Le cose oggi nell’aula di Assange sono divenute non semplicemente drammatiche, ma perfide e malevole. Ci sono stati due temi reali: la testimonianza e la procedura. Quanto alla testimonianza ci sono stati estremi dettagli sullo spaventoso regime che Assange subirà negli Stati Uniti se estradato. Sulla procedura, abbiamo visto un comportamento dell’avvocato dell’accusa che si è spinto ben oltre un normale controinterrogatorio ed è stato un reale tentativo di denigrare e persino umiliare il testimone. Spero di dimostrarvelo mediante un’esposizione chiara di quanto è successo in aula, dopo di che aggiungerò altri commenti.

Il testimone di oggi è stato Eric Lewis. Avvocato statunitense praticante da 35 anni, Eric Lewis ha un dottorato in legge della Yale e master in criminologia dalla Cambridge. E’ un ex docente di diritto alla Georgetown University e membro eletto sia dell’American Law Institute, sia del Council on Foreign Relations e membro dell’American Bar Foundation. E’ presidente di Reprieve. Ha rappresentato clienti di alto profilo in cause di sicurezza nazionale e terrorismo, tra cui Seymour Hersh e detenuti di Guantanamo Bay.

Lewis ha sottoposto alla corte cinque dichiarazione, tra ottobre 2019 e agosto 2020, affrontando i rinvii a giudizio e le accuse in continuo cambiamento avanzate dall’accusa. E’ stato guidato inizialmente attraverso il breve sommario di mezz’ora concesso circa le sue dichiarazioni dall’avvocato della difesa Edward Fitzgerald. (Mi dicono che attualmente non mi è consentito di pubblicare le dichiarazioni della difesa o collegamenti a esse. Cercherò di chiarire questo domani).

Eric Lewis ha testimoniato che nessun editore è mai stato incriminato con successo per aver pubblicato informazioni sulla sicurezza nazionale negli USA. Dopo le pubblicazioni di WikiLeaks, tra cui i dispacci diplomatici e i diari di guerra dell’Iraq e dell’Afghanistan, Assange non era stato perseguito perché il Primo Emendamento era considerato insuperabile e a motivo del problema del New York Times: non c’era semplicemente modo di perseguire Assange senza perseguire il New York Times per la sua pubblicazione dei Documenti del Pentagono, che era stata difesa in una sentenza storica della Corte Suprema.

Lewis ha prodotto qui una testimonianza che riflette quella già riferita del professor Feldstein, di Trevor Timm e del professor Rogers, dunque non la ripeterò interamente. Ha detto che fonti credibili avevano affermato che l’amministrazione Obama aveva deciso di non incriminare Assange, in particolare Matthew Miller, una figura molto rispettata del Dipartimento della Giustizia che era stata vicina al procuratore generale Holder e che sarebbe stato improbabile avesse aggiornato i media senza la consapevolezza e l’approvazione di Holder.

Eric Lewis ha poi testimoniato circa il cambiamento di politica riguardo all’incriminazione di Assange da parte dell’amministrazione Trump. Di nuovo ciò ha prevalentemente rispecchiato i testimoni precedenti. Ha aggiunto dettagli dell’affermazione di Mike Pompeo che la tesi circa la libertà di espressione per WikiLeaks era “una perversione di ciò per cui il nostro grande paese è schierato” e sull’affermazione che il Primo Emendamento non si applicava a stranieri.

Il procuratore generale Sessions aveva conformemente dichiarato che era “una priorità del Dipartimento della Giustizia” arrestare Julian Assange. Aveva esercitato pressioni su procuratori del Distretto Orientale della Virginia perché avviassero la causa. Nel dicembre del 2017 era stato emesso un mandato d’arresto, con l’accusa da formularsi in seguito. La prima incriminazione con un singolo atto d’accusa era stata lanciata nel marzo del 2018, con la tempistica forse imposta da un limite di scadenza.

Nel maggio del 2019 un nuovo atto d’accusa sostitutivo aveva aumentato i capi da uno a diciotto, diciassette dei quali relativi allo spionaggio. Questa posizione più dura era seguita alla nomina di William Barr a procuratore generale solo quattro mesi prima. La chiara intenzione del primo atto d’accusa sostitutivo era aggirare il problema del New York Times cercando di differenziare le azioni di Assange con Manning da quelle di altri giornalisti. Mostrava che il Dipartimento della Giustizia faceva molto sul serio e aggressivamente nell’agire in base a dichiarazioni di dirigenti dell’amministrazione Trump. Barr stava chiaramente agendo per ordine di Trump. Ciò rappresentava una chiara violazione dei poteri dello stato di imporre l’azione penale.

