ed altri Paesi non-allineati.

Inoltre nei cablogrammi, messaggi telegrafici che vengono inviati attraverso un cavo sottomarino ed utilizzati ampiamente in occasione dei conflitti mondiali da parte della diplomazia americana, resi noti da WikiLeaks vi è menzionato, circa nel 2001, Leopoldo Lopez per i suoi incontri con i rappresentanti USA avvenuti il 28 marzo 2008, l’11 aprile 2008 e il 17 luglio 2008 e su come “le squalifiche sembrano trasformarlo in una figura nazionale” e “fare di lui una vittima aumenta la sua popolarità”. Emergono anche documenti riguardanti il programma “Significant Public Benefit”, attraverso il quale il governo degli Stati Uniti cercava di incentivare ed incoraggiare la fuga dei medici cubani dagli ambulatori gratuiti in Venezuela del Programma Barrio Adentro concedendo loro permessi di ingresso negli USA.

Si rendono noti persino le parole dell’allora ambasciatore William Brownfield, il quale, il 17 aprile 2006, dichiarò che “il problema di Action Democratica ha un nome: Henry Ramos Allup. È scortese, abrasivo, arrogante e schizzinoso” oltre al fatto che “ripetutamente ed esplicitamente ha richiesto fondi e favori all’Ambasciata. Quando un funzionario dell’Ambasciata lo rifiuta, lo chiede ad un altro”.

Nei documento è stato certificato il ruolo di Hildegard Rondón de Sanso (suocera di Rafael Ramírez), già rivelato l’11 febbraio 2011, nella modifica delle leggi sulla proprietà industriale e il suo ruolo per evitare restrizioni sui brevetti farmaceutici, collaborando nel 2010, con la Camera di Medicina Venezuelana (Caveme).

Secondo La Tabla, questo piccolo esempio mostra come già 14 anni fa, il 4 ottobre 2006, WikiLeaks rivelò parte dei documenti segreti statunitensi e come le missioni all’estero di quel paese (principalmente quelle militari e quelle diplomatiche) raccoglievano informazioni strategiche per il proprio vantaggio a danno di un paese sovrano.

Diversi esperti e analisti indicano che, per due decenni, Washington si è concentrata su come rovesciare il governo venezuelano e trasformare il paese caraibico in un paese vassallo, dal momento che il chavismo in Venezuela si è sempre opposto all’egemonia degli Stati Uniti sugli altri paesi.

Pertanto, da quando il presidente venezuelano, Nicolás Maduro, ha prestato giuramento, gli Stati Uniti hanno continuato, grazie all’aiuto di molti altri paesi, a svolgere pressioni economiche contro il Venezuela e contro il Governo Maduro arrivando persino a minacciare la nazione sudamericana con un intervento militare con il fine di compiere un colpo di Stato a tutti gli effetti.

La pubblicazione di queste notizie avviene in relazione con la lettera che avverte che se Julian Assange sarà estradato negli Stati Uniti, questo darebbe “il via libera alla criminalizzazione del giornalismo investigativo trasformandolo in spionaggio”, dandogli coì il colpo di grazia.