L’accusa in questo modo di un editore era senza precedenti. Tuttavia i fatti erano gli stessi nel 2018 di quanto erano stati nel 2012 e 2013; non c’erano nuove prove a sostegno della decisione di procedere. In modo cruciale, gli affidavit del viceprocuratore statunitense Gordon Kromberg non presentano alcuna base legale per assumere una decisione diversa da quella del 2013. Non ci sono spiegazioni del motivo per cui la pratica perdeva tempo per cinque o sei anni senza alcuna azione.

L’amministrazione Trump aveva in effetti assunto una decisione politica differente attraverso la portavoce presidenziale Sarah Sanders che aveva vantato che solo questa amministrazione aveva agito contro Assange e “preso sul serio questo processo”.

L’avvocato Edward Fitzgerald è poi passato alla questione della probabile condanna e ha indirizzato Lewis lungo la sua testimonianza su questo punto. Eric Lewis ha confermato che se Julian Assange fosse condannato molto probabilmente trascorrerebbe il resto della sua vita in carcere. Le accuse formulate in un solo capo, cosa che era consentito all’accusa fare. Il giudice avrebbe la discrezione di decidere i capi d’accusa o in concorso o consecutivamente. In base alle direttive delle sentenze per concorso, la condanna di Assange se condannato potrebbero spaziare da vent’anni, nel “caso migliore”, a un massimo di 175 anni. Era insincero da parte di Gordon Kromberg suggerire una condanna minima, considerato che Chelsea Manning era stata condannata a 35 anni e l’accusa ne aveva chiesti 60.

Era stata una scelta del governo denunciare i presunti reati come spionaggio. La storia delle condanne per spionaggio negli Stati Uniti era generalmente sfociata in condanne all’ergastolo. Da venti a trent’anni erano state le sentenze più miti per spionaggio. L’approccio dei molteplici capi d’accusa dell’incriminazione mostrava un’intenzione governativa di ottenere una condanna molto lunga. Naturalmente la decisione finale spetterebbe al giudice, ma si tratterebbe di decenni.

Edward Fitzgerald ha poi condotto alla questione delle condizione della detenzione. Sulla questione della custodia cautelare Gordon Kromberg aveva concordato che Julian Assange sarebbe rinchiuso nel carcere di Alexandria City e che c’era un “rischio” che sarebbe trattenuto sotto Misure Amministrative Speciali (SAM). In realtà questa era quasi una certezza. Assange affrontava gravi accuse relative alla sicurezza nazionale e aveva visto milioni di informazioni classificate che le autorità sarebbero preoccupate potesse passare ad altri detenuti. Sarebbe soggetto a Misure Amministrative Speciali sia prima sia dopo la condanna.

Dopo la condanna Julian Assange sarebbe detenuto nel carcere di super massima sicurezza ADX di Florence, Colorado. C’erano là attualmente almeno quattro detenuti di sicurezza nazionale nel blocco H. In base alle SAM Assange sarebbe detenuto in un piccola cella per 22 o 23 ore al giorno e non gli sarebbe consentito di incontrare altri detenuti. Gli sarebbe consentita un’ora d’aria al giorno per brevi esercizi o ricreazione escluso da altri detenuti, ma in catene.

Fitzgerald ha poi indirizzato Lewis alla decisione del 2017 della Corte Penale Internazionale (ICC) di avviare un’indagine su crimini di guerra in Afghanistan, in cui la testimonianza offerta dalla diffusione da parte di WikiLeaks dei diari di guerra e dei dispacci statunitensi aveva offerto una prova essenziale. Ciò era stato denunciato da Trump, John Bolton e Pompeo. I visti dei procuratori della ICC erano stati cancellati per ostacolare l’indagine. Un decreto presidenziale era stato promulgato imponendo sanzioni finanziarie e bloccando l’accesso bancario a qualsiasi non statunitense che assistesse l’indagine della ICC sui presunti crimini denunciati contro qualsiasi cittadino statunitense. Ciò colpirebbe Julian Assange.

A questo punto si è abbattuta la ghigliottina di mezz’ora imposta dalla giudice Baraitser sulla testimonianza della difesa. Fitzgerald ha segnalato che non era arrivato nemmeno all’atto d’accusa sostitutivo, ma la Baraitser ha detto che se l’accusa lo avesse affrontato nel controinterrogatorio allora la difesa avrebbe potuto porre domande al riguardo nel riesame.

L’avvocato James Lewis si è poi alzato a riesaminare Eric Lewis. Ancora una volta ha adottato un tono estremamente aggressivo. Forse è meglio comunicato come dialogo.

NB: Questa non è una trascrizione precisa. Sarebbe illegale per me pubblicare una trascrizione (di un’udienza giudiziaria “pubblica”; affascinante, ma vero). Questa è condensata e leggermente parafrasata. Ritengo sia una rappresentazione equilibrata di quanto accaduto, ma non un documento letterale.

Eric Lewis compariva in collegamento video e si dovrebbe tener presente che lo stava facendo alle cinque di mattina della sua ora.

Avvocato James Lewis: Lei è in qualche modo ingaggiato come avvocato dal signor Assange?

Eric Lewis: No.

Avvocato James Lewis: E’ pagato per la sua testimonianza?

Eric Lewis: Sì, come testimone esperto. A una tariffa di assistenza legale.

Avvocato James Lewis: E’ pagato per la sua apparizione in quest’aula?

Eric Lewis: Non ne abbiamo discusso specificamente. Immagino di sì.

Avvocato James Lewis: Quanto è pagato?

Eric Lewis: Cento sterline l’ora, circa.

Avvocato James Lewis: Quanto ha addebitato in totale?

Eric Lewis: Non lo so. Non ho ancora fatto i conti.

Avvocato James Lewis: Lei è consapevole delle norme che disciplinano i testimoni esperti?

Eric Lewis: Sì. Devo dichiarare la mia qualifica e il mio dovere è nei confronti della corte; devo offrire una visione oggettiva e non prevenuta.

Avvocato James Lewis: Lei deve anche esporre visioni alternative. Dove ha esposto gli argomenti dei cinque affidavit del signor Kromberg?

Eric Lewis: La corte dispone degli affidavit del signor Kromberg. Io affronto direttamente i suoi argomenti nelle mie dichiarazioni. Sta dicendo che avrei dovuto ripetere i suoi affidavit e tutte le altre testimonianze nelle mie dichiarazioni? Le mie dichiarazioni sarebbero state lunghe migliaia di pagine.

Avvocato James Lewis: Lei deve essere privo di pregiudizi. Ma lei aveva in precedenza espresso idee che il signor Assange non dovrebbe essere estradato.

Eric Lewis: Sì, ho pubblicato un articolo in quel senso.

Avvocato James Lewis: Ha anche concesso un’intervista a una stazione radiofonica australiana.

Eric Lewis: Sì, ma entrambi sono stati prima che fossi ingaggiato quale testimone esperto in questa causa.

Avvocato James Lewis: Questo non crea un conflitto di interessi?

Eric Lewis: No, posso formulare un’analisi obiettiva mettendo da parte ogni pregiudizio. Gli avvocati sono abituati a situazioni simili.

Avvocato James Lewis: Perché non ha dichiarato come interesse queste apparizioni mediatiche?

Eric Lewis: Non pensavo che azioni e informazioni perfettamente pubbliche dovessero essere dichiarate.

Avvocato James Lewis: Sarebbe stato molto meglio se non fossimo stati costretti a ripescare queste informazioni. Lei fornisce opinioni sul diritto. Le fornisce anche opinioni sulle condizioni penali. E’ un testimone esperto?

Eric Lewis: Ho molta familiarità con le condizioni carcerarie. Visito carceri. Ho studiato criminologia a Cambridge. Mi mantengo aggiornato sulle scienze penitenziarie. Ne ho insegnato aspetti all’università.

Avvocato James Lewis: E’ un esperto qualificato di questioni penitenziarie?

Eric Lewis: Ritengo di aver spiegato la mia qualifica.

Avvocato James Lewis: Può indicarci articoli a revisione paritaria che lei ha pubblicato sulle condizioni carcerarie?

Eric Lewis: No.

Avvocato James Lewis: Ha visitato l’ADX del Colorado?

Eric Lewis: No, ma ho avuto una relazione professionale con un cliente in quel luogo.

Avvocato James Lewis: Ha rappresentato qualcuno del Centro di Detenzione di Alexandra?

Eric Lewis: Sì, una persona: Abu Qatada.

Avvocato James Lewis: Dunque non ha competenza sulle carceri?

Eric Lewis: Ho visitato estesamente carceri e osservato condizioni carcerarie. Ho letto diffusamente e in dettaglio sull’argomento.

Avvocato James Lewis: Abu Qatada è stato prosciolto da 14 delle 18 accuse contro di lui. Non è stato assolto dalla stessa platea di giurati che giudicherebbe Assange?

Eric Lewis: No. E’ stato in Colombia, non in Virginia Orientale. Platee di giurati molto diverse.

Avvocato James Lewis: I procuratori hanno ritirato accuse che prevedevano la pena capitale. Lei ha detto che era stata una decisione coraggiosa ma corretta?

Eric Lewis: Sì.

Avvocato James Lewis: Dunque, quale è stata la condanna di Qatada e quale era il massimo?

Eric Lewis: Il governo aveva chiesto l’ergastolo ma secondo me non era legale per le accuse per le quali era condannato. Ha avuto 22 anni. Ciò è stato molto criticato e ritenuto duro per quelle accuse.

Avvocato James Lewis: Il processo di Abu Qatada è stato una negazione di giustizia?

Eric Lewis: No.

Avvocato James Lewis: Abu Qatada è stato detenuto sotto Misure Amministrative Speciali. Ciò le ha impedito di trascorrere molte ore con lui?

Eric Lewis: No, ma lo ha reso estremamente difficile. Le molte ore sono state distribuite su un lungo periodo. E’ per questo che la detenzione cautelare è durata tre anni.

Avvocato James Lewis: I suoi incontri con lui erano controllati?

Eric Lewis: Sì.

Avvocato James Lewis: Ma non dall’accusa.

Eric Lewis: Era tutto registrato dalle autorità. Ci era detto che nulla sarebbe stato passato all’accusa. Ma da molte altre notizie non sono convinto che sia vero.

Avvocato James Lewis:  Da quale platea di giurati è stato condannato Zacarias Moussaoui?

Eric Lewis: Non è stato condannato da una giuria. Si è dichiarato colpevole.

Avvocato James Lewis: Ma la giuria ha deciso contro la pena di morte.

Eric Lewis: Sì.

Avvocato James Lewis: E riguardo a Maria Butina? Era stata accusata di essere un’agente della Federazione Russa, ma ha ricevuto una condanna mite.

Eric Lewis: Quello è stato un caso molto strano. Non aveva fatto altro che coltivare alcune figure della National Rifle Association. E’ stata condannata al carcere.

Avvocato James Lewis: Ma ha avuto solo 18 mesi quando il massimo erano vent’anni?

Eric Lewis: Sì. Non era un caso paragonabile, era un patteggiamento.

Avvocato James Lewis: Lei ha trattato delle condizioni carcerarie perché la difesa sostiene che l’articolo 3 della Convenzione Europea sui Diritti Umani sarà violato. Consideri il caso di Babar Ahmed. Lei afferma che sia “quasi certo” che Julian Assange sarà assoggettato alla segregazione amministrativa. Qual è la procedura della segregazione amministrativa?

Eric Lewis: L’ufficio del presidente decide in base a vari fattori, tra cui rischi per la sicurezza, minaccia alla sicurezza nazionale, minaccia ad altri detenuti, gravità dell’accusa. La mia esperienza è che detenuti accusati riguardo alla sicurezza nazionale finiscono direttamente in segregazione amministrativa.

Avvocato James Lewis (molto aggressivo): Che cosa sta leggendo?

Eric Lewis: Scusi?

Avvocato James Lewis: Lei sta leggendo qualcosa lì. Che cos’è?

Eric Lewis: E’ la mia dichiarazione testimoniale. (La solleva). Non va bene?

Avvocato James Lewis: Va bene. Pensavo fosse qualcos’altro. Quante categorie di detenzione amministrativa esistono?

Eric Lewis: Ho passato in rassegna solo le principali. Sicurezza nazionale, accuse gravi, minaccia ad altri detenuti.

Avvocato James Lewis: Lei non conosce le categorie. Sono (declama una lunga lista che include sicurezza nazionale, accuse gravi, minacce da altri, minacce a sé stessi, custodia medica, custodia protettiva e numerose altre). E’ d’accordo che non c’è alcun isolamento nella segregazione amministrativa e nelle Misure Amministrative Speciali?

Eric Lewis: No.

Avvocato James Lewis: Il viceprocuratore statunitense Kromberg afferma nel suo affidavit che non c’è isolamento.

Eric Lewis: E’ isolamento, salvo che nel gergo dei servizi carcerari statunitensi.

Avvocato James Lewis: In tal caso non è isolamento nel gergo della Corte Suprema britannica, che ha accettato che non c’è alcun isolamento.

Eric Lewis: E’ isolamento. Quando si è tenuti in una cella minuscola per 23 ora al giorno e non è permesso alcun contatto col resto della popolazione carceraria nemmeno durante l’ora d’aria, quello è isolamento. Il tentativo di negarlo è semantico.

Avvocato James Lewis: Abu Qataba era in isolamento? Quando gli erano permesse visite legali illimitate?

Eric Lewis: Non erano illimitate. In realtà c’erano ostacoli pratici e logistici. C’era un’unica stanza che poteva essere utilizzata, per l’intera popolazione carceraria. Quell’unica stanza occorreva prenotarla. Si dovevano prenotare servizi di traduzione. L’FBI controllava le visite e le ascoltava. Ora con il COVID non ci sono visite per nulla. Teoricamente le visite sono “illimitate” ma in pratica non si ottiene nemmeno lontanamente il tempo necessario con il proprio cliente.

Avvocato James Lewis: Le ha detto che sarebbe tenuto in isolamento. Ma non è vero che persino detenuti sotto SAM hanno un calendario di pause?

Eric Lewis: C’è un calendario di pause ma prescrive che nessun altro detenuto si trovi nelle aree comuni per avere contatti con il detenuto sotto SAM. Così in pratica la “pausa di un’ora” sarebbe solitamente programmata tra le tre e quattro del mattino. Non molti detenuti volevano uscire dal letto alle tre dei mattino per passeggiare in un’area comune fredda e vuota.

A questo punto c’è stata un’interruzione. L’avvocato James Lewis l’ha usata con forza per lamentarsi con la Baraitser a proposito del limite di quattro ore fissato per il suo controinterrogatorio di Eric Lewis. Ha detto che fino a quel punto era arrivato solo a un pagina e mezza delle sue domande e che Eric Lewis rifiutava di fornire risposte sì o no alle domande ma insisteva nel fornire spiegazioni lunghe. L’avvocato James Lewis era chiaramente estremamente punzecchiato dalle spiegazioni di Eric Lewis circa “il tempo illimitato di visite” e il “nessun confinamento”. Ha lamentato che la Baraitser stava “mancando di controllare il testimone”.

Era chiaro che il vero scopo di James Lewis non era di ottenere più tempo, bensì di indurre la Baraitser ad accorciare le risposte scomode di Eric Lewis. E’ ovviamente sorprendente che stesse lamentandosi delle quattro ore, quando la difesa era stata limitata a mezz’ora e non le era stato neppure permesso di arrivare al più recente atto d’accusa sostitutivo.

La Baraitser, a suo merito, ha replicato che non stava a lei controllare il testimone, che doveva essere libero di fornire la sua testimonianza tanto a lungo quanto era rilevante, cosa che era. Era una questione di equità, non di controllo. James Lewis stava ponendo domande aperte o generali.

James Lewis ha risposto che il testimone si rifiutava di fornire risposte binarie. Perciò il suo controinterrogatorio doveva essere più lungo di quattro ore. Si è molto riscaldato e ha detto alla Baraitser che mai nella sua intera carriera era stato sottoposta a una ghigliottina del controinterrogatorio e che ciò “non succederebbe in un tribunale vero”. Ha detto molto distintamente questo. “Questo non succederebbe in un tribunale vero”. Naturalmente io ho sostenuto per tutto il tempo che questo non è un processo genuino. Non mi aspettavo di sentirlo dire dall’avvocato James Lewis, anche se penso che la sua intenzione fosse di forzare la Baraitser, il che è stato confermato dalla prosecuzione di Lewis affermando che non aveva mai sentito di una simile ghigliottina nella sua carica di “Giudice di Corte Suprema”. Scopro che Lewis è elencato quale “vice giudice di corte suprema”, il che penso sia come essere il dodicesimo uomo a cricket, o Gareth Bale.

La Baraitser ha concesso soltanto pochissimo terreno sotto questo attacco, affermando che non aveva mai usato il termine ghigliottina e che la tempistica era stata concordata tra le parti e che lei si aspettava che esse vi si attenessero. James Lewis ha detto che in quel modo era impossibile rappresentare adeguatamente il suo cliente (il governo degli Stati Uniti). Ha detto di sentirsi “stressato”, il che per una volta è sembrato vero, era diventato viola. La Baraitser ha detto che lui doveva cercare di fare del suo meglio per attenersi alle quattro ore. E’ rimasto furioso (anche se in una fase successiva si è scusato con la Baraitser per il suo “linguaggio intemperante”).

La pagina web di promozione economica dell’avvocato James Lewis lo descrive come “la Rolls Royce degli avvocati”. Immagino sia vero, nel senso di essere di proprietà straniera. Tuttavia era qui davanti a noi a incavolarsi, non arrivando da nessuna parte, emettendo sfuriate e apparendo una Trabant particolarmente non amata.

Il controinterrogatorio di Eric Lewis è ripreso. L’avvocato James Lewis ha iniziato ripetendo i criteri e le categorie della Segregazione Amministrativa dopo la condanna (rispetto alla fase preprocessuale). Poi siamo tornati alle domande.

Avvocato James Lewis: Gordon Kromberg afferma che non esiste isolamento nell’ADX Colorado.

Eric Lewis: Di nuovo, è una questione semantica. L’isolamento c’è.

Avvocato James Lewis: Ma c’è il diritto di partecipare a tre programmi la settimana.

Eric Lewis: Non sotto Misure Amministrative Speciali.

Avvocato James Lewis: Ma in quale dei criteri delle Misure Amministrative Speciali potrebbe rientrare Julian Assange?

Eric Lewis: Criteri 2, 4 e 5, al minimo.

Avvocato James Lewis: Possiamo essere d’accordo che ci sia una procedura formale?

Eric Lewis: Sì, ma non degna del nome.

Avvocato James Lewis: La sua opinione è basata su un unico cliente di ADX Colorado.

Eric Lewis: Sì, ma il sistema è essenzialmente lo stesso delle altre carceri di super sicurezza.

Avvocato James Lewis: Al paragrafo 14 del suo rapporto lei afferma che il sistema è privo di diritti procedurale ed è equivalente a isolamento. Quando ha scritto questo aveva letto la sentenza della Corte Europea dei Diritti Dell’Uomo (ECHR) nel caso di Babar Ahmad?

Eric Lewis: Sì.

Avvocato James Lewis: Quella sentenza respinge specificamente la stessa affermazione che lei fa.

L’Avvocato James Lewis si riferisce a numerosi paragrafi della sentenza originale della corte distrettuale britannica nel caso di Babar Ahmad. Eric Lewis chiede più tempo per rintracciare il documento poiché “ho ricevuto questi documenti dal tribunale solo questa mattina”.

Avvocato James Lewis: Ma, signor Lewis, lei ha testimoniato sotto giuramento che aver letto la sentenza su Babar Ahmad.

Eric Lewis: Ho letto la sentenza finale della Corte Europea dei Diritti Dell’uomo. Non aveva letto tutte le sentenze delle corti inferiori. Le ho ricevute dal tribunale questa mattina.

Avvocato James Lewis: Il giudice distrettuale anziano ha sentenziato che anche se le Misure Amministrative Speciali costituivano una preoccupazione, non precludevano l’estradizione. C’erano varie salvaguardie circa le SAM. Per esempio, anche se le conversazioni avvocato/cliente erano controllate, ciò era solo al fine di prevenire terrorismo e l’FBI non passava le registrazioni all’accusa. Il giudice aveva respinto l’idea che le SAM corrispondessero a isolamento. La Corte Suprema ha confermato la sentenza del giudice distrettuale e la Camera dei Lord ha respinto il ricorso in appello di Babar Ahmad. Nella sua decisione circa l’ammissibilità del caso la Corte Europea dei Diritti Dell’uomo ha valutato sei affidavit di avvocati statunitensi molto simili a quello sottoposto da Eric Lewis in questa causa. Ciò includeva affermazioni che sarebbe stato “virtualmente certo” che Babar Ahmad sarebbe stato sottoposto a SAM e che ciò avrebbe interferito direttamente con il diritto a un giusto processo, e avrebbe costituito un trattamento crudele e degradante. L’ECHR ritenuto in relazione alla detenzione preprocessuale che tali accuse fossero errate nel caso di Babar Ahmad.

Eric Lewis: Ma quello era un caso di terrorismo, non un caso di sicurezza nazionale. Le SAM si applicano in modo diverso nei casi di sicurezza nazionale. Qui si tratta di un milione di documenti classificati. Casi diversi dovevano essere valutati ciascuno nel suo merito.

Avvocato James Lewis: Nel caso di Babar Ahmad le presentazioni della difesa erano che il regime era duro, corrispondeva a isolamento quasi 24 ore al giorno, con una sola telefonata ogni due settimane e una visita di familiare una volta al mese. Non è quasi identico alla sua testimonianza qui?

Eric Lewis: Ciascun caso deve essere valutato nel suo merito. Ci sono differenze chiave. Assange è accusato di spionaggio, non di terrorismo, e il possesso di informazioni classificate è un fattore. Anche le condizioni di salute mentale sono diverse. Sotto le SAM non c’è accesso a Internet e non c’è accesso a nessuna fonte giornalistica. E’ permesso solo materiale di lettura approvato. Questo sarebbe particolarmente duro per Assange.

Avvocato James Lewis: Ma il caso di Babar Ahmad tratta in effetti specificamente problemi di salute mentale; tra Babar e i coimputati essi includono depressione clinica, rischio di suicidio e Asperger. La corte ha accettato che le SAM sarebbero state probabilmente applicate sia prima, sia dopo il processo. Ma ha stabilito che il governo statunitense aveva buoni motivi per imporre le SAM, aveva titolo a farlo ed esisteva una procedura chiara e non arbitraria per porle in atto.

Eric Lewis ha replicato di non essere d’accordo che questo sia vero in questa causa. Le SAM potrebbero essere applicate senza procedura dal procuratore generale statunitense e William Barr lo farebbe in questo caso sulla base di dichiarazioni di Trump e di Gina Haspel. In pratica le SAM non sono mai state respinte quale che fosse la procedura invocata. Eric Lewis non era d’accordo che non fossero arbitrarie.

Ora è seguito un episodio in cui l’avvocato James Lewis è riuscito a indurre in errore Eric Lewis citando un passaggio della sentenza del caso Aham e poi confondendolo riguardo a se fosse dalla sentenza finale della ECHR, che Eric Lewis aveva letto, o da una precedente sentenza di una corte britannica o dalla precedente sentenza delle ECHR sull’ammissibilità, che egli non aveva letto.

Avvocato James Lewis: Dunque la ECHR ha ritenuto mal fondata e inammissibile la tesi che il regime delle SAM nella detenzione preprocessuale violi l’articolo 3. Concorda con la Corte Europea dei Diritti Dell’uomo?

Eric Lewis: Ha rilevato ciò nella sentenza sull’ammissibilità del caso Babar Ahmad nel 2008. Nuove informazioni e prove e cambiamenti del regime da allora potrebbero modificare quella posizione.

Avvocato James Lewis: Quali sono i temi di difesa che Assange solleverà e che lei afferma rendano impossibile una consultazione corretta sotto le SAM?

Eric Lewis: Beh, non conosco i dettagli precisi di quale sarà la sua difesa ma…

Avvocato James Lewis [interrompendo]: Beh, come può verosimilmente sapere quali saranno i temi se non conosce il caso?

Eric Lewis: Perché ho letto l’atto di accusa. I temi coprono davvero una vasta gamma e interessano documenti di sicurezza nazionale.

Avvocato James Lewis: Ma lei non sa per nulla quale sarà difesa sarà proposta, dunque come può esprimere un’opinione?

Eric Lewis: Le accuse stesse danno un’idea chiara di ciò che potrebbe essere trattato.

Avvocato James Lewis: Passando alla sentenza finale di Babar Ahmad sull’incarcerazione post processo nell’ADX Colorado. Ha letto questa [accento sarcastico] sentenza? Di 210.307 detenuti federali solo 41 sono stati sottoposti a SAM. Ventisette in ADX Colorado.

Eric Lewis: Lo stesso direttore di ADX Colorado aveva dichiarato che era “inadatta per l’umanità” e “un destino peggiore della morte”.

Avvocato James Lewis: L’ECHR ha affermato che le SAM era sottoposte alla sorveglianza di autorità indipendenti che si prendevano cura degli interessi dei prigionieri e potevano intervenire.

Eric Lewis: Dopo quel giudizio dell’ECHR una nuova sentenza statunitense aveva affermato che i detenuti non hanno il diritto del Quinto Emendamento di appellarsi contro le condizioni della loro incarcerazione.

Avvocato James Lewis: L’ECHR ha rilevato che le autorità carcerarie statunitensi hanno tenuto conto dello stato mentale di un carcerato in relazione alle SAM.

Eric Lewis: Le cose sono cambiate anche in questo dal 2012. [Ha fatto riferimento a dettagli della sua testimonianza scritta].

Avvocato James Lewis: L’ECHR ha anche rilevato che “l’isolamento vissuto da detenuti di ADX è parziale e relativo. La corte segnala che le loro condizioni psichiatriche non hanno impedito la loro detenzione di alta sicurezza nel Regno Unito”. Le accetta che nel 2012 l’ECHR ha formulato un giudizio completo?

Eric Lewis: Sì, sulla base di ciò che sapeva nel 2012, ma oggi sono disponibili molte più informazioni. E ci sono motivi specifici per dubitare dell’imparzialità del signor William Barr.

Avvocato James Lewis: Lei afferma che il signor Assange non riceverà un’assistenza medica adeguata in un carcere statunitense. Lei è un esperto di medicina?

Eric Lewis: No.

Avvocato James Lewis: Ha una qualche qualifica medica?

Eric Lewis: No.

Avvocato James Lewis: Quale dichiarazione pubblicata fornisce la politica dell’Ufficio delle Carceri sulla Salute Mentale?

Eric Lewis: Mi sono basato sulla dichiarazione pubblicata dell’Ispettore delle Carceri statunitense e sullo studio della Yale Law School sulla salute mentale nelle carceri statunitensi. L’Ufficio delle Carceri statunitense afferma che il 48 per cento dei detenuti ha seri problemi mentali ma solo il 3 per cento riceve un qualche trattamento. La prestazione di assistenza sanitaria mentale nelle carceri è stata tagliata ogni anno da un decennio. I suicidi in carcere stanno aumentando del 18 per cento l’anno.

Avvocato James Lewis: Ha letto “Il trattamento e l’assistenza ai detenuti con problemi mentali” del Dipartimento della Sanità statunitense?

Eric Lewis: Sì.

Avvocato James Lewis: Lei afferma di essere un esperto. Senza controllare, in quale anno è stato pubblicato? Non lo sa, vero?

Eric Lewis: Potrebbe essere cortese? Io sono stato cortese con lei. Può sottopormi una domanda rilevante?

Avvocato James Lewis: La politica ha subito otto modifiche dal 2014. E’ in grado di elencarle?

Eric Lewis: Sto cercando di testimoniare la mia esperienza e il mio sapere nel trattare queste questioni nell’interesse di molti clienti che ho rappresentato. Se lei mi sta chiedendo se sono uno psichiatra carcerario, non lo sono.

Avvocato James Lewis: Conosce le modifiche specifiche che sono state operate dal 2014 o no?

Eric Lewis: So che ci sono state nuove norme che prevedono un professionista della salute mentale ogni 500 detenuti e linee guida per un aumento dell’accessibilità, ma so anche che in realtà non sono state attuate a causa di mancanza di risorse.

Avvocato James Lewis: [con un sorrisetto] Quanti livelli di valutazione psichiatrica esistono? Qual è il livello numero tre? Che cosa sta leggendo? Lei sta leggendo! Che cosa sta leggendo? Che cosa sta leggendo? [Sì, non è un errore. Ha usato di nuovo questo espediente].

Eric Lewis: Sto consultando la mia dichiarazione testimoniale [la mostra alla telecamera].

Avvocato James Lewis: Lei non è un testimone esperto genuino; lei non ha competenza in queste materie. Poiché lei è pagato per dare testimonianza e non è un esperto, questo è qualcosa di cui la corte dovrà tener conto nel decidere quale peso, se mai esiste, dare alla sua testimonianza.

Prima che Eric Lewis potesse rispondere il collegamento video è caduto, trasmettendo in modo piuttosto bizzarro un servizio giornalistico a proposito di un attacco di Donald Trump contro Assange. Per tutta la giornata non ha potuto essere ripristinato, così questa è stata la fine del procedimento, per il che la mia mano annotante non è stata priva di gratitudine. Il collegamento avrebbe potuto essere ripristinato nell’aula adiacente, il che indica che il problema era molto locale. La giudice ha valutato il cambiamento di aula ma è stato considerato troppo difficile trasferire tutti e i grandi cumuli di documenti e attrezzature. L’udienza è stata spesso interrotta dalla strana incompetenza del ministero della giustizia nel creare semplici collegamenti video.

L’avvocato James Lewis è stato molto strano. Non è davvero un comportamento normale in aula. Se ci fosse stata una giuria lo avrebbe demolito completamente come sgarbato e insopportabile e persino la Baraitser sembra alla fine aver incontrato il suo limite nell’essere vessata dall’accusa. Eric Lewis è ovviamente una persona molto distinta e un avvocato con un’esperienza immensa del sistema statunitense. Cercare di affermare che non ha competenza perché non è uno psichiatra o un accademico in scienze carcerarie non è altro che un trucco scadente, eseguito in un modo inteso a umiliare.

La richiesta del titolo preciso di un particolare Opuscolo del Dipartimento della Sanità o di un punto specifico di esso, come se ciò fosse un modo per invalidare tutto ciò che Eric Lewis sa, è così trasparentemente invalida come test di valore che sono stupefatto che la Baraitser abbia permesso a Lewis di perseguirlo, per non parlare delle accuse istrioniche riguardo al “leggere”. Per me questo è stato molto difficile da sopportare seduto in silenzio; Dio solo sa come è stato per Julian.

I media prevalenti hanno chiuso gli occhi. C’erano tre giornalisti nella galleria della stampa, uno di loro uno stagista e uno rappresentante l’Unione Nazionale dei Giornalisti (NUJ). L’accesso del pubblico continua a essere limitato e grandi ONG, tra cui Amnesty, PEN e Giornalisti Senza Frontiere, continuano a essere escluse sia fisicamente sia dal seguire in rete. Mi ci è voluta letteralmente tutta la notte per scrivere questo – adesso sono le 8:54 di mattina – e devono finire e tornare in tribunale. I sei di noi cui è consentito l’accesso alla galleria del pubblico, per inciso, devono salire 132 gradini per arrivarci, sette volte al giorno. Come sapete, ho un cuore molto traballante; sono con il padre di Julian, che ha 78 anni; e un altro di noi ha un pacemaker.

Non sminuisco in alcun modo i valorosi sforzi di altri quando spiego di sentirmi obbligato a scrivere questo e in questo dettaglio, perché altrimenti i fatti vitali fondamentali del processo più importante di questo secolo, e il modo in cui è condotto, finirebbero completamente ignoti al pubblico. Se fosse un processo vero, vorrebbero che la gente lo vedesse, non minimizzerebbero completamente la partecipazione sia fisica, sia in rete.

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di Craig Murray – 15 settembre 2020

 

Originale: https://www.craigmurray.org.uk/

Traduzione di Giuseppe Volpe

